Estate 2023, per una giornata al mare 110 euro a famiglia (+13,4%). Dal Salento a Forte dei Marmi, ecco le spiagge più costose
Per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend, in uno stabilimento medio, si spendono quest'anno tra i 30 e i 35 euro al giorno. Le tariffe sono diversificate sul territorio: si va dai 40 euro in media di Viareggio o Riccione agli 80 euro di Gallipoli, passando per i 60 euro di alcune località della Sardegna, ma è facile arrivare anche a 120 euro al giorno nelle strutture di livello più alto
di Andrea Carli
3' di lettura
Si preannuncia un’estate “calda” sulle spiagge italiane. È infatti un vero e proprio allarme quello che lancia il Codacons. L’associazione dei consumatori ha condotto una ricerca sui costi di lettini, ombrelloni, sdraio, gazebi e servizi vari sui litorali italiani. Considerata la spesa per l'affitto di 1 ombrellone e 2 lettini, consumazioni presso i lidi (panini, acqua, gelati, bibite, caffè), parcheggio, carburante, una famiglia con due bambini spende quest'anno mediamente tra i 100 e i 110 euro per una giornata al mare, con un aggravio medio del +13,4% sul 2022. Ieri, venerdì 9 giugno, si è svolto, nella sede del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la prima riunione del Tavolo tecnico consultivo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali.
Dal Salento a Capri, i prezzi nelle località più prestigiose
Se questa è la situazione per gli stabilimenti di medio livello, il quadro cambia totalmente se ci si rivolge a strutture esclusive che sorgono nelle più prestigiose località di mare italiane. Il Codacons ha posto sotto la lente alcune offerte. Il record del caro-spiaggia, spiega l’associazione dei consumatori, spetta quest'anno al Salento, dove per un gazebo presso “Le Cinque Vele Beach Club” di Marina di Pescoluse (tavolino, 4 lettini, teli da mare e aperitivo) si spendono ad agosto 1.010 euro al giorno se si sceglie l'opzione “rimborsabile” che consente di cancellare la prenotazione entro 30 giorni dalla data prescelta. Più economico il “Twiga” di Forte dei Marmi: per una tenda araba (sofa, 2 letti king size, 2 lettini standard, 1 sedia regista e 1 tavolino) bastano 600 euro al giorno. Qui però si registra l'aumento più forte delle tariffe (+50%) rispetto agli anni passati: nel 2020, in base ad una analoga indagine condotta dal Codacons, una tenda araba al Twiga costava 400 euro al giorno. In terza posizione si piazza la spiaggia dell'Hotel Excelsior di Venezia, dove una postazione centrale (lettino con materasso e cuscino, 2 sedie a sdraio con cuscini, 1 tavolo, 4 sedie pieghevoli, teli da spiaggia) costa ad agosto 515 euro. In questo caso l'aumento rispetto al 2020, quando la stessa postazione costava 453 euro, è del +13,7%.
I pari merito
La classifica prosegue con un pari merito: per la spiaggia dell'Augustus Hotel di Forte dei Marmi e per il Nikki Beach Costa Smeralda si spendono 500 euro al giorno a postazione. Spesa che scende a 200 euro a persona per lettino e ombrellone presso l'Hotel Romazzino di Porto Cervo, costo invariato rispetto al 2020. Per una “Cabina Deluxe” all'Eco del mare di Lerici, servono 352 euro al giorno, 300 euro per un gazebo al Lido Pettolecchia di Savelletri (Br), 230 euro alla spiaggia Des Bains di Venezia, 180 euro a persona per un lettino al Phi Beach di Baja Sardinia. Per accedere al “Beach Club Da Luigi” a Capri servono 100 euro a persona (1 lettini oppure sdraio), ma è inclusa la consumazione al ristorante.
La spesa per un weekend
Per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend, in uno stabilimento medio, si spendono quest'anno tra i 30 e i 35 euro al giorno. Le tariffe sono estremamente diversificate sul territorio: si va dai 40 euro in media di Viareggio o Riccione agli 80 euro di Gallipoli, passando per i 60 euro di alcune località della Sardegna, ma è facile arrivare anche a 120 euro al giorno nelle strutture di livello più alto. Costerà di più anche consumare cibi e bevande presso i lidi, con rincari medi tra il +5% e il +10% sul 2022 che si abbatteranno non solo sui menu dei ristoranti in spiaggia ma anche su acqua minerale, succhi di frutta, birre, gelati.
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