Unione europea

Eusalp 2022 a guida Trentino e Alto Adige

di Ubaldo Cordellini

2' di lettura

Una strategia comune per lo sviluppo delle regioni e delle comunità che vivono lungo l’arco delle Alpi con territori carbon free, case autosufficienti dal punto di vista energetico e trasporto merci su rotaia. Questo è Eusalp, un progetto voluto dall’Unione Europea che per il 2022 sarà guidato insieme da Trentino e Alto Adige, due territori che sono già protagonisti di questa strategia comune di crescita sostenibile. Fanno parte del progetto ben 48 regioni appartenenti a sette Stati alpini: Austria, Germania, Italia, Francia, Svizzera, Slovenia e Liechtenstein.
Il progetto si sviluppa su nove gruppi di lavoro, detti “gruppi d’azione”, ognuno dei quali si occupa di una specifica tematica. L’Alto Adige e il Trentino giocano un ruolo di primo piano in tre di essi: l’Agenzia Casa Clima della Provincia autonoma di Bolzano, insieme alla regione francese Auvergne Rhone Alpes, guida il gruppo di lavoro 9 sull’efficienza energetica e le energie rinnovabili, mentre la Provincia autonoma di Trento guida il gruppo di lavoro 3 “Mercato del lavoro, istruzione e formazione”. Infine, l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino presiede il gruppo di lavoro 4 “Trasporti e mobilità”.
Eusalp ha lo scopo di individuare strategie con un approccio molto pratico. La presidenza assunta da Trentino e Alto Adige a fine gennaio ha l’obiettivo di promuovere progetti concreti, sia dal punto di vista dell’abitare che da quello del trasporto e del lavoro. Durante l’evento di presentazione della nuova presidenza italiana, il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha spiegato che l’obiettivo principale è quello ambientale: «L’obiettivo della Presidenza italiana Eusalp 2022 sarà quello di rendere la regione alpina la prima Macroregione Carbon Neutral di lungo termine in Europa, in linea con le misure per il clima dell’Ue ed il Green Deal europeo». Kompatscher ha spiegato che i territori dovranno essere progressivamente sempre più protagonisti e per questo i Comuni dovranno partecipare al processo decisionale. Questo non solo sul piano energetico, ma anche su quello dei trasporti: «Il trasporto ferroviario, soprattutto sulle medie e lunghe distanze, dovrebbe costituire la spina dorsale di un sistema di trasporto sostenibile più efficiente, multimodale ed interconnesso».
A sottolineare che gli investimenti sul tunnel del Brennero e sulle tratte di accesso in territorio italiano, per prima la circonvallazione ferroviaria di Trento per cui il Pnrr ha stanziato 960 milioni da spendere entro il 2026, sono decisivi per il futuro dei territori alpini.
Dal canto suo, la Provincia Autonoma di Trento mira a politiche per i giovani e a migliorare il loro accesso al mondo del lavoro, come spiega l’assessore all'Istruzione Mirko Bisesti: «Uno degli obiettivi principali è quello di mettere al centro i giovani, rendendoli protagonisti nel definire il modello di sviluppo delle regioni alpine, puntando sulle loro competenze per guidare i processi di transizione ecologica e tecnologica, per immaginare nuovi modelli per vivere, lavorare, produrre. Per far questo è necessario migliorare l’accesso ai servizi ed alla mobilità sostenibile, creando una rete di centri e regioni montane intelligenti e promuovere l’innovazione e la digitalizzazione diffusa».

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