Il 29 si presenta l'istanza al ministero

Eolico, Odra Energia allontana il parco offshore dalla costa del Salento

Gli impianti saranno posizionati a una distanza minima di 12,8 chilometri, aumentata quindi del 30% rispetto a quanto previsto inizialmente

di Domenico Palmiotti

(AdobeStock)

3' di lettura

Odra energia modifica il suo progetto per la costruzione di un parco eolico galleggiante al largo del Salento. Il 22 dicembre la società ha infatti annunciato di voler allontanare le pale dalla costa. Adesso saranno posizionate a una distanza minima di 12,8 chilometri, aumentata quindi del 30% rispetto a quanto previsto inizialmente. Il 29 dicembre, invece, avverrà la presentazione al ministero della Transizione ecologica dell'istanza per l'autorizzazione al parco eolico davanti alla costa meridionale salentina. Odra energia, il cui progetto fa capo a Falck Renewables, già posizionata nella realtà industriale ed energetica italiana, e a BlueFloatEnergy, che vanta esperienza nella tecnologia dell'eolico marino galleggiante, spiega l'arretramento come frutto della «richiesta emersa durante la fase di ascolto e dialogo con il territorio che Odra Energia ha scelto di intraprendere prima di avviare il procedimento autorizzativo».

Progetto rivisto, l'ascolto del territorio

«L'allontanamento dalla costa - spiega la società - ha richiesto uno sforzo di riprogettazione tecnica e di revisione economica perché impatta sulla realizzazione, sull'esercizio e sulla manutenzione del parco eolico marino galleggiante».

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In questo modo il parco eolico ridurrà ulteriormente il proprio impatto invasivo in termini di visuale da un'area costiera che annovera località importanti turisticamente come Capo d'Otranto, Castro Marina, Tricase e Santa Maria di Leuca. La principale critica che era stata mossa al progetto era infatti proprio di questo tipo. Si è affermato infatti che installare le pale eoliche al largo del Salento significa compromettere il paesaggio. E non va dimenticato che questo é anche un territorio che per anni ha fatto opposizione dura al progetto del gasdotto Tap, anche se poi l'opera, una volta costruita ed entrata in esercizio (già transitati 7 miliardi di metri cubi di gas), ha dimostrato non solo che nessun danno ambientale è avvenuto ma che nemmeno il turismo ne ha risentito.

E quindi, probabilmente consapevole di come l'investimento del parco eolico sia posizionato in una realtà “delicata” anche per i precedenti, la società Odra Energia, con l'arretramento, ha voluto fare un passo avanti e dare così un segnale preciso di disponibilità al dialogo. Insieme alla nuova istanza al Mite, la società chiederà anche la revisione della richiesta di concessione demaniale marittima presso il ministero delle Infrastrutture e l'Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale.

Energia per 1 milione di utenze domestiche

Il nuovo parco eolico nel Salento determinerà una produzione annuale di energia pulita stimata in circa 4 terawattora (TWh), pari al consumo di oltre un milione di utenze domestiche, evitando l'emissione in atmosfera di oltre 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica l'anno.

L'insediamento si baserà su 90 turbine eoliche galleggianti per una capacità massima installata prevista pari a circa 1,3 GW. Le pale saranno collocate a una distanza dalla costa che varia da 12,8 chilometri a 24 chilometri. Odra Energia spiega che l'altezza percepita delle pale più vicine alla costa sarà pari a 1,4 centimetri.

Le turbine, inoltre, saranno orientate trasversalmente rispetto alla linea di costa per permettere sia di intercettare al meglio i venti sia di ridurne ulteriormente la percezione visiva dalla costa. Il progetto - afferma infine la società - «genera benefici diretti e indiretti in termini di manodopera locale (per la realizzazione del parco sono stimati 1.500 posti di lavoro diretti con punte di 4.000 nei periodi di picco), opportunità di business per le imprese locali e collaborazioni con Università ed enti di ricerca».

Le nuove iniziative per Brindisi e Calabria

Falck Renewables e BlueFloatEnergy hanno anche messo in pista un ulteriore progetto di parco eolico galleggiante al largo di Brindisi chiamato Kailia Energia e con caratteristiche tecniche sostanzialmente simili a quelle del Salento. L'investimento totale tra i due insediamenti nel Mar Adriatico ammonta a circa 9 miliardi di euro. I due soggetti hanno anche lanciato una nuova società, Minervia Energia, con l'obiettivo di un parco al largo delle coste di Catanzaro.

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