EuroItalia si avvicina a 700 milioni di ricavi e lancia nuovi progetti
L’azienda fondata nel 1978 da Giovanni Sgariboldi sta investendo in logistica, efficienza energetica e licenze, con Cucinelli e Michael Kors
di Giulia Crivelli
3' di lettura
Prima della pandemia la parola resilienza veniva usata con parsimonia e non era necessariamente associata all’idea di resistenza, come avviene per l’omonimo piano. Ma la cosmetica è l’emblema della resilienza da ben prima del Covid e aveva superato meglio di molti altri settori le crisi post 11 settembre 2001 e post crack Lehman Brothers, nel 2008.
Simbolo nel simbolo di questa resilienza è l’azienda lombarda EuroItalia, che nel novembre 2022 Deloitte ha inserito nella nona edizione dello studio annuale Global Powers of Luxury Goods. Non solo per i bilanci più recenti, ma perché tra le venti aziende che hanno corso di più nel quadriennio 2018-2021 Deloitte ha individuato due nomi italiani: Moncler (Cagr del 12,9%) e, appunto, EuroItalia, che nel periodo preso in esame ha mostrato una crescita media del 10,9 per cento.
Ancora meglio è andata nel 2022, come spiega Davide Sgariboldi, general manager di EuroItalia: «Sono cifre davvero importanti quelle dello scorso anno, impressionano un po’ anche me: il fatturato è salito del 30% rispetto al 2021, arrivando a 690 milioni, con un export del 90% circa. Il 2023 è iniziato altrettanto bene: nel primo trimestre, che per il nostro settore è tradizionalmente il meno veloce, i ricavi sono cresciuti del 15%, con un forte traino dagli Stati Uniti, e per l’intero esercizio siamo ottimisti».
Davide Sgariboldi rappresenta la continuità (il fondatore e attuale presidente di EuroItalia è il padre Giovanni) e allo stesso tempo la visione del futuro: «Le aziende famigliari, se i passaggi generazionali funzionano, hanno una forza innata, indipendentemente dalla scelta di quotarsi o rimanere indipendenti – sottolinea il general manager –. Il confronto con mio padre è fatto di rispetto e ascolto reciproco e di condivisione di progetti e strategie di investimento. Cerchiamo di goderci l’ottimo momento dell’azienda e del mercato, ma siamo proiettati, insieme a tutte le persone che lavorano con noi, nel futuro».
Per un’azienda integrata verticalmente, che lavora sia con partnership e licenze, sia con marchi propri, la crescita equilibrata dei vari segmenti è fondamentale: «Siamo soddisfatti del 2022 e dei primi mesi del 2023 proprio per questo – conferma Sgariboldi –. Sono cresciuti a due cifre tutti i brand e l’anno si è aperto con tanti progetti, sia industriali sia commerciali».
Il riferimento è ad esempio all’investimento in logistica, aspetto cruciale per un’azienda che opera in tutto il mondo, distribuisce in canali diversi, online compreso, e vuole continuare a ridurre il time-to-market, in uno scenario globale sempre più competitivo e che chiede maggiore velocità e servizi: «Stiamo raddoppiando la capacità della sede di Cavenago di Brianza, lavorando sull’efficienza logistica e sulla sostenibilità e già oggi il 40% dell’energia che usiamo viene dal fotovoltaico».
Poi ci sono i profumi, il segmento più importante per EuroItalia, che ha una forte presenza anche nel make-up, in particolare con il marchio Naj Oleari. Il lancio principale del 2023 è stato con Brunello Cucinelli: «Quando rifletto sul progetto, prima ancora che alle aziende, penso ai fondatori, mio padre Giovanni e Brunello Cucinelli, che iniziarono le rispettive avventure imprenditoriali e creative nello stesso anno, il 1978. Ci sono tante affinità tra loro e tra le nostre due famiglie e credo sia anche questo che rende il lancio delle prime due fragranze Cucinelli così speciale».
Presentate al Museo della scienza di Milano all’inizio della primavera (si veda Il Sole 24 Ore del 29 marzo), i profumi sono il frutto di due anni di lavoro: «Lo sforzo maggiore è stato sulla formulazione – spiega Davide Sgariboldi –, che ha portato a una vera innovazione sul fronte olfattivo. Ma l’impegno congiunto si è concentrato anche sulla scelta delle materie prime, con attenzione a ogni forma di coltivazione sostenibile, e al packaging, totalmente riciclabile. La sostenibilità, per noi e per Cucinelli, tocca ogni aspetto e processo, è entrata nel nostro modo di progettare, agire, produrre, promuovere. Non è greenwashing, è passione e impegno».
Accanto alle fragranze Cucinelli, EuroItalia conta sulle altre licenze in portafoglio, dove spiccano Versace, Missoni, Moschino e Dsquared2, e sui marchi propri, a partire da Atkinson acquisito nel 2020. «Nell’ottobre scorso abbiamo lanciato James, dedicato al fondatore del marchio, nato a Londra nel 1799 – conclude Sgariboldi –. Ma siamo molto impegnati e felici anche per il lancio delle fragranze Michael Kors, uno dei marchi americani più conosciuti al mondo».
Consigli24: idee per lo shopping
Scopri tutte le offerteOgni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link, Il Sole 24 Ore riceve una commissione ma per l’utente non c’è alcuna variazione del prezzo finale e tutti i link all’acquisto sono accuratamente vagliati e rimandano a piattaforme sicure di acquisto online
loading...