eSports, senza le fiere di settore a rischio il 40% del fatturato
Per Federico Brambilla, Ceo Exeed, durante l’emergenza Covid l’incremento di utenti è del 30-40%. Fondamentali le fiere per non perdere fatturato.
di Tiziana Pikler
3' di lettura
In Italia, il mondo eSports è ancora una nicchia rispetto a quanto avviene nel resto del mondo. Quest'anno, prima della pandemia da Covid-19 , si stimava che il settore dovesse superare il miliardo di dollari di ricavi a livello globale. Nel nostro Paese la platea di appassionati è in crescita, circa 1,2 milioni di persone nella fascia di età tra i 16 e i 30 anni, con 350mila appassionati che seguono gli eventi ogni giorno e i brand sempre più attratti dal target di riferimento, principalmente maschile (62%) e con un livello di istruzione medio alto.
Le difficoltà del settore
«Il settore - spiega Federico Brambilla, Ceo Exeed, team italiano brandizzato Adidas - ha forti problemi dal punto di vista istituzionale: le difficoltà vanno dalla contrattualistica dei giocatori agli eventi che vengono considerati come manifestazioni a premi, creando un ostacolo allo sviluppo dell'intero movimento».
C'è anche un ulteriore problema di sensibilizzazione dell'opinione pubblica: il videogioco non è una perdita di tempo ma sa abbattere barriere, soprattutto sociali, importanti. «Per questo Iidea, che è la nuova veste più internazionale di Aesvi, ha promosso Game to Human - continua Brambilla che è anche vicepresidente dell'Associazione -, una piattaforma che attraverso un appuntamento settimanale racconta storie di persone alle quali il videogioco ha cambiato la vita, in meglio».
Le richieste degli addetti ai lavori
Il riconoscimento che si chiede non ha nulla a che vedere con lo sport tradizionale. «Sport ed eSports - sottolinea ancora il co-founder di Exeed - non sono paragonabili, sono 2 mondi differenti, sia per l'attività che svolgono sia per il tipo di allenamento. Però entrambi si trovano nel pieno della sfera dell'intrattenimento. I gamer sono come dei performer, intrattengono un pubblico e hanno una fan base».
Il team Exeed è entrato a far parte anche dell'Osservatorio italiano esports. «Abbiamo deciso sin da subito - prosegue Brambilla - di supportare questo ambizioso progetto. Gli eSports stanno vivendo un momento di grande sviluppo ed è giusto che anche l'Italia si faccia trovare pronta a crescere. I videogiochi competitivi sono ormai una realtà consolidata sia a livello sportivo che di business».
Sempre di più gli atleti digitali
In queste settimane di emergenza sanitaria sempre più atleti di diverse discipline sportive si stanno mettendo alla prova con gli eSports. «Stiamo entrando nelle case di tutto il mondo. Il coinvolgimento di calciatori, piloti, cestisti e tennisti dà lustro a tutto il settore del videoludico, gli eSports diventano un medium per intrattenere le persone che poi è il motivo per il quale sono nati. In queste giornate le nostre attività online stanno registrando un incremento di utenti del 30-40% ma - avverte Brambilla - se verranno annullate le fiere del settore avremmo una perdita di fatturato del 30-40%».
Exeed è anche partner della Virtus Entella nel campionato eSports della Lega Serie B. «Un'unione - illustra Brambilla - che è nata dallo sponsor tecnico che abbiamo in comune, Adidas. Noi forniamo i nostri giocatori e i nostri grafici». Il brand delle 3 strisce è molto attivo nell'interazione tra atleti e gamers. «L'iniziativa Home Team invita i gamer a fare attività sportiva e gli atleti a cimentarsi con gli eSports. Una delle nostre attività è con il calciatore della Lazio, Ciro Immobile, ma - annuncia Brambilla - a breve ne avremo anche altre sempre con calciatori di squadre di Serie A».
Le iniziative future
I progetti in cantiere sono tanti. «Nelle prossime settimane - conclude Brambilla - organizzeremo su Twitch, la piattaforma di livestreaming di proprietà di Amazon.com, un triangolare con 3 nostri gamer e alcune calciatrici del campionato di calcio di Serie A femminile, grazie alla collaborazione con L Football, il web magazine dedicato al calcio delle donne. La sfida sarà su Playstastion, il gioco ovviamente Fifa».
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