Eurovita, Santoliquido verso l’uscita: guiderà la newco del salvataggio
Sandro Panizza in pole come nuovo commissario straordinario
di Cheo Condina
2' di lettura
Alessandro Santoliquido nelle prossime ore si dimetterà dal ruolo di commissario straordinario di Eurovita. Il manager, secondo quanto risulta a Radiocor, verrà nominato direttore generale di Cronos, la newco creata da Allianz, Generali, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita, Unipol per rilevare le polizze di Eurovita (circa 350mila clienti) e metterla definitivamente in sicurezza. Le cinque compagnie, impegnate insieme con Ivass e le istituzioni per far sì che il salvataggio proceda nei tempi e nei modi previsti, hanno infatti apprezzato l'operato di Santoliquido come commissario straordinario e, per questo, lo vogliono alla guida di Cronos: un passaggio quasi “naturale” che dovrebbe appunto essere formalizzato a stretto giro.
Chi prenderà il posto di Santoliquido come commissario straordinario di Eurovita? In pole position ci sarebbe Sandro Panizza, ex Chief Risk Officer di Generali, che al momento figura già nel Comitato di Sorveglianza di Eurovita. La sua nomina, anch'essa data per altamente probabile, sarebbe un modo per dare continuità alla gestione straordinaria di Eurovita e per traghettarla alla liquidazione.
Santoliquido, già numero uno di Amissima Vita e Amissima Assicurazioni, era stato nominato commissario straordinario di Eurovita dal Ministero dell'Impresa e del Made in Italy, su proposta di Ivass, a fine marzo, quando con il precipitare della situazione della compagnia lo stesso Ministero ne aveva disposto l’amministrazione straordinaria e lo scioglimento degli organi con funzione di amministrazione e controllo. Da quel momento, ha gestito la delicata fase del salvataggio che – dopo lunghi negoziati – ha raggiunto la svolta a inizio luglio, con l'accordo per l'intervento dei cinque big assicurativi e lo stop ai riscatti delle polizze fino a fine ottobre. L'intesa, come noto, prevede il trasferimento degli asset della compagnia nella newco Cronos e il successivo spacchettamento in cinque.
L'unico nodo che resta sul tavolo sono i prestiti subordinati di Eurovita: circa 160 milioni, che non rientrano nel piano di sistema e su cui il socio di controllo Cinven fino ad oggi non sembra intenzionato a intervenire in alcun modo. Particolarmente esposto sarebbe Gic, il fondo sovrano di Singapore, per circa 110 milioni. Anche questi creditori vantano dei diritti, seppur subordinati, e attraverso una liquidazione coatta amministrativa potrebbero insinuarsi al passivo. Non prima, ovviamente, di assicurati e personale di Eurovita che passeranno alla newco.
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