Finiti i fondi di 18App, non saranno rifinanziati. Soluzione per i nati nel 2004
Il plafond era stato fissato a 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Il nuovo governo ha sostituito il bonus con due carte cultura
di Nicola Barone
3' di lettura
Terminati i fondi del plafond previsto per l’anno dalla vecchia 18App. È un annuncio comparso sulla stessa applicazione a darne notizia («si comunica che il plafond previsto, quale limite massimo di spesa, è esaurito. Si rappresenta, pertanto, che la piattaforma non consente più registrazioni»). Non tutti i maggiorenni nati nel 2004 avranno quindi la possibilità di accedere ai fondi. La legge prevede infatti che «in caso di esaurimento delle risorse disponibili» non vengano apportate ulteriori risorse.
Il plafond previsto per la copertura
Il limite previsto per la copertura della misura era stato fissato a 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 e il provvedimento, entrato in vigore a dicembre dello stesso anno come conversione del decreto firmato dai ministri Franceschini e Franco nel settembre dello scorso anno prevedeva che «in caso di esaurimento delle risorse disponibili, Sogei non procede a ulteriori attribuzioni dell’importo». Il nuovo governo ha sostituito il bonus con due carte cultura.
Renzi: follia del governo cancellarla
«Il governo ha cancellato la #18App, lo strumento per avvicinare i ragazzi alla cultura. Ho denunciato questa scelta dieci mesi fa e sono stato accusato di fare allarmismo. Oggi purtroppo la verità viene a galla e il conto lo pagano i diciottenni». Matteo Renzi su Facebook va all’attacco. «Il ministro Sangiuliano ha dunque mentito. E anziché metterci la faccia lo ha fatto pubblicando un freddo avviso sul sito. Così, tante famiglie che avevano contato sul bonus cultura per acquistare i libri universitari, si trovano con una spesa in più. Ma che paura può farvi, signori della destra, un ragazzo che legge o che va a un concerto? Perché odiate le librerie o i teatri? Spero che le opposizioni si sveglino e almeno sulla battaglia della 18App ci diano una mano in Parlamento. Io farò di tutto per lottare contro questa follia».
Marcheschi (FdI): errato calcolo del precedente esecutivo
«Renzi si informi. Lo stanziamento in atto nel 2023 per la 18App è quello predisposto dal precedente governo. A causa dell’esaurimento delle risorse, il ministero della Cultura non può più riconoscere il beneficio previsto per i nati nel 2004, come previsto dall’articolo 11 del regolamento adottato di concerto dai ministri Dario Franceschini e Daniele Franco il 26 settembre 2022». È quanto dichiara Paolo Marcheschi, senatore di Fratelli d’Italia, in risposta all’ex premier. «Con la legge di Bilancio 2023, la 18App è stata sostituita da due carte, che sono la carta cultura giovani, rivolta ai diciottenni appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro e non più indistintamente a prescindere dalla condizione economica familiare; e la carta del merito, un premio, senza limiti di reddito, a chi ha ottenuto 100 o 100 e lode alla maturità entro l’anno in cui compie 19 anni», aggiunge.
Le soluzioni allo studio della maggioranza
«Lo scorso anno, la maggioranza è intervenuta rimodulando la misura per i giovani anche per correggere le numerose storture del sistema e porre un argine alle numerose truffe emerse in seguito alle indagini della magistratura. Si sta lavorando all’attivazione di una carta libri del valore di 100 euro per le famiglie con Isee non superiore ai 15mila euro», osserva ancora il parlamentare di FdI. «La maggioranza non intende, comunque, dimenticare i giovani che sono rimasti esclusi dalla 18App per quantificazione insufficiente del precedente governo. Valuteremo di introdurre la possibilità, per questi giovani nati nel 2004, di accedere comunque alla nuova carta cultura giovani nel 2024, se in possesso dei nuovi requisiti. Tutti i giovani nati dal 2004 che si sono diplomati quest’anno con il massimo dei voti potranno inoltre accedere anche alla carta del merito e ottenere ulteriori 500 euro da spendere in cultura».
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