Ex Ilva, rientra il caso green pass: da lunedì niente cig per chi non ce l’ha
L’azienda: «False le notizie sul presunto divieto di svolgimento della prestazione a partire da lunedì 11 ottobre da parte dei lavoratori che non detengono il green pass»
di Domenico Palmiotti
2' di lettura
Rientra il caso sul green pass all'ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d'Italia. Dall'11 ottobre, come avevano paventato i sindacati metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, nessun dipendente sprovvisto di green pass avrà il badge d'ingresso in fabbrica disattivato e di conseguenza collocato in cassa integrazione ordinaria. A fronte della protesta dei sindacati, che avevano chiesto l'intervento della Prefettura e annunciato un sit in nella mattinata dell'11 ottobre davanti alla Prefettura stessa, l'azienda ha ufficialmente chiarito che «sono false e destituite di fondamento le notizie circolate a proposito del presunto divieto di svolgimento della prestazione a partire da lunedì 11 ottobre da parte dei lavoratori che non detengono il green pass. La data di entrata in vigore della prescrizione è, come noto, il 15 ottobre e come tale sarà applicata».
Prima che Acciaierie d'Italia chiarisse la vicenda, le tre sigle metalmeccaniche avevano sostenuto che «disattendendo a quanto previsto dal dl e dalla procedura interna», l'azienda ha inviato una comunicazione ai lavoratori sprovvisti di green pass disponendo, a partire dal prossimo lunedì 11 ottobre '21, la disattivazione del badge e la collocazione in cassa integrazione ordinaria guadagni». «Riteniamo inaccettabile - avevano affermato i sindacati - l'atteggiamento di Acciaierie d'Italia che ancora una volta mostra il volto peggiore e soprattutto la mancata applicazione di quanto previsto dal vigente dl 127/2021». Si tratta di «un atto unilaterale ed incomprensibile» avevano aggiunto Fim, Fiom e Uilm.
Ma il caso, come detto, è presto rientrato con il chiarimento dell'azienda. «La cassa integrazione per chi è sprovvisto di green pass non è una nostra invenzione - spiega al Sole 24 Ore Vincenzo La Neve della Fim Cisl -. È realmente accaduto che venerdì sera i preposti agli impianti abbiano chiamato alcuni lavoratori dicendo che, non avendo presentato il green pass, non sarebbero entrati in fabbrica dal lunedì successivo finendo in cassa integrazione. Questi stessi lavoratori sono stati poi contattati dall'azienda nella tarda mattinata di sabato ed è stato detto loro di essere regolarmente presenti lunedi 11».
La Neve aggiunge che su un organico di 8.200 addetti nel siderurgico di Taranto, sono già tra i 5.000 e i 5.500 i green pass raccolti dall'azienda in questi giorni e ieri, dopo l'allarme sulla cassa integrazione, «altri lavoratori si sono affrettati a spedire il green pass all'azienda. Ritengo che dal 15 l'ex Ilva non avrà grandi problemi nei reparti. L'11 ottobre alle 14 incontriamo comunque l'azienda per fare il punto della situazione proprio sul green pass».
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