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Etichette d'artista, per vestire bottiglie da collezione

Finiture in oro 24 carati, dipinti in miniatura, carta seta e tanto storytelling. Il dialogo fra vino e arte si sposta in quello spazio di pochi centimetri che diventa sempre più difficile definire packaging.

di Barbara Sgarzi

Etichette di Donnafugata.

5' di lettura

Piccole opere d'arte, quadri, disegni originali, angoli di immagini che si spezzano e si ricompongono unendo più bottiglie. Le etichette di molti vini sono una parte sempre più importante del prodotto e contribuiscono a creare un'immagine coerente, che appaga la vista prima ancora di aprire la bottiglia. Lo sanno bene a Vinitaly, dove ogni anno viene premiato il packaging migliore nella Design Packaging Competition. L'ultima edizione ha visto trionfare il Marsala Doc Superiore riserva “Genesi” 2014, cantina Carlo Pellegrino.

Il Marsala Doc Superiore riserva “Genesi” 2014. In vendita esclusivamente all’enoteca Pellegrino Ouverture, via Battaglia delle Egadi 10, Marsala.

Non sono rari i connubi fra artisti; ad esempio, dove l'arte dello champagne millesimato incontra l'artigianalità e crea veri gioielli, come nella collezione Anemone di Perrier-Jouët. Edizione esclusiva di sei cuvée Belle Époque decorate con una preziosa opera d'arte ispirata, come l'etichetta tradizionale, al movimento Art Nouveau e realizzata da un artigiano orafo. Le tre finiture in oro 24 carati si abbinano armoniosamente a ogni champagne: oro giallo per Belle Époque, oro bianco per il Blanc de Blancs e oro rosa per il Rosé. A sottolineare l'eccezionalità di quello che si fa fatica a definire semplicemente packaging, la Collezione Anemone è disponibile unicamente in grandi formati e in quantità limitate, con al mondo solo 35 magnum e 18 jeroboam numerate disponibili.

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Perrier-Jouët Collezione Anemone. La magnum di Collezione Anemone è in vendita a 3.400 euro.

 

Non è l'unica bottiglia di champagne d'autore: da Nicholas Feuillatte abbiamo Palmes d'Or, un ricamo su vetro scuro che ricorda una collana di perle nere. Narra la leggenda che il fondatore della Maison, in viaggio negli Stati Uniti alla fine degli anni 70, si fosse invaghito di una famosa soprano che indossava una preziosa collana di perle nere. E le abbia dedicato la sua bottiglia più bella, soprannominata appunto “la diva”. Metà chardonnay, metà pinot nero, fragrante di albicocche, fiori gialli e spezie, degustatela nell'annata migliore degli ultimi decenni, la 2008.

Palmes D'Or 2008 Brut, circa 280 euro.

Un altro bellissimo progetto a più mani di champagne e creatività è quello per Domaine de Bichéry e il suo “Désir Noir”. Da una parte la creazione un po' visionaria di un pinot nero in purezza, con uve da una sola parcella; per il momento, un'unica sperimentazione di sole 500 bottiglie. Dall'altra, la necessità di un'etichetta altrettanto speciale, complessa però da creare e far stampare per un numero di pezzi così ridotto. La soluzione, magnifica, è arrivata dagli artisti danesi Robert Larsen e Cecilie Toklum di Formgiverne.com che si sono appassionati al progetto (e al vino, indubbiamente eccellente) e hanno creato un quadro, ispirato al logo della Maison e al paesaggio delle loro vigne e colline, dipingendolo su 500 etichette bianche. Ed ecco la meraviglia di un'etichetta unica per ogni bottiglia, che però è al tempo stesso il tassello di un intero quadro.

Le etichette del Désir Noir, intorno ai 100 euro. Distribuito in Italia da Atelierviniecultura.com.

 

Forte dei suoi 700 anni di storia e mecenatismo, Frescobaldi punta sul binomio arte e vino da tempo, nella persona di Tiziana Frescobaldi. Il premio Artisti per Frescobaldi, creato dieci anni fa, ha portato diversi artisti a misurarsi con gli spazi, gli ambienti e le luci della Tenuta CastelGiocondo a Montalcino, a creare etichette e installazioni che negli anni hanno formato una vera galleria d'arte in cantina. La giuria dell'edizione 2022, che contava anche la nostra Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, ha premiato l'opera “Cattività” di Gian Maria Tosatti, protagonista del Padiglione Italia alla Biennale; sul podio, anche le installazioni e le etichette di Erica Mahinay e Andrew Dadson, che impreziosiranno il Brunello di Montalcino 2015.

