Piazza Affari torna al top da febbraio 2020 con super Unicredit
Brilla l'intero settore bancario. Tonfo per Unieuro e Juventus. A Milano stacco cedola per 16 società. Euro ancora forte, petrolio in rialzo. Spread in leggero calo a 114
di Andrea Fontana
Le ultime da Radiocor
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3' di lettura
Banche e società delle materie prime protagoniste assolute della prima seduta settimanale di Borsa sui listini azionari europei che chiudono però contrastate con Piazza Affari e Madrid (+0,9%) a fare da capofila. In rosso Amsterdam, piatte le altre. In particolare il FTSE MIB ha terminato le contrattazioni con un incremento dello 0,78% che riporta l’indice ai massimi da febbraio 2020 (a 24.800 punti circa).
Brillanti le banche italiane a cominciare da Unicredit che sfrutta ancora l’effetto trimestrale e incassa valutazioni positive da parte dei broker chiudendo in rialzo del 5,2%. La trimestrale con performance operativa migliore delle previsioni spinge Bper (+3,87%) seguita da Banco Bpm (+2,7%). I conti e la conferma della guidance sono alla base della performance di Buzzi Unicem nel settore costruzioni, mentre fuori dal Ftse Mib balzo dell'8,47% per Astm che chiude a 27,92 euro per azione: Nuova Argo Finanziaria ha alzato a 28 euro il prezzo dell'opa sulla società autostradale estendendo al 24 maggio il periodo di adesione. Intanto a Wall Street l'indice Dow Jones è andato per la prima volta sopra quota 35mila punti. A meno di un'ora dalla chiusura Wall Street procede poi contrastata, con il Dow Jones che guadagna lo 0,18% ma che scende sotto il record dei 35mila punti raggiunto nel corso della seduta. Il Nasdaq perde il 2,24% e l'indice S&P500 lo 0,72%. Wall Street chiude poi negativa sotto il peso dei tecnologici, col Dow Jones che perde lo 0,10% a 34.744,40 punti e l'indice S&P500 l'1,04% a 4.188,51 punti. Il Nasdaq, mettendo a segno la sua peggiore giornata dal marzo 2018, perde il 2,55% a 13.401,86 punti.
Tonfo per Unieuro e Juventus, stacco cedola per 16 quotate
Sul Ftse Mib ha sofferto StMicroelectronics scontando la giornata negativa dei tecnologici su entrambe le sponde dell'Atlantico (-2,36% il sottoindice Stoxx600 e -1,4% Nasdaq) mentre è proseguita la fase in altalena di Nexi (-1,4%) che questa settimana presenterà i numeri del periodo gennaio-marzo. Fuori dal Ftse Mib ha accusato una battuta d'arresto Unieuro (-6,9%) pagando il downgrade di Mediobanca Securities sul titolo (da outperform a neutral) in attesa del piano strategico e alla luce del +70% realizzato in Borsa da inizio anno. Giù del 5% Juventus Fc dopo la sconfitta in campionato di Serie A contro il Milan che rende più difficile la corsa del club rossonero a qualificarsi per il prossimo torneo di Champions League, prestigiosa e remunerativa competizione per le squadre europee. Balzo del 5,7% per Cairo Communication, su cui Equita ha alzato le stime sui margini 2021-22 e portato la raccomandazione a "buy". In rialzo Mediaset (+1,3%) che domani approverà la trimestrale e soprattutto che si appresta a metà settimana a presentare una offerta per M6. Seduta di stacco dividendi per sedici quotate del listino di Piazza Affari a cominciare da WeBuild (+2,6%) e Avio (-2,3%).
Spread arretra a 114 punti
Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è indicato a 114 punti base, in flessione dai 118 punti della vigilia. A fine seduta il rendimento del BTp decennale benchmark risulta in calo allo 0,93%, dallo 0,97% della chiusura di venerdì.
Dollaro rimane debole, petrolio in calo
Sul mercato dei cambi, l’euro allunga nei confronti della valuta americana e scambia a 1,2167 dollari (1,2154 venerdì). Dollaro/yen a 108,73 (da 108,65), dollaro/yen a 132,25 (da 131,76). Petrolio in calo di mezzo punto percentuale con il Brent luglio a 68 dollari al barile e il Wti giugno a 64,56 dollari al barile. Nuovo record per il rame, mentre i future sul minerale di ferro sono arrivati a salire di oltre il 10%.
Trimestrali e dati Usa i temi della settimana
La settimana dei mercati finanziari continuerà a guardare alle trimestrali in Europa, con numerose società del Ftse Mib che rilasceranno i conti, ma anche alla macroeconomia in particolare americana: al centro dell'attenzione i dati dell'inflazione statunitense di aprile (mercoledì 12) e le vendite al dettaglio Usa, sempre del mese di aprile in programma venerdì 14.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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