«non sapevo niente della mail di carrai»

Etruria, Renzi difende Boschi: non esiste passo indietro di Boschi, giudicano gli elettori

di Andrea Gagliardi

(ANSA)

3' di lettura

«Un politico si fa giudicare dai cittadini, quindi saranno le elezioni a giudicare se qualsiasi politico, non solo Boschi debba tornare in Parlamento. È una discussione che non esiste». Mentre della mail di Marco Carrai a Federico Ghizzoni su Banca Etruria (mail che l’ex ad di Unicredit in commissione banche ha dichiarato di aver ricevuto il 13 gennaio del 2015 dall’imprenditore toscano) «non ne sapevo assolutamente niente». Lo ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi in un'intervista a TgCom24, rispondendo a una domanda sulle richieste di dimissioni di Maria Elena Boschi. Quella di Banca Etruria per il segretario dem «è una vicenda priva di conseguenze penali. È giusto fare chiarezza, perché chi ha sbagliato sulle banche paghi davvero».

Renzi: condivido Boschi, niente da aggiungere
«Condivido le parole che il ministro Boschi ha detto oggi sulla Stampa, non ho niente altro da aggiungere. Pensiamo davvero che tutta la questione bancaria
italiana sia risolta sulla base di incontri del tutto legittimi e privi di alcuna pressione?» ha aggiunto il segretario del Pd Matteo Renzi in un'intervista a TgCom24, rispondendo a Paolo Liguori che afferma di essere stato colpito dalla frase di Boschi secondo cui è «caccia alla donna». Poi ha aggiunto che non ci sarà un faccia a faccia con Maria
Elena Boschi. «Ma no, non è previsto. Naturalmente ci siamo sentiti ma non l'ho vista» ha dichiarato il segretario dem, che nei ragionamenti con i suoi ha sottolineato come dal trio Vegas-Visco-Ghizzoni sia emerso con chiarezza che da parte dell'allora ministra Boschi e del governo non vi fu alcuna pressione su Banca Etruria. Sulla candidatura di Boschi, contestata da una parte del gruppo dirigente dem, comunque Renzi ha preso tempo. «Il Pd deciderà le candidature a gennaio - ha detto - quello che viene chiesto al Pd è preoccuparsi di raccontare il giusto equilibrio tra quello che si è fatto in questi anni e quello che si farà nei prossimi».

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«Pd se la gioca con M5s,scommetto saremo primi»
Poi ha aggiunto: «C'è un unico modo perché il dibattito esca dai palazzi del potere e vada nelle mani dei cittadini: le elezioni. E la partita per il primo posto è a due. O primo partito sono i Cinque stelle, o il Pd: un sondaggio Swg dice che M5s è al 25,7%, il Pd al 25,0%, una distanza minima. Nei prossimi mesi ce la giochiamo fino all’ultimo giorno per essere primo partito e io penso che lo saremo: scommetto una bella bistecca alla fiorentina con vino toscano».

Boschi: incontri doverosi, è caccia alla donna
Alla Stampa la sottosegretaria Boschi oggi ha ribadito la sua versione: «Non sono stata io a chiedere di acquisire. Io mi sono informata sul se, non ho chiesto di. É una informazione, non una pressione. C'è una differenza abissale». E a proposito delle parole dell’allora ad di Unicredit Federico Ghizzoni davanti alla commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche («Boschi mi chiese se era pensabile per Unicredit valutare un'acquisizione o un intervento su Etruria») ha ripetuto: «Non ho fatto pressioni, non ci sono stati favoritismi, mio padre è stato commissariato, mio fratello si è licenziato per non creare difficoltà ad altri dipendenti. Se qualcuno mi dimostra che ho favorito i miei, tolgo il disturbo domattina». E ieri in un post su Facebook aveva scritto: «Ghizzoni ha espressamente smentito eventuali pressioni. Io non ho chiesto di acquisire una banca, ho chiesto se Unicredit fosse interessata o meno quando la valutazione era già in corso». La sottosegretaria ha poi confermato la sua intenzione di procedere con la causa civile contro De Bortoli, facendo intendere di non avere nessuna intenzione di farsi da parte: «Mi rimetto al lavoro».

De Bortoli: Ghizzoni conferma richiesta Boschi
«Ringrazio Federico Ghizzoni per aver confermato la richiesta dell'allora ministra Maria Elena Boschi di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria». Così invece Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera, ha commentato su Fb l'audizione dell'ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni. De Bortoli ha spiegato di aspettare «che sia il Tribunale a dire l'ultima parola; credo che la penultima l'abbia già detta Ghizzoni». E ha sottolineato che nel suo libro «non si parla mai di pressioni». Poi ha aggiunto: «Attendo l'azione civile di cui ho sentito finora parlare, senza aver ricevuto alcun atto». Nel libro di De Bortoli, «Poteri Forti (o quasi)» si legge: «L'allora ministra delle Riforme, nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all'amministratore delegato di Unicredit. Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria. La domanda era inusuale da parte di un membro del governo all'amministratore delegato di una banca quotata. Ghizzoni, comunque, incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere»


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