ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùI riconoscimenti

Eni Award: al Quirinale la consegna dei premi alla ricerca scientifica. Descalzi: «Tecnologia volano per la crescita»

La cerimonia alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Il presidente Zafarana: «Le grandi imprese come Eni hanno ruolo fondamentale in questa fase di transizione»

di Celestina Dominelli

Descalzi (Eni): In 70 anni Eni ha dimostrato la capacità di evolversi e di anticipare cambiamenti

4' di lettura

È ormai divenuto, per dirla con le parole dei vertici, il presidente Giuseppe Zafarana e l’ad Claudio Descalzi, un punto di riferimento internazionale per la ricerca nel campo dell’energia e dell’ambiente, ma rappresenta altresì una conferma dell’attenzione e dell’importanza che la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica hanno per il gruppo. Si tratta della cerimonia di premiazione degli Eni Award, giunti quest’anno alla quindicesima edizione e e che si è svolta, come di consueto, al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della prima linea di Eni.

Zafarana: ruolo fondamentale per Eni nella transizione

«Energia, scienza e tecnologia hanno sempre accompagnato tutte le transizioni della storia, questa di oggi è più complicata per la questione climatica, durante il percorso di decarbonizzazione va garantita la sicurezza energetica», ha spiegato Zafarana, sottolineando che «le grandi imprese come Eni hanno un ruolo fondamentale» in questa fase di transizione, con il compito di «sostenere e supportare» lo sviluppo, la ricerca e le innovazioni e il premio «è la dimostrazione tangibile del ruolo che Eni dà alla ricerca, alla formazione e al sostegno dei talenti».

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Descalzi: tecnologia volano per la crescita

«La tecnologia deve svilupparsi non soltanto con il fine di coprire determinate aree tematiche, ma anche quale volano per la crescita di alcune geografie, in particolare quelle in via di sviluppo, e per le nuove generazioni. Eni Award riflette tutto ciò», ha osservato il numero uno di Eni Descalzi.

Alla cerimonia il Nobel per la chimica Bawendi

Dalla sua istituzione nel 2008 le candidature sono state più di undicimila (quest’anno 400). La commissione scientifica, che ha valutato le ricerche presentate, è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale e negli anni ha visto la partecipazione di 6 Premi Nobel. Alla cerimonia di quest’anno era presente anche il Nobel per la chimica 2023 Moungi Gabriel Bawendi del Mit di Boston che ha collaborato per anni con Eni.

I premiati

Ed ecco i premiati: per la sezione Transizione Energetica, rivolta a ricerche nel campo dell’efficienza energetica nonché della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica, il premio è stato assegnato ex aequo a Yu Huang, della University of California (Los Angeles, USA), per la ricerca Celle a combustibile a idrogeno economiche e sostenibili per la decarbonizzazione dei trasporti, e a Jeffrey R. Long, della University of California (Berkeley, USA), per la ricerca Assorbimento cooperativo in materiali MOF per la cattura di gas.

Nella sezione Frontiere dell’Energia, per ricerche sulle fonti rinnovabili e sullo stoccaggio dell’energia, il riconoscimento è stato affidato a Matthew Rosseinsky della University of Liverpool (UK) per il suo lavoro sulle Tecniche digitali per la progettazione e scoperta di materiali per l’energia di nuova generazione.

Nella sezione Soluzioni Ambientali Avanzate, dedicata a valorizzare l’innovazione scientifica e tecnologica per la tutela e l’uso sostenibile delle risorse naturali, il premio è andato a Thalappil Pradeep dell’Indian Institute of Technology, Madras (India) per la sua ricerca relativa a Tecnologie accessibili per la potabilizzazione dell’acqua mediante materiali avanzati.

Le sezioni dedicate ai giovani ricercatori

La sezione Giovani Talenti dall’Africa, istituita nel 2017 in occasione del decennale di Eni Award e dedicata ai giovani talenti dal Continente Africano, ha invece conferito, in questa edizione, quattro premi, assegnati a Gloria Amo-Duodu, della Durban University of Technology (Sud Africa), a Elshaday Mulu Fetene, della Moi University (Kenya), a Tsion Ayalew Kebede, della Addis Ababa University (Etiopia), e a Natnael Tilahun Sinshaw, della Addis Ababa Science and Technology University (Etiopia). I premiati riceveranno una borsa di studio che permetterà loro di frequentare un corso di dottorato presso prestigiosi atenei italiani per approfondire e sviluppare le loro idee innovative. Mentre, per la categoria Giovane Ricercatore dell’Anno, che premia due ricercatori che hanno conseguito il dottorato di ricerca in università italiane, i riconoscimenti sono stati assegnati a Michele Ghini e Hilmar del Carmen Guzmán Medina.

I riconoscimenti all’innovazione Eni

Per la sezione Riconoscimento all’Innovazione Eni, che elegge i progetti più innovativi sviluppati da ricercatori ed esperti tecnici Eni, sono stati premiati: Aldo Bosetti, Carmen Samà (Eni), Luca Madia, Massimo Zampato (Eniprogetti) per aver brevettato un reattore a configurazione “shell & tube” per processi di ossidoriduzione ad alte temperature, da abbinare, ad esempio, agli impianti solari a concentrazione; Antonio Amico, Giulio Assanelli, Lucia Bonoldi, Marcello Notari, Riccardo Po’, Luca Serbolisca (Eni) per la soluzione tecnologica innovativa di un rivestimento con particelle di grafite con molteplici proprietà (antimicrobiche, antibatteriche, antivirali, anticorrosive e anti-sporcamento); Francesco Argento, Andrea Vignali (Eni), Mauro Favaretto (Eniprogetti) per la soluzione tecnologica di un drone certificato ATEX, ovvero abilitato ad operare in ambienti a rischio di esplosione, per il monitoraggio di emissioni di metano negli impianti oil&gas.

La menzione speciale per le startup

Infine è stata assegnata la Menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship” a tre startupche si sono particolarmente distinte per l’innovatività e la sostenibilità dei progettiimprenditoriali proposti: RECO2, startup di Pontecorvo (Frosinone), ha brevettato un processo virtuoso di economia circolare per la produzione di un’ampia gamma di prodotti utili per l’edilizia sostenibile e l’arredo urbano attraverso il riutilizzo di materiali di scarto industriale; Ohoskin, startup di Catania che ha creato e brevettato un tessuto alternativo alla pelle animale per utilizzi nei settori della moda, automotive e arredamento, prodotto da scarti di arance e pale di fichidindia, la cui filiera produttiva è interamente in Italia; 20energy è la startup di Spoleto che ha sviluppato, prodotto e commercializzato un dispositivo intelligente che converte l’energia cinetica dissipata dalle automobili in fase di rallentamento in energia elettrica utilizzabile in loco o distribuita alla rete.

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