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“Evil Does Not Exist”, raffinato dramma ecologista

In concorso per il Leone d'oro il nuovo lungometraggio di Ryūsuke Hamaguchi e “Priscilla” di Sofia Coppola, film biografico sulla moglie di Elvis Presley

di Andrea Chimento

Evil Does Not Exist

3' di lettura

Il cinema giapponese è protagonista a Venezia: in attesa di scoprire il nuovo film del grande Shin'ya Tsukamoto, intitolato “Shadow of Fire”, in concorso è stato presentato l'attesissimo “Evil Doest Not Exist” di Ryūsuke Hamaguchi.
Reduce dall'Oscar vinto con l'ottimo “Drive My Car”, il regista nipponico propone in questo caso una storia in apparenza più semplice, rimanendo anche all'interno di una durata decisamente inferiore (106 minuti rispetto alle circa tre ore del film precedente).
Le ambizioni, però, sono comunque alte in questa pellicola incentrata su un padre e una figlia che vivono in un villaggio in mezzo alle foreste. Un giorno, gli abitanti del luogo vengono a conoscenza del progetto della costruzione di un glamping (sostanzialmente un campeggio di lusso) proprio al centro dei boschi che attraversano ogni giorno.

Quando due funzionari di Tokyo giungono al villaggio per tenere un incontro, diventa chiaro che il progetto avrà un impatto negativo sulla rete idrica locale, causando il malcontento generale degli ascoltatori. Le intenzioni contraddittorie dell'agenzia mettono in pericolo sia l'equilibrio ecologico dell'altopiano, sia lo stile di vita degli abitanti.

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Se con “Drive My Car” Hamaguchi aveva preso spunto da un bel racconto di Haruki Murakami, in questo propone invece un copione originale, incentrato sull'ecologismo e l'integrazione tra l'uomo e la natura.Molto ben scritto è il personaggio di Takumi, un uomo che è riuscito a superare i suoi traumi conducendo una vita modesta e assecondando, insieme alla sua piccola figlia, i cicli e l'ordine della natura. È dalle sue parole, rivolte tanto alla bambina quanto agli adulti, che emergono i messaggi più significativi che il film vuole portare avanti.

Priscilla

Una regia ben calibrata

Aperto da un incipit suggestivo, in cui la notevole partitura sonora si sposa bene con le immagini degli alberi e del cielo visti dal basso, “Evil Does Not Exist” ha una messinscena elegante e ben calibrata: lo stile di Hamaguchi è preciso e ordinato, così come aveva già dimostrato anche nelle sue pellicole precedenti.Dal punto di vista narrativo il film fa un po' fatica a carburare, ma riesce poi a crescere col passare dei minuti, raggiungendo il suo apice in un finale non semplice da interpretare, ma sicuramente capace di scuotere a fondo lo spettatore.Notevoli sono i dialoghi, a partire da una splendida conversazione in automobile tra i due dipendenti della compagnia che vorrebbe rivoluzionare la zona con il “progetto glamping” e che finiranno per ripensare alla loro esistenza una volta immersi nella natura e nelle attività che si svolgono al suo interno.Per i temi trattati e l'attenzione di Hamaguchi a ogni dettaglio è un film che potrebbe trovare spazio nel palmarès finale.

Priscilla

Sempre in concorso è stato presentato anche “Priscilla”, il nuovo film di Sofia Coppola che prende ispirazione dall'autobiografia di Priscilla Presley.La pellicola si apre con la protagonista che, ancora adolescente, incontra a una festa Elvis Presley: l'uomo, che è già una superstar del rock'n'roll, si rivela subito interessato a lei, tanto da volerla rivedere appena possibile e di portarla, in seguito, a Graceland a vivere con lui e con la sua famiglia. Attraverso gli occhi di Priscilla, Sofia Coppola racconta il lato nascosto di un grande mito americano, da un lungo corteggiamento fino a un matrimonio turbolento e segnato da continui alti e bassi.Diciassette anni dopo “Marie Antoinette”, la regista americana torna a firmare un biopic al femminile, non riuscendo però a sorprendere ed emozionare come fatto in quel bellissimo film precedente: anche in “Priscilla” la confezione è impeccabile, ma il ritmo è altalenante e il coinvolgimento emotivo si sente solo a tratti.La scrittura è comunque efficace, ma qualche guizzo in più avrebbe sicuramente giovato all'intera operazione.

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