Engie inaugura in Sicilia il più grande parco agrivoltaico d’Italia
L’impianto a Mazara del Vallo si estende su 115 ettari e ha una capacità di 66 Mw e fa il paio con quello da 33 Mw che sarà realizzato a Paternò
di Nino Amadore
I punti chiave
- Gli obiettivi di Engie in Italia
- Burocrazia troppo lenta
- Energia pulita destinata ad Amazon
3' di lettura
È il primo e più grande parco agrivoltaico realizzato in Italia ed è anche il primo concepito sulla base di un modello contrattuale Corporate Ppa (Power purchase agreement) tra due aziende private. Le due aziende sono Engie e Amazon e il parco è quello inaugurato in un’area che sta a metà strada tra Marsala e Mazara del Vallo in provincia di Trapani. Il parco agrivoltaico, la cui costruzione è stata annunciata nel 2021, si estende su 115 ettari e ha una capacità installata di 66 Mw.
Un investimento reso possibile grazie a un Green loan da 100 milioni di euro finanziato da Cdp, Societé generale e Bnp Paribas. L’obiettivo è di produrre energia pulita e nel contempo coltivare i campi per far crescere viti e ulivi, ma anche mandorli e piante aromatiche e officinali, dal rosmarino all’alloro, alla lavanda agli asparagi (la cura delle coltivazioni è affidato al Vivaio locale Zichittella, sul territorio da oltre 40 anni).
L’accordo tra Engie e Amazon prevede la realizzazione di un secondo sito agrivoltaico da 38 Mw a Paternò in provincia di Catania: in totale i due impianti avranno una capacità installata di 104 Mw e la produzione di energia servirà ad alimentare le attività di Amazon in Italia.
Gli obiettivi di Engie in Italia
«Nonostante il contesto di crisi globale, abbiamo proseguito il nostro percorso di decarbonizzazione verso la transizione energetica. L'impianto agrivoltaico di Mazara del Vallo per noi è pienamente coerente con la strategia di sviluppo in Italia e nel mondo – dice Monica Iacono, Ceo di Engie Italia –. Attualmente contiamo su 500 Mw di capacità installata rinnovabile e il nostro piano mira a raggiungere i 2 Gw nel 2030 tra impianti eolici e fotovoltaici. Per conseguire questi obiettivi è fondamentale una relazione continua e costante con i territori e con le istituzioni centrali unitamente a un quadro normativo e regolatorio stabile, semplificato, che ci auguriamo venga presto definito».
L’impianto di Mazara del Vallo è dotato di una tecnologia di ultima generazione: pannelli solari bifacciali montati su inseguitori monoassiali consentono di catturare dai terreni circostanti sia la luce diretta che quella riflessa, agevolando in questo modo la produzione di energia. L’uso di pannelli solari bifacciali e di inseguitori minimizza l’area necessaria per l’impianto fotovoltaico e massimizza l'efficacia per la destinazione agricola. Per la costruzione dell'impianto di Mazara del Vallo sono state impiegate 150 persone.
Burocrazia troppo lenta
«Siamo in Italia da tanti anni e abbiamo constatato che per autorizzare un impianto fotovoltaico o eolico i tempi restano troppo lunghi. Per i impianto di queste dimensioni servono due-tre anni, troppo per poter accelerare sulla transizione energetica – spiega Samuel Renard, direttore Renewables Engie Italia –. C’è un livello di burocrazia che ci impedisce di essere veloci e, secondo me, di rispettare il passo al quale dobbiamo essere per raggiungere gli obiettivi italiani in termini di rinnovabili». In Sicilia Engie possiede cinque impianti in esercizio (impianti eolici a Salemi/Trapani ed Elimi, impianti fotovoltaici a Lembisi e Santa Chiara e l'agrivoltaico di Mazara del Vallo) alimentati da fonte rinnovabile per circa 174 Mw di potenza installata e sta costruendo nuovi progetti per ulteriori 68 Mw: un impianto agrivoltaico di 38 Mw Peak (33 Mw AC) a Paternò e l'impianto eolico di 30 Mw Rampingallo). Associato al parco eolico di Trapani Salemi sorge una “Fast Reserve Unit” da 12,5Mw di capacità: un sistema di storage nato per supportare Terna nel garantire la stabilità della rete elettrica. A livello mondiale, invece, il Gruppo Engie detiene una capacità di energia verde installata di 38 Gw, con l'obiettivo di raggiungere 80 Gw entro il 2030.
Energia pulita destinata ad Amazon
Dal canto suo Amazon oggi è il maggiore acquirente aziendale di energia rinnovabile a livello globale: alla fine del 2021 l’azienda ha raggiunto un approvvigionamento dell’85% da fonti rinnovabili in tutte le sue attività ed è vicina all'obiettivo di alimentare tutte le sue attività con il 100% di energia rinnovabile entro il 2025. «Per noi – dice Giorgio Busnelli, direttore delle categorie del largo consumo per Amazon in Europa – decarbonizzare le nostre attività è uno dei pilastri strategici, vogliamo arrivare al 2040 con zero emissioni nette di CO2 e quindi questo progetto ci aiuta a realizzare questo obiettivo, ma anche a contribuire alla transizione energetica dell'Italia e a supportare le comunità locali dove operiamo. Lo fa con un approccio sistemico che ci piace molto in cui le l'aziende, noi ed Engie, e Istituzioni si mettono e riescono ad avere un impatto positivo per noi è per il pianeta». Sono oltre 400 i progetti legati alle energie rinnovabili in 22 Paesi, tra cui 128 progetti solari ed eolici in Europa. In Italia Amazon ha 22 progetti di energia ’pulita’. «Diciannove siti alimentati da impianti fotovoltaici su tetto, per una capacità complessiva di oltre 115 Mw, sufficiente ad alimentare oltre 90.000 abitazioni italiane» conclude Busnelli.
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