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Eur spa, i ricavi accelerano grazie ai congressi

Nel 2022 raggiunto il pareggio di bilancio. Fatturato 2023 a 37 milioni, oltre il livello pre Covid: per i soli congressi ricavi a +37%

di Andrea Marini

Polo congressuale. A sinistra, l'interno del centro congressi la Nuvola, che può arrivare fino a 10mila presenze (in alto, l'esterno del centro con a fianco l'hotel La Lama). A destra, il Palazzo del Congressi, capolavoro di arte razionalista, che può ospitare fino a 4mila persone

4' di lettura

I ricavi di Eur spa accelerano dopo il periodo del Covid. Il volano è rappresentato dal boom dei congressi e dalla spinta sul marketing, anche internazionale, che i nuovi vertici stanno portando avanti. Senza contare i 120 milioni di investimenti del nuovo piano industriale 2023-2028.

Eur spa, al 90% del ministero dell’Economia e al 10% di Roma Capitale, gestisce il patrimonio immobiliare dello storico quartiere Eur e la organizzazione di congressi e grandi eventi internazionali concentrati nel suo polo congressuale della Nuvola (che può arrivare fino a 10mila presenze) e del Palazzo dei Congressi (fino a 4mila presenze).

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«La società aveva chiuso i bilanci del 2020 e 2021 con una fortissima passività: -41 milioni il primo anno e -43 milioni il secondo. Una perdita di oltre 80 milioni in 2 anni», spiega Angela Maria Cossellu, da gennaio 2022 amministratrice delegata di Eur spa, manager con lunga esperienza nel settore assicurativo e delle telecomunicazioni, con incarichi di responsabilità in Vodafone, EurizonVita (ramo vita di Intesa Sanpaolo) e Gruppo Zurich. «In base al preconsuntivo 2022 – prosegue la ad – riporteremo la società in pareggio di bilancio. Molto meglio rispetto alla prima previsione di una perdita di oltre 6 milioni. Nel 2023 invece abbiamo l’obiettivo di confermare un segno positivo pieno di fronte al risultato di esercizio». Il fatturato 2023 dovrebbe arrivare a sfiorare i 37 milioni, dopo i 32 del 2022. Un risultato che si lascia alle spalle gli appena 22 milioni riportati nel 2020, il punto più alto dell’ondata Covid, ma che supera anche i 33 milioni del 2019.

A trainare sarà il business congressuale: +37% sul 2022, passando da 10,5 a quasi 14,5 milioni (10 milioni era stato il dato del 2019). Ma anche il settore immobiliare segnerà un +10% grazie alla locazione di immobili vacanti rilanciata anche con gli investimenti in cantiere. Ad ottobre 2022, i soci di Eur spa hanno varato un aumento di capitale da 93 milioni, a supporto di un piano investimenti quinquennale da 120 milioni (i restanti 27 milioni andranno generati dalla gestione caratteristica di Eur spa).

Dei 120 milioni, 45 andranno alla conservazione, messa in sicurezza e valorizzazione del patrimonio architettonico; 41 milioni saranno per la riqualificazione urbana, dei parchi e del laghetto del l’Eur (il progetto prevede di renderlo balneabile entro il 2028); 18 milioni per le infrastrutture dedicate a sport e cultura. Agli asset congressuali saranno destinati 16 milioni: 9 alla Nuvola, soprattutto sul fronte dell’efficientamento energetico (nel 2022, causa il generale caro energia, la bolletta elettrica è aumentata del 37%); 7 per il consolidamento/sostituzione delle lastre di marmo instabili e la nuova organizzazione degli spazi del Palazzo dei Congressi.

