Eurozona: a gennaio inflazione all’8,6%, in calo rispetto al 9,2% di dicembre
Il tasso di inflazione annuale a gennaio risulta leggermente superiore rispetto alla stima flash (8,5%) pubblicata da Eurostat a inizio febbraio
I punti chiave
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Il tasso di inflazione annuale nell’eurozona si è attestato all’8,6% a gennaio 2023, in lieve arrotondamento dall’8,5% della stima ’flash’ diffusa a inizio mese e in deciso calo rispetto al 9,2% di dicembre. La componente principale è quella dei prodotti alimentari, alcolici e tabacco (+2,94%). Lo comunica Eurostat.
Per l’Italia l’inflazione a gennaio risulta al 10,7% - dato in linea con le stime interne: martedì Istat ha certificato per il nostro Paese un +10%, sempre su base annuale - inferiore al 10,9% della stima flash e al 12,3% di dicembre. Nell’Ue l’inflazione è del 10%, rispetto al 10,4% di dicembre.
I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Lussemburgo (5,8%), Spagna (5,9%), Cipro e Malta (entrambi 6,8%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Ungheria (26,2%), Lettonia (21,4%) e Cechia (19,1%).
Dato in calo rispetto a dicembre
Il tasso di inflazione annuale nell'area euro è calato all'8,6% dal 9,2% di dicembre. Lo indica Eurostat la cui stima flash pubblicata il primo febbraio aveva registrato un calo all'8,5%.
La prossima stima flash per febbraio è prevista il 2 marzo. Rispetto a dicembre, l’inflazione annua è diminuita in diciotto Stati membri ed è aumentata in nove.
Prezzi corrono per alimentari, alcol e tabacchi
Il contributo maggiore all’inflazione annuale dell’area dell’euro è venuto da alimentari, alcol e tabacco (+2,94%), seguiti da energia (+2,17%), servizi (+1,8%) e beni industriali non energetici (+1,73%).
Escludendo l'energia il tasso annuale sale al 7,3% dopo 7,2%; escludendo anche gli alimentari non processati al 7,1% dopo 6,9%; escludendo energia, alimentari, alcol e tabacco al 5,3% dopo 5,2%.
Borse Ue proseguono positive
Le Borse europee proseguono positive dopo il dato sull’inflazione nell’eurozona. Gli investitori sono a caccia di indicazioni sulle prossime decisioni delle banche centrali sul rialzo dei tassi.
Intanto si allenta la tensione sui titoli di Stato con i rendimenti in calo. Sul fronte valutario l’euro è in lieve calo a 1,0593 sul dollaro. L’indice d’area stoxx 600 guadagna lo 0,1%. In rialzo Francoforte, Madrid e Parigi, mentre è in controtendenza Londra. I principali listini del Vecchio continente sono sostenuti dal comparto tecnologico e dall’immobiliare.
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