F1, la Ferrari presenta la nuova SF-23. Leclerc: «L’obiettivo è vincere il Mondiale»
Dopo aver mostrato le immagini della nuova rossa, la macchina è stata portata in pista da Charles Leclerc che ha vinto il sorteggio con la monetina con Sainz
di Alex D'Agosta
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MARANELLO - Forza Ferrari sempre! Benedetto Vigna con questo saluto ha concluso il suo discorso a sponsor e ospiti, a pochi minuti dalla prima accensione della power unit della monoposto che ha inaugurato la stagione sportiva a Maranello. Si è vista debuttare la SF-23 nei suoi primissimi metri, prima con Leclerc, poi - dopo una lunga attesa per regolare sedile e pedali - con Sainz: due tornate e tre ciascuno. Pochissimo, perché ogni minuto conta e non si può togliere tempo prezioso allo ‘shakedown' per i filmati ufficiali e, soprattutto, alla prossima sessione in Bahrain, quando si dovranno verificare i progressi dell'inverno a parità di condizioni con gli avversari.
Forte ottimismo
In una giornata di quelle che passeranno alla storia, non è mancato un forte ottimismo, con un tono simile a quelli a cui ci aveva abituati Steve Jobs: «Sarà una monoposto che non avrà precedenti in termini di velocità». Solo che non si tratta di un telefonino, ma di un altro tipo di oggetto del desiderio. È l'auto da corsa più prestigiosa del mondo e i riflettori globali non fanno mancare la propria attenzione, perché la Ferrari è la Ferrari e, come tutti sanno, sono ormai tanti gli anni trascorsi dall'ultima vittoria mondiale di Raikkonen.
Lo spirito è stato garantito anche da una giornata perfetta di sole, inizialmente fresca ma non troppo, davanti a un pubblico internazionale di stakeholder, media e, soprattutto, tanti, tanti tifosi. Una tribuna sulla pista di Fiorano piena di 500 persone vestite con le maglie del team: dipendenti, familiari e studenti invitati. E poi non pochi tifosi, quella con la T maiuscola, disposti a seguire la squadra in giro per il mondo.
Una giornata luminosa e memorabile, fortunata nel meteo ma anche beneagurante nella scelta del giorno: non è un caso che si sia voluto organizzare un evento importante di nuovo a Maranello – dopo anni di stop causa Covid e precedente “moda” di inaugurazioni solo in streaming-, con abbinata presentazione e demo day (questa la denominazione per rispettare il contingente di test a disposizione di ogni scuderia): solo pochi giri, ma lo schema è quasi quello dei vecchi tempi. Meno cilindri, meno rumore, meno pubblico, ma tanta partecipazione ed emotività: anche i camion dalla vicina strada salutavano i presenti in pista con i clacson.
Ottime anche le premesse dal punto di vista tecnico e “scaramantico”. L'auto innanzitutto era autentica, nessun ritardo o scusa: nessuno l'ha avvicinata troppo proprio per non rivelare dettagli e novità ai concorrenti. Ed è stato scelto proprio il giorno di San Valentino, per enfatizzare ancora di più, se possibile, l'anima, l'affetto e la cultura rossa che imperano nel team più noto e amato della Formula 1.
A proposito, l'amore incondizionato lo hanno mostrato tutti i presenti, a partire dall'accento che ha dato Leclerc alla sua attenzione per l'Italia: dopo aver reso onore a Sanremo, oggi lo ha tributato a un'altra icona nazionale, spiegando di «essersi preparato fisicamente durante l'inverno sulle Dolomiti». Mentre da parte del team, apparentemente sereno e affiatato, ora è tempo di dimostrare la capacità di tornare a vincere. Non sarà facile perché, come ha spiegato il nuovo team principal Frederic Vasseur , i regolamenti non lasciano certo troppo spazio alle interpretazioni.
La nuova monoposto
Pertanto la SF-23 si basa sostanzialmente sul progetto del 2022, che aveva comunque portato alle 4 vittorie e 12 pole position della SF-75. Non abbastanza per arginare la vittoria dei campionati costruttori e piloti Red Bull, tanto che infatti la Ferrari ha dovuto sostituire Mattia Binotto come team principal e al francese è stato assegnato l'arduo compito di dover capitalizzare lo slancio della squadra delle ultime stagioni.«Sono davvero convinto che la Ferrari di oggi disponga di tutto il necessario per vincere senza bisogno di cambiamenti radicali», ha detto Vasseur nella sua prima presentazione ai media. «Negli ultimi decenni si è visto che la ruota gira sempre, e per me è solo una questione di miglioramento continuo».
Una ruota che nel 2022 non era affatto girata a favore delle Rosse: dopo una buona partenza, infatti, la compagine di Binotto era stata ripresa anche da Mercedes e si è trovata un avversario in più con cui fare i conti e dal quale difendersi fino all'ultimo: così insidioso nel contendersi i punti che ha purtroppo influito negativamente anche sulla classifica costruttori che, fino quasi alla fine, era ancora alla portata di Ferrari.
Fra i punti più importanti affrontati da Vasseur c'era la consapevolezza che, con la nuova SF-23, Ferrari ha dato priorità all’affidabilità del motore un po' di più rispetto all’aerodinamica, anche se si tratta di un comparto che ha comunque visto diverse novità.
Alla ricerca di una maggiore regolarità
Negli scorsi gran premi di Azerbaigian e Spagna, la sfida per il titolo di Leclerc aveva subito guasti al motore mentre era in testa. A tal punto la squadra aveva dovuto ridurre la potenza del motore per la maggior parte della stagione allo scopo di arginare i problemi, prima di “liberare” una maggiore potenza nel finale di stagione ad