EQS, ecco l’ammiraglia a zero emissioni: il pieno di hi-tech e 770 km di autonomia
La casa di Stoccarda lancia una super berlina a ioni di litio che porta al debutto una inedita piattaforma modulare.Punta a ridefinire il settore luxury e vanta interni da astronave, guida autonoma e software intelligenti per la gestione dell’energia
di Mario Cianflone
3' di lettura
Elettrica, digitale, super connessa e con un autonomia record. Debutta la Mercedes Eqs, la nuova ammiraglia a zero emissioni che punta a ridefinire in chiave di sostenibilità a 360 gradi il segmento delle top luxury car. E, ovviamente, sfida quella Tesla Model S che ha sottratto molti clienti alla termica Classe S, la madre di tutte le ammiraglie della Stella a tre punte. Ma nel mirino c’è anche Porsche Taycan. Una cosa va detta subito: la EQS non è la versione elettrica della Classe S. Infatti, diversamente da altri modelli alla spina della gamma EQ come la EQA, imparentata con la GLA, o la EQC derivata dalla GLC, è una vettura profondamente diversa e nativamente elettrica. È, infatti, basata su una nuova piattaforma modulare battezzata Eva (che starebbe per Electric vehicle architecture, ma è è anche il nome dell’ingegnere Eva Greiner che l’ha ideata). EQS porta al debutto questa archittetura come madre di 4 future elettriche di alta gamma (la EQE, per esempio) firmate dalla casa di Stoccarda.
Gli ingegneri sono partiti da un foglio bianco per creare una vettura che fosse un punto di rottura con il passato. e questo lo si vede subito negli interni.
EQS offre, infatti, il sistema MbUx Hyperscreen, la megaplancia tutta display, che è stata esposta per la prima volta a gennaio al Ces, salone dell’hitech di Las Vegas. Va detto che si tratta di un optional (che si annuncia anche parecchio costoso visto che fonti non ufficiali parlano di circa 15mila euro), tuttavia è anche possibile che l’hypescreen possa essere offerto di serie in alcuni mercati visto che sembra essere un elemento molto wow e caratteristico del modello.
Più che un sistema di infotainment il nuovo MbUx è il vero cervello digitale della vettura: controlla tutto, ha processore con 8 core, 24 GB di Ram e vanta un software basato sulle tecniche di intelligenza artificiale e di machine learning che lo rendono capace di apprendere a di adattarsi alle esigenze degli utenti.
Ma veniamo alla EQS che, secondo Mercedes, è l’auto più aerodinamica mai prodotta. L’obiettivo dei tecnici di Stoccarda è stato infatti quello di cercare la autonomia ai massimi livelli.
E qui l’aerodinamica gioca un ruolo fondamentale: la silhouette della super berlina (apparsa finora con una livrea bicolore stile Maybach, ovvero il massimo del lusso della Stella) è stata studiata per essere il più filante possibile e non esibire parentele stilistiche con vetture termiche. Ad esempio, il frontale, contraddistinto dal black panel, al posto della classica griglia della calandra e dai gruppi ottici uniti senza soluzione di continuità migliora le performance aerodinamiche pur rimanendo tipicamente e orgogliosamente Mercedes, conferendo alla vettura un’identità di marca e un’attraente espressione frontale che altre elettriche, magari di passaporto californiano, non possono vantare.
L’autonomia massima (versione top 580 4matic) è di 770 km calcolati secondo lo standard Wltp. Per raggiungerr un simile risultato c’è una superbatteria da 107.8 kWh di nuova generazione, ad alta densità energetica e basso contenuto di cobalto. È stata sviluppata all’interno del programma di ricerca e sviluppo che porterà Mercedes a offrire entro il 2030 metà della gama con propulsione elettrica 100% o ibrida plug-in.
Per ottenere una percorrenza a prova di range axiety, a Stoccarda hanno lavorato sul sistema di recupero di energia e dunque sul software di power managment che è l’elemento strategico nella progettazione dei Bev (battery electric vehicle). Fino a 290 Kw possono essere restituiti alla batteria nelle fasi di decelerazione. In questo modo i consumi sono ridotti e si va, a seconda delle versioni, da 15,7 a 21,8 kWh/100 km. Due sono le varianti di EQS: quella top, la 580 4Matic, con trazione integrale e una potenza complessiva di 523 cv e 770 nM di coppia generati da 2 motori sincroni. La vettura scatta da 0 a 100 in 4.3 secondi. La seconda versione (450+), a trazione posteriore, vanta un motore da 333 cv (245 kw) e 568 Nm di coppia. Prevista anche una EQS ad alte prestazioni con una potenza totale dei 2 motori di 761 cv (560Kw). Roba da hypercar. I prezzi non sono stati annunciati ma la 450 potrebbe, secondo stime del Sole 24 Ore, costare circa 130mila euro, mentre la 580 dovrebbe aggirarsi introno ai 150mila euro. Optional esclusi, che da tradizione Mercedes sono tanti e il conto finale può lievitare parecchio. Il lancio è atteso per il mese di agosto e ci sono anche rumors sul successivo arrivo di una versione entry level che potrebbe essere battezzata 350.
Al capitolo guida autonoma la EQS porta con sé lo stato dell’arte della tecnologia già vista con la nuova Classe S e dunque troviamo guida autonoma di Livello 3 Sae (solo per alcune strade tedesche) e parcheggio automatico via smartphone.
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