ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl quesito del Lunedì

Energia, il rincaro del gas non cambia il riparto delle spese in condominio

L’aumento sta penalizzando tutti e non può trovare fondamento la pretesa di vedersi addebitati costi in rapporto al periodo in cui è avvenuto il reale consumo

di Augusto Cirla

2' di lettura

Domanda. Ai primi di gennaio 2022 ho trascorso una decina di giorni nella mia seconda casa in montagna (sita all’interno di un condominio) e, come mia abitudine, ho fatto la lettura sia iniziale che finale del contacalorie relativo al riscaldamento centralizzato, che funziona a gas metano. Non credo che gli altri condòmini presenti in quel periodo abbiamo
fatto le letture. Poiché, rispetto a gennaio, il costo del gas è poi notevolmente aumentato, vorrei pagare i consumi del riscaldamento in base ai costi di quando ho effettuato la lettura.
Attualmente la suddivisione dei costi viene fatta prendendo il costo totale del gas diviso per il numero di calorie risultante dal contatore totale, ricavando così il costo per caloria. Ogni condomino paga le calorie segnate dal proprio contatore e il rimanente è suddiviso in millesimi. Così facendo, però, verrei penalizzato, perché pagherei anche parte degli aumenti verificatisi dopo l’effettivo consumo. È corretta la mia richiesta?
F.B. - Venezia

Risposta. La risposta è negativa. L’aumento del prezzo del gas sta penalizzando tutti gli utenti e non può trovare fondamento la pretesa di vedersi addebitati i costi in rapporto al particolare periodo in cui è avvenuto il reale consumo. Il criterio di riparto applicato nel condominio montano del caso in esame è infatti preciso: l’addebito viene fatto in parte sulla base dei consumi rilevati dai singoli contatori e in parte su base millesimale, in rapporto, però, al complessivo costo del gas imputato all’intero condominio per il complessivo periodo di funzionamento del servizio di riscaldamento. È dunque irrilevante il costo del gas nel singolo mese, perché il criterio di riparto in uso nel condominio – che si presume accettato da tutti i condòmini – prende in considerazione l’intero periodo della gestione e, dunque, la sommatoria dei consumi dei vari mesi, da ripartire con il citato criterio misto.

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Il quesito è tratto dall'inserto L’Esperto risponde in edicola con Il Sole 24 Ore di lunedì 16 maggio.

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