Esg, l’università di Oxford e Snam provano a misurare il benessere in azienda
L’ateneo inglese e l’azienda italiana tra i promotori del World Wellbeing Movement a cui aderiscono tra gli altri la Fondazione Crt e aziende come Cisco ed S&P global
di Vitaliano D'Angerio
2' di lettura
La misurazione delle emissioni di CO2 sono ormai inserite a pieno titolo nei bilanci delle grandi aziende quotate. È sempre più facile quindi confrontare le informazioni green comunicate dalle imprese. Più difficile invece trovare dati per la “S” di sociale. A fornire degli standard ci prova ora l’università di Oxford che, insieme all’italiana Snam, ha promosso il Wordl Wellbeing Movement: una coalizione che ha tra i suoi obiettivi la creazione di «uno standard semplice e universalmente accolto per misurare il benessere come indicatore Esg chiave per l’impatto sociale».
All’iniziativa, oltre a Oxford e Snam (attraverso la sua fondazione), partecipano aziende come Cisco, S&P Global, Hsbc, Indeed, BT, Unilever Walls. Fra gli italiani c’è la Fondazione Sviluppo e Crescita Crt.
«Il progetto è partito due anni fa e c’è la volontà e l’impegno di portarlo avanti – spiega Sofia Maroudia, responsabile Esg del gruppo Snam –. Aumentare il benessere nelle aziende non è solo giusto ma anche conveniente. Ci sono tanti studi che dimostrano l’impatto positivo sui risultati delle imprese quando il wellbeing è presente. Con questa iniziativa vogliamo trovare degli standard di misurazione comuni».
Il benessere in azienda secondo Oxford e Mit
In occasione della presentazione in Gran Bretagna del World Wellbeing Movement, sono stati presentati anche i dati di uno studio delle università di Oxford e del Mit, che ha coinvolto 23 milioni di persone in cerca di lavoro in Usa, Uk e Canada: sono stati utilizzati i dati della piattaforma globale Indeed.
Ne è emerso che se in un’azienda il punteggio del benessere è superiore alla media, aumenta del 14,2% la probabilità che chi cerca lavoro si candidi per le posizioni disponibili.
Standard comuni
Per individuare uno standard comune che misuri il benessere in azienda e anche nei posti pubblici, sono stati analizzati poi otto indici e tre standard Esg internazionali: è emerso che soltanto cinque indici e uno standard fanno riferimento al benessere dei dipendenti. Inoltre, gli indici riportano i risultati delle indagini sul clima in azienda; survey che non contengono parametri standardizzati.
Da qui l’idea di proporre una serie di domande, uguali per tutte le aziende, da inserire nelle survey sul clima aziendale. Ecco alcuni esempi:
1) Quanto è soddisfatto del suo lavoro?
2) Il mio ruolo e i miei compiti mi sono chiari
3) Il mio manager mi sostiene
4) Ho autonomia nel mio ruolo
5) Mi sento stressato al lavoro per la maggior parte del tempo
6) Mi è chiaro come il mio lavoro si inserisce nello scopo dell’azienda
7) Sono pagato equamente per il mio lavoro
8) Sento di poter gestire bene il mio equilibrio vita-lavoro con il lavoro che svolgo
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