Essilux: 2022 record per ricavi e utile, cresce il dividendo
Utile netto in crescita del 15,4% a 2,86 miliardi a fronte di ricavi saliti del 13,9% a 24,5 miliardi. Il Cda proporrà un dividendo di 3,23 euro
di Monica D'Ascenzo
I punti chiave
4' di lettura
Risultati record per EssilorLuxottica nel 2022. Il gruppo italo-francese dell’occhialeria ha messo a segno nell’esercizio scorso livelli di fatturato, utile operativo e utile netto mai visti prima. Nel dettaglio i ricavi sono cresciuti del 13,9% a 24,5 miliardi rispetto al 2021 su base comparabile (il cda ha deciso di fare il confronto con i risultati pro-forma 2021 tenendo conto dell’acquisizione di Gran Vision, che altrimenti avrebbe pesato solo per il secondo trimestre). In miglioramento anche la marginalità e la bottom line del bilancio: l’utile netto di gruppo adjusted è stato pari a 2,86 miliardi nell’intero anno, in aumento del 15,4% a cambi costanti rispetto al pro forma 2021, rappresentando nel 2022 l’11,7% del fatturato. Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti, del prossimo 17 maggio, un dividendo di 3,23 euro per azione, in aumento del 29% rispetto al 2021. Agli azionisti sarà offerta la possibilità di percepire il dividendo in contanti o in azioni di nuova emissione (scrip dividend). La data di stacco sarà il 22 maggio 2023 e il dividendo sarà pagato – o le azioni emesse – a partire dal 13 giugno 2023.
«Con un fatturato record a 24,5 miliardi e innovazioni di prodotto rilevanti, nel 2022 abbiamo dimostrato quali traguardi può raggiungere un’azienda solida e integrata come EssilorLuxottica: il nostro compianto presidente, Leonardo Del Vecchio, sarebbe stato orgoglioso dei risultati ottenuti in tutte le aree geografiche e del legame sempre più profondo con le nostre persone e i clienti ottici», ha affermato Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, e Paul du Saillant, vice amministratore delegato, commentando i risultati dell’anno scorso.
Confermate le stime di crescita 2023
EssilorLuxottica, in occasione dei dati di bilancio 2022, ha confermato il proprio obiettivo di crescita del fatturato annuo a cambi costanti a un tasso ’mid-single-digit’ (cioè attorno o poco superiore al 5%) dal 2022 al 2026 e prevede di conseguire un utile operativo adjusted come percentuale dei ricavi tra il 19-20% entro la fine del periodo.
«Nell’ultimo anno abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro modello di business aperto e a rete - hanno aggiunto Milleri e du Saillant - finalizzando importanti acquisizioni come Walman in Nord America e Shamir in Israele e continuando a investire in prodotti eyecare e eyewear di qualità a vantaggio dell’intero settore. Allo stesso tempo, abbiamo dato prova della nostra capacità di innovazione, grazie allo sviluppo di nuove collezioni sostenibili, generazioni di lenti e categorie di prodotto».
Fiduciosi i vertici anche alla luce della complessità e delle incertezze della congiuntura: «Nonostante il contesto macroeconomico, abbiamo continuato a investire su alcune importanti leve strategiche: l’integrazione verticale del business lungo tutta la filiera e dei big data nelle decisioni aziendali, il rafforzamento della presenza capillare in tutto il mondo e lo sviluppo della nostra piattaforma di sostenibilità Eyes on the Planet», hanno spiegato Milleri e du Saillant.
Quarto trimestre di crescita più lenta
Nel solo quarto trimestre dello scorso anno il fatturato è aumentato del 3,9% a cambi costanti, con un ritmo ancora sostenuto seppur più lento rispetto agli altri trimestri dell'anno, principalmente a causa della difficile base di confronto con quello che era stato il miglior trimestre 2021 quando il fatturato comparabile era aumentato dell’11,0% rispetto al quarto trimestre 2019 a cambi costanti.
Nel quarto trimestre, l’EMEA è stata l'area geografica con la migliore performance, con una crescita del 6,2% a cambi costanti grazie ai buoni risultati di Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e dei paesiscandinavi. In Nord America i ricavi sono aumentati del 2,7% a cambi costanti1rispetto al difficileconfronto con il quarto trimestre 2021, quando era stata registrata una crescita del +13,9% rispetto al2019, con la divisione Professional Solutions sostenuta dal business delle lenti e da un solido price-mixe il segmento Direct to Consumer in crescita nonostante una difficile base di confronto. I ricavi nell'area Asia-Pacifico e in America Latina sono aumentati del 3,1% e dello 0,6% a cambi costanti1, a un ritmoinferiore dovuto all’impatto negativo delle regolamentazioni legate al COVID-19 in Cina edell’andamento stabile del business del Brasile.
Per quanto riguarda i segmenti operativi, nel quarto trimestre la divisione Direct to Consumer ha guidatola crescita del fatturato del Gruppo, con ricavi in crescita del 4,9% a cambi costanti. Le vendite di negozi comparabili sono aumentate di circa il 4%, rallentando rispetto al terzo trimestre principalmente a causadi una base di confronto difficile. La divisione Professional Solutions è cresciuta del 2,8% a cambicostanti1trainata principalmente dalla solida performance dell’area EMEA e da una performance inaccelerazione in Nord America. L’e-commerce ha decelerato nell’ultimo trimestre dell’anno, in crescita dell’1%, principalmente a causadella difficile base di confronto. L'e-commerce ha rappresentato complessivamente il 7% del fatturato del gruppo nell’intero anno.
Migliora la redditività
Per quanto riguarda la redditività del gruppo, l’utile lordo adjusted nell’anno è stato pari a 15.606 miliardi di euro, raggiungendo il 63,7% dei ricavi, 30 punti base in più rispetto all’esercizio pro forma 2021 (o 40 punti base in più a cambi costanti).
L’utile operativo adjusted ha raggiunto i 4,115 miliardi nell'anno, rappresentando il 16,8% del fatturato, rispetto al 16,1% pro forma4 del 2021, un’espansione dei margini di 70 punti base (o 60 puntibase a cambi costanti1), nonostante il significativo aumento del costo del lavoro, a causa della pressioneinflazionistica sui salari a livello globale.L’utile netto di gruppo adjusted è stato pari a 2,86 milioni di euro nell'intero anno, in aumento del 15,4% a cambi costanti rispetto al pro forma 2021, rappresentando quest'anno l'11,7% del fatturato.
Nell’esercizio, il free cash flow consolidato nell'anno è stato pari a 2,256 miliardi. La società ha chiuso l'anno con 1,96 miliardi di Euro di liquidità e mezzi equivalenti e un indebitamento finanziario netto di 10,25 miliardi (comprese le passività per leasing pari a 3,18 miliardi di Euro) rispetto a un indebitamento netto di 9,70 miliardi a fine dicembre 2021.
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