Artistiperfrescobaldi.it, per scoprire la collezione e il premio.

Sempre Toscana, sempre storia, vino e arte per Nittardi, viticoltori di Castellina in Chianti la cui tenuta nel XVI secolo fu proprietà̀ di Michelangelo Buonarroti. Nel 1549 l'artista, a Roma per finire la Cappella Sistina, pregò suo nipote Lionardo di inviare delle damigiane di vino di Nittardi da offrire a Papa Paolo III come “dono genuino”. Dal 1981 la cantina è in mano a Peter Femfert e sua moglie, la storica Stefania Canali, che con il figlio Leon hanno ridato vita alla casa e alle sue inclinazioni artistiche. Ogni anno un artista di fama internazionale realizza due quadri originali per il Chianti Classico Casanuova Vigna Doghessa; uno per l'etichetta e uno per la carta seta con cui viene avvolta la bottiglia stessa. Le opere degli anni passati, tra cui si contano tra gli altri Emilio Tadini, Eduardo Arroyo, Mimmo Paladino, Yoko Ono, Dario Fo, sono custodite nella cantina. L'annata appena uscita, il 2019, è stata illustrata da Fabrizio Plessi, artista contemporaneo noto soprattutto per le sue videoinstallazioni, che ha colto la preziosità di questo vino classico, ma in continua evoluzione. Un fluido dorato e in movimento per l'etichetta, tagliato in diverse angolature e prospettive per la carta seta. Per festeggiare l'annata 2020 che marca il 40mo anno di attività, non verrà scelto un solo artista ma sei, attraverso un concorso, il Premio Nittardi, che porterà a una cassa per collezionisti da sei bottigile, ognuna con etichetta e carta seta diversa, e a una mostra a Firenze e Francoforte.

Chianti Classico Casanuova di Nittardi Vigna Doghessa 2019. Bottiglia con e senza carta seta, costo circa 20 euro. Sul sito il regolamento per partecipare al concorso artistico.

 

Dalla Toscana al Piemonte per un nuovo cru di Barolo da Poderi Luigi Einaudi. Per il 125° anniversario arricchisce la sua collezione con il Barolo Monvigliero 2018 che debutta con un'etichetta d'artista e una bottiglia da collezione. Disegnata dall'artista mantovano Stefano Arienti, l'opera si intitola “Cavalli su colonne, omaggio a Giulio Romano” ed è stata creata in dieci diverse declinazioni. Sarà riprodotta sull'intera tiratura di 8500 bottiglie, mentre a un'edizione limitata di sole 250 magnum è riservata una riproduzione numerata e autografata.

Poderi Luigi Einaudi, il nuovo Barolo Monvigliero 2018 costa 65 euro.

Una storia di vino e arte che dura dagli anni 80 quella fra Gabriella Rallo, pioniera di Donnafugata, e l'artista Andrea Vitale. Tutte le particolarissime etichette, piene di suggestioni e colori del Sud, spesso incentrate su una figura femminile, vengono infatti dalla sua mano. Dalla prima, una donna con i capelli al vento, la stessa Gabriella, sulla bottiglia dello chardonnay La Fuga, fino alle ultime due novità presentate al Vinitaly, il bianco Passiperduti e il nero d'avola Contrada del vento, le inconfondibili etichette della casa siciliana sono pensate e disegnate da questa coppia creativa, e nel 2018 hanno dato vita a una mostra ospitata a Milano a Villa Necchi Campiglio (il catalogo si può sfogliare qui).

Etichette di Donnafugata. Le ultime due uscite, Passiperduti 2021 e Contesa dei venti 2020, costano rispettivamente 13 e 16 euro

Punta infine sullo storytelling, la narrazione che si fa personificazione e storia di vita, la collezione speciale di etichette disegnata da Antonio Marras per Sella e Mosca, sul terreno comune dell'amata Alghero. Quattro vini, ognuno dei quali diventa un personaggio, la cui storia è raccontata nella retroetichetta. Dall'elegante gagà fino al pugile, passando per il bandito, i volti e i nomi raccontano anche la storia vinicola della Sardegna, dal classico Cannonau alle più recenti sperimentazioni dell'Alghero torbato spumantizzato.

Le etichette disegnata da Antonio Marras per Sella e Mosca. I prezzi delle quattro etichette in collaborazione con Antonio Marras: Alghero Torbato DOC “Catore” 2017, 20 euro, Vermentino di Sardegna DOC “Ambat” 2018 21 euro, Cannonau di Sardegna DOC “Mustazzo” 2017 23 euro, Alghero Torbato Spumante Brut Metodo Classico DOC “Oscarì” 2017 21 euro.

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