«Vogliamo rilanciare su una traiettoria di sviluppo sostenibile nel lungo periodo l’Eur – spiega Cossellu – che ha un grande potenziale per contribuire alla crescita di Roma già nel Giubileo 2025. Nell’ambito del progetto “Caput Mundi”, che utilizza fondi Pnrr in coincidenza con il Giubileo, sono stati individuati e finanziati cinque progetti su patrimonio di Eur spa, per un valore di oltre 23 milioni». Si va dal restauro del Palazzo dei Congressi agli interventi per sport e disabilità a potenziamento della Cittadella dello Sport, fino alla informatizzazione con il supporto di una app delle visite guidate e la digitalizzazione del patrimonio di immagini storiche. Ma l’intervento più importante sarà per il recupero del Museo della Civiltà Romana (chiuso da sette anni), per un valore di 20,7 milioni.

Intanto l’attività congressuale è in rampa di lancio. «Il 26 aprile il Palazzo dei Congressi ha ospitato la conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina, a cui hanno partecipato insieme alla premier Giorgia Meloni, i ministri Tajani, Salvini, Giorgetti e Urso, il primo ministro ucraino Shmyhal e circa 600 aziende italiane. Nel periodo pre pandemia – sottolinea l’ad – la Nuvola ha raggiunto le 130 giornate di occupazione l’anno. Per il 2023 invece sono già stati contrattualizzati ad oggi eventi per 270 giorni (150 Nuvola e 120 Palazzo dei Congressi) segnando già il numero più alto di giornate mai contrattualizzate nel primo trimestre anche in tempi pre-Covid, con un numero di partecipanti attesi superiore a 300mila, e un ritorno in termini di generazione di valore consistente: un euro di ricavi per Eur spa nell’attività congressuale e fieristica all’interno dei suoi due poli genera un valore aggiunto di 5-7 euro per la città di Roma, grazie all’effetto moltiplicatore su tutta la filiera». Per citare solo i prossimi appuntamento con più visitatori attesi: il Congresso Worldlab – Euromedlab (5mila partecipanti), Congresso IEEE ICC (Intelligent Connectivity for smart world) 2023 (3mila partecipati), Congresso CIRED europeo (International Conference & Exhibition on Electricity Distribution, 3mila partecipanti), Congresso World Glaucoma Congress (3mila partecipanti), Cybertech (3mila partecipanti). Sono poi confermate le manifestazioni Più Libri Più Liberi (120mila partecipati) e Roma Arte in Nuvola (30mila partecipanti).

«Abbiamo l’obiettivo nel medio periodo – precisa Cossellu – di consolidare la presenza sui mercati internazionali, soprattutto in Asia e Usa. Rafforzando poi i rapporti con partner industriali come Hilton, che ha acquisito l’albergo La Lama accanto alla Nuvola e che ha interesse a portare congressi nella struttura. Parteciperemo alle fiere di settore e faremo attività mirata su alcuni buyer. A giugno – conclude – saremo impegnati a promuovere il polo congressuale dell’Eur in due roadshow in Norvegia: uno dedicato all’associativo e uno al corporate. Poi a settembre e a ottobre saremo a Bruxelles e a Londra per spingere sul mercato europeo. Entro il 2028 l’attività congressuale contribuirà per il 50% al fatturato di Eur spa».

Ma i vertici della società sono impegnati a risolvere anche la questione della riqualificazione dell’ex Velodromo e dell’apertura del nuovo Acquario di Roma, delle quali si parla ormai da quasi 17 anni. «Per l’Acquario – spiega Cossellu – nonostante la mancata apertura e pagamento delle royalties da parte del concessionario Mare Nostrum, stiamo comunque operando per assicurare una soluzione che soddisfi l’interesse pubblico e consenta l’apertura nei tempi più brevi possibili a beneficio della città. Se dovesse subentrare un nuovo soggetto nel rapporto di concessione, ciò avverrà solo all’espletamento di una procedura ad evidenza pubblica».

Sull’ex Velodromo, invece, spiega, «siamo in dialogo costante con il socio Roma Capitale per affrontare le complesse tematiche urbanistiche legate al rilancio dell’area».

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