Energia, cuneo fiscale e sburocratizzazione: priorità da Caserta
Industriali riuniti per l’Assemblea pubblica annuale
di Vera Viola
I punti chiave
3' di lettura
Da Caserta imprenditori e politica indicano le priorità per il Sud d'Italia: sostegni per il caro energia e maggiore autonomia dalla Russia, taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione. «”Prospettive” oggi vuol dire essere vicini alle imprese. Dopo la lunga pandemia e nel pieno del conflitto Russia- Ucraina, con l'inflazione che aumenta a causa del caro energia, va sostenuta l'industria italiana». E' un appello accorato quello lanciato dal presidente di Confindustria Caserta, Beniamino Schiavone, nel giorno dell'Assemblea annuale intitolata, appunto, “Prospettive”.
Un appuntamento che ritorna in presenza e con centinaia di partecipanti nella sede lussuosa e fortemente simbolica del Tarì, il centro orafo di Marcianise, alla presenza tra gli altri, del presidente di Confindustria Carlo Bonomi. «In piena guerra – ha chiarito Schiavone – Non cerchiamo scorciatoie o favoritismi, ma chiediamo solo di essere messi nelle condizioni di poter lavorare». Per Schiavone l’impresa ha bisogno di «stabilità – dice – perché non possiamo più reggere i continui cambi di direzione di una politica che molto spesso modifica le regole in corso d'opera». Un esempio è sotto gli occhi di tutti. «Parliamo dell’edilizia – dice il presidente degli inndustriali casertani – il settore ha avuto slancio dai “Bonus”, poi per la necessità di punire pochi avventurieri, che vanno puniti, si colpisce l'intera categoria». Il presidente Schiavone ha poi elencato due tra le maggiori opportunità che la provincia di Caserta deve cogliere: la Zona economica speciale (Zes) e il PNRR. «Abbiamo una grande ricchezza – ha aggiunto – la nostra posizione geografica, che ci rende un polo naturale per la logistica. Abbiamo infrastrutture di ogni genere. Questo enorme patrimonio va messo a sistema, attraverso il miglioramento delle infrastrutture, del decoro urbano, delle aree industriali. Per quanto riguarda il PNRR, potrà dare un importante contributo alle infrastrutture, ai territori, specialmente alle periferie». Quanto al Pnrr, Caserta sostiene la richiesta del presidente Bonomi di aggiornare il piano e allungare i tempi.
Bonomi: «Occasione storica per ripartire»
«Abbiamo la possibilità di fare veramente interventi strutturali e fare quegli interventi necessari all’impianto delle riforme. Perché la sfida non è spendere bene 200 e passa miliardi del Pnrr, ma in quel piano la vera sfida è fare le riforme, aprire una stagione di riformismo competitivo, quelle riforme che per 30-40 anni ci hanno raccontato che non si potevano fare perché non c’erano le risorse. Oggi ci sono e non ci sono più scuse», Bonomi ha parlato di tetto al prezzo del gas, taglio del cuneo fiscale, formazione.
Traettino, Confindustria Campania: «Energia della libertà»
«Il nostro Paese, rispetto al panorama generale, ha un Pil di appena 2 miliardi. I giganti che ci sono attorno registrano 22, o 20 o 16 miliardi. Abbiamo bisogno di definire un’energia della libertà, il nostro paese deve rendersi autonomo o le aziende si fermeranno e non possiamo consentirlo». «Serve poi anche evitare la diaspora giovanile – ha detto – non possiamo consentire che i cervelli vadano via. Vanno creati incentivi, dal punto di vista dei servizi, perché il gap sulla qualità della vita sia ridotto».
Vincenzo De Luca: puntare sulla sburocratizzazione
«Per la crescita del Mezzogiorno bisogna fermare la crescita del costo dell’energia e puntare ad una veloce sburocratizzazione. – ha detto dal Tarì il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – Con il Pnrr abbiamo risorse importanti che possono dare respiro e le possibilità di ripresa ci sono se sburocratizziamo e risolviamo il problema del caro energia. Per rilanciare l’economia ’bisogna tagliare il cuneo fiscale e mettere un tetto al costo dell’energia. Le risorse – ha stimato – si potrebbero ricavare dai tanti contributi a pioggia che ammontano a circa 13 o 14 miliardi di euro».
loading...