Estate 2023: Chiudere al traffico i passi intorno al Sella per due ore al giorno
E’ un progetto pilota a tutela del paesaggio e delle comunità nelle valli dolomitiche Patrimonio Unesco. Un’analisi di Booking.com rileva che il 36% dei turisti è disposto a pagare di più per viaggi con una certificazione sostenibile
di Lucilla Incorvati
I punti chiave
3' di lettura
Proteggere le Dolomiti e far si che le forme di un turismo più sostenibili possano affermarsi a tutela dell’ambiente e del paesaggio. Nasce da qui la proposta di un progetto pilota per la regolamentazione del traffico sui passi dolomitici intorno al gruppo del Sella durante la prossima estate. Due ore di chiusura al traffico automobilistico e motociclistico che possono sembrare poche, ma che in realtà hanno un potere simbolico molto istruttivo.e’ questa la proposta concreta che arriva dal Comitato “Car is over – chiusura dei Passi dolomitici estate 2023.
Il Comitato Car is Over
Se il regista del Comitato è Michil Costa, (oste, imprenditore, presidente della Maratona dles Dolomites e autore di “FuTurismo-Un accorato appello contro la monocultura turistica”) tra i membri del comitato scientifico che hanno aderito al progetto ci sono Luigi Casanova (dottore Forestale e storico esponente e presidente onorario di Mountain Wilderness), Diego Cason (sociologo del turismo e della pianificazione territoriale), Stefano Dell'Osbel (architetto ed esperto in mobilità e promotore del progetto “Treno delle Dolomiti” dell'agordino), Riccardo Dello Sbarba (filosofo, giornalista professionista e consigliere provinciale di Bolzano dei Verdi), Helmut Moroder (ingegnere e consulente nel settore mobilità, responsabile di sviluppo e innovazione presso la Sad di Bolzano), Silvia Simoni (ingegnere ambientale e ceo di Mountain-eering), Luigi Spagnolli (ex sindaco di Bolzano e senatore) e Carlo Zanella (presidente del Cai Alto Adige).
I dettagli dell’iniziativa
Si tratta di un'azione che vuole porsi in continuità ai vari progetti provinciali e/o regionali e/o delle singole valli, supportando e rafforzando il percorso verso la riduzione dell’impatto ambientale, spronando le istituzioni ad agire celermente a vantaggio di residenti e turisti. Il progetto mira alla chiusura al traffico automobilistico e motociclistico tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 12:00, domenica e festivi inclusi, dal 12 giugno al 24 settembre. I passi coinvolti sono i quattro dolomitici Gardena, Pordoi, Sella, Campolongo. Con la prospettiva di estendere il progetto a Falzarego e Passo Giau (ed eventualmente anche agli altri passi), attraverso una regolamentazione del transito da parte delle autorità competenti (Polizia municipale, Carabinieri, Polizia stradale) con l'apposita segnaletica informativa, dandone comunicazione anche a valle (come avviene d'inverno quando i passi sono chiusi per neve o durante le competizioni ciclistiche estive).In aggiunta: controlli sulle strade da giugno a settembre dalle 9 alle 20 riguardo a velocità, emissioni sonore, parcheggio in aree con divieto e trasgressioni del codice della strada in generale.
Gli obiettivi del progetto
« Il nostro auspicio è che, nel silenzio dei passi, tutti possano riscoprire il canto delle Dolomiti, soffocato nei giorni d'estate dal rombo assordante dei motori.Siamo noi che qui viviamo e qui ospitiamo che possiamo decidere se lasciare le cose come stanno oppure pensare a un futuro di prospettive rosee come l'enrosadira ci insegna» - sottolinea Michil Costa. «Proprio per questo abbiamo scelto il rosa per dare colore ad un emblema che vorremmo fosse di tutti. Il futuro non è nello sfruttamento esasperato del territorio, ma nel ritrovare la gioia oltre il consumo, in un silenzio che è canto, respiro, amore per la vita e la natura: tuteliamo il patrimonio delle Dolomiti senza sbandierare UNESCO di qui e di là». Grazie ad un'accessibilità regolamentata sui passi, gli ospiti si distribuirebbero anche in zone non direttamente a ridosso dei passi e i luoghi di soggiorno si amplierebbero, con beneficio per le popolazioni locali.
Booking.com: l’universo dei viaggiatori più sostenibili
Intanto nel mondo si allarga l’universo dei viaggiatori sensibili ai temi della sostenibilità.
La più ampia ricerca sui viaggi sostenibili condotta da Booking.com fino a oggi mette in luce come quest’anno l’incertezza economica stia influenzando in modo significativo le decisioni degli italiani sui viaggi sostenibili: il 78% dei viaggiatori vuole viaggiare in modo più sostenibile nei prossimi 12 mesi, mentre l'84% afferma che la crisi energetica globale e l’aumento del costo della vita stanno influenzando le spese in programma; Il 50% dei viaggiatori ritiene che le opzioni di viaggio più sostenibili siano troppo costose, contrariamente al 36% che si dice disposto a pagare di più per le opzioni di viaggio con una certificazione sostenibile. Non va trascurata poi un’abitudine che avanza: applicando anche in viaggio le stesse buone abitudini seguite a casa, il 70% delle persone ora spegne l’aria condizionata nel proprio alloggio quando non è presente (+37% rispetto al 2022), mentre il 65% riutilizza lo stesso asciugamano più volte (+33% rispetto al 2022)
L'impegno per la sostenibilità di oltre 500.000 strutture in tutto il mondo ora è riconosciuto dall'icona Viaggi Sostenibili di Booking.com
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