la crisi di taranto

Ex-Ilva, la Procura di Taranto indaga per «danno all’economia nazionale»

La Procura di Taranto ha aperto un'inchiesta, modello 44 contro ignoti - La Regione Puglia annuncia che si costituirà in giudizio

di Domenico Palmiotti

(ANSA)

2' di lettura

La Procura di Taranto ha aperto un'inchiesta, modello 44 contro ignoti, traendo spunto dal ricorso dei commissari Ilva su ArcelorMittal per la gestione del siderurgico. L'ipotesi di reato è l'articolo 499 del Codice penale, distruzione di materie prime o di mezzi di produzione con danno all'economia nazionale.

Doppio fronte giudiziario per Arcelor
La mossa dei commissari da cui nasce l’apertura dell’inchiesta della procura tarantina intensifica così l’iniziativa giudiziaria verso ArcelorMittal. L’iniziativa, in pratica, ora si esplica su un doppio fronte: a Milano, dove il 15 novembre è stato depositato l'atto cautelare urgente, in base all'articolo 700 del Codice di procedura civile, e a Taranto, col ricorso consegnato il 16 novembre alla Procura. Due mosse con un denominatore comune: mettere in chiaro - attivando l’azione della Magistratura - quelle che i commissari Ilva ritengono siano le responsabilità di ArcelorMittal.

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A Milano si contesta il recesso dal contratto di fitto poiché i commissari da subito hanno detto che non esistevano i presupposti, nemmeno ipotetici, per disimpegnarsi, mentre a Taranto si evidenziano aspetti relativi alla gestione dello stabilimento e ritenuti appunto “lesivi dell'economia nazionale”. Già giorni fa i legali di Ilva in as avevano detto che nel ricorso articolo 700 al Tribunale di Milano c'erano aspetti che andavano oltre la materia civilistica e chiamavamo in causa profili di rilevanza penale. Tant'é che poi anche la Procura di Milano, col procuratore capo Greco, una volta che l'articolo 700 è stato formalmente depositato, “ravvisando un preminente interesse pubblico, ha deciso di esercitare il diritto-dovere di intervento nella causa di rescissione del contratto di affitto di azienda promossa da ArcelorMittal Italia contro l'amministrazione straordinaria dell'Ilva”. Aperta in questo senso una indagine anche se per ora non vi sono indagati, né ipotesi di reato. In questi ultimi giorni sia imprenditori che sindacati hanno dichiarato anomalie da parte di ArcelorMittal riscontrate a Taranto come, per esempio, il progressivo assottigliamento dei magazzini e dello stock coils, i rotoli di acciaio che sono il prodotto di punta dello stabilimento di Taranto.

Interviene la Regione Puglia
Intanto anche la Regione Puglia interviene nel procedimento ex art. 700 con una dichiarazione del presidente Michele Emiliano: «Ferme restando le ragioni dell’impugnativa innanzi al Tar per il Lazio del Dpcm 29 settembre 2017 (il piano ambientale, gravato, tra l’altro, per l'insufficienza delle misure di tutela ambientale e delle tempistiche previste), ho dato mandato alla avvocatura regionale di costituirsi nei giudizi incardinati innanzi al Tribunale di Milano, al fine di evitare qualsiasi pregiudizio ambientale e alla salute umana cagionato da un incontrollato abbandono degli asset aziendali, nonché per tutelare l'integrità del compendio aziendale, il cui venir meno per l'illegittimo e forse premeditato operato della società affittuaria comprometterebbe anche la possibilità di decarbonizzazione del ciclo produttivo proposta in ogni sede dalla Regione Puglia».

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