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Turchia, Erdogan abolisce per decreto l’età pensionabile

Il provvedimento riguarda coloro che hanno iniziato a lavorare prima del settembre 1999 e che hanno maturato 20-25 anni di vita lavorativa registrata dalla previdenza sociale

Afp

2' di lettura

Le elezioni si avvicinano ed Erdogan cerca di cementare il suo consenso con misure popolari, se non populiste. Il presidente della Turchia ha infatti annunciato la fine del requisito dell’età pensionabile, cosa che dà a oltre 2 milioni di turchi la possibilità di scegliere immediatamente di esercitare il diritto alla pensione, secondo quanto comunicato in una conferenza stampa ieri sera. Attualmente l’età pensionabile è di 58 anni per le donne e 60 anni per gli uomini.

«Con il regolamento che condividiamo oggi, circa 2,25 milioni di persone in più avranno diritto ad andare in pensione. Non si applicherà alcun limite di età per avere diritto alla pensione», informa un comunicato della presidenza.

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La misura era richiesta a gran voce dall’opposizione e dai sindacati, i quali chiedevano che, invece di consentire il pensionamento al raggiungimento di un’età minima, il requisito fosse il numero obbligatorio di giorni lavorati, prima di andare in pensione.

Il provvedimento riguarda coloro che hanno iniziato a lavorare prima del settembre 1999 e che hanno maturato 20-25 anni di vita lavorativa registrata dalla previdenza sociale.

La riforma si aggiunge all’aumento del salario minimo approvato la settimana scorsa, a sei mesi dalle elezioni politiche. La retribuzione minima per il 2023 passa a 8.500 lire turche (circa 425 euro), pari a un aumento del 100 per cento rispetto a un anno fa e del 55% rispetto allo scorso luglio. Nella sua apparizione, Erdogan ha ricordato che per poter accedere alla pensione in Turchia si devono rispettare tre condizioni: il numero di giorni retribuiti con un salario, il periodo coperto versando contributi e l’età, ma la riforma cambia questo schema. Ad oggi, i pensionati in Turchia sono 13,9 milioni. «Il regolamento che abbiamo approvato copre coloro che rispettano le prime due condizioni, ma stanno aspettando il pensionamento solo a causa della loro età», ha chiarito il presidente.

La Turchia è nella morsa della iper-inflazione, che a novembre ha superato l’84% annuo. Erdogan ha fatto pressioni sulla Banca centrale per abbassare i tassi d’interesse, una mossa che secondo gli economisti ha accelerato la svalutazione della lira e infiammato ulteriormente i prezzi.

l 24 novembre scorso, la Banca Centrale della Turchia ha tagliato il tasso di riferimento per il quarto mese di fila, portandolo dal 10,5% al 9%. Un anno fa il costo del denaro era al 14 per cento.


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