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Ex Ilva Taranto: ambiente migliore, niente più lezioni parziali per gli studenti del rione Tamburi

Il sindaco vara nuova ordinanza sulla base degli aggiornamenti di Arpa Puglia e Ispra. “Ma per la fabbrica la guardia resta alta”

di Domenico Palmiotti

(Maurizio - stock.adobe.com)

3' di lettura

Il risanamento ambientale dell'ex Ilva a Taranto non è ancora completato anche se si è sulla buona strada come hanno riscontrato Ispra e ministero della Transizione ecologica, tuttavia l'anno scolastico che comincia il 12 settembre sarà un anno normale per i ragazzi che frequentano le scuole del rione Tamburi, noto per essere attaccato al siderurgico. Anche quando ci saranno i giorni di Wind Days, col vento che solleva e trasporta nelle case e nelle strade dei Tamburi le polveri ferrose, i ragazzi non dovranno più terminare le lezioni in anticipo, alle 12.30, ma osserveranno il normale orario scolastico. Le scuole resteranno infatti regolarmente aperte. Lo ha disposto con un'ordinanza, alla vigilia della ripartenza delle lezioni, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, a fronte del nuovo nuovo quadro ambientale fornito da Arpa Puglia e Asl Taranto. “Viene revocata tramite un'altra ordinanza - ha detto il sindaco - la misura che prevedeva la chiusura anticipata delle strutture alle 12.30 nelle giornate caratterizzate da forte vento proveniente da nord-ovest”.

Interruzione anticipata, misura precauzionale

La chiusura anticipata delle lezioni era una misura precauzionale e protettiva messa in campo qualche anno fa contro una prolungata permanenza degli alunni nelle aule con le finestre chiuse. Ciò per evitare che negli ambienti scolastici entrassero le polveri della fabbrica spinte dal forte vento. Nel frattempo, le scuole vicine al siderurgico sono state munite di impianti di areazione meccanica, collaudati nei mesi scorsi. Inoltre, i parchi minerali, dove per anni le materie prime sono state stoccate all'aperto, e che erano la prima fonte delle polveri, da tempo sono ormai integralmente incapsulati da due grandi coperture ad arco. E prima dell'estate il Mite ha detto che “gli interventi previsti per l’adeguamento degli impianti sono stati quasi tutti completati e certificati” e che “l'esecuzione degli interventi rimanenti è in linea con i tempi previsti”. È stato poi stimato “lo scenario emissivo post-operam (ossia lo scenario successivo alla realizzazione degli interventi previsti) e relativo a una produzione annua di 6 milioni di tonnellate di acciaio” ed è emersa “una riduzione significativa delle emissioni di polveri rispetto allo scenario ante-operam”. Da parte sua l'ex Ilva, ora Acciaierie d'Italia, ha comunicato di aver investito negli ultimi anni nell'ambiente circa 700 milioni e a maggio 2023, ha annunciato il presidente Franco Bernabè, gli interventi dell'Autorizzazione integrale ambientale, inseriti in un Dpcm di settembre 2017, saranno tutti completati (il termine ultimo fissato dall'Aia è agosto 2023).

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Per il sindaco Melucci, “gli studi e gli aggiornamenti condotti da Arpa e Asl, ci hanno consentito di procedere in questo senso e restituire agli alunni il diritto a una frequenza regolare. Abbiamo potuto farlo anche grazie alla realizzazione degli impianti di ventilazione nelle scuole del quartiere e al loro completo collaudo”. “Tuttavia resta alta - sostiene il sindaco - l'attenzione sull'evoluzione del quadro descritto dagli stessi studi, che ci invitano a monitorare alcuni inquinanti, e sui comportamenti della grande industria per la quale non cambia assolutamente nulla”. Nessuna revoca, infatti, rispetto alle misure previste per la grande industria, che dovrà continuare a osservare tutte le prescrizioni” precisa il sindaco di Taranto.

In quattro scuole c'è la ventilazione meccanica

Prima della nuova ordinanza, Peacelink, una delle associazioni ambientaliste più attive sul fronte della fabbrica, aveva scritto a Melucci chiedendo di “continuare a prevedere nella prossima ordinanza, oltre a prescrizioni di riduzione della produzione industriale in quei giorni, anche misure efficaci a protezione della salute dei cittadini del quartiere Tamburi di Taranto”. Questo “pur non essendoci misure risolutive di fronte all’inquinamento dell’Ilva finché non sarà fermata l’area a caldo”. Le scuole dei Tamburi dove é stata installata la ventilazione meccanica sono Deledda, De Carolis, Gabelli e Vico. I lavori sono costati circa 1,9 milioni. In precedenza le scuole erano state sottoposte ad altri interventi di risistemazione per un importo di 8-9 milioni. Tutte queste azioni sono state fatte dal commissario di Governo per la bonifica dell'area di Taranto.

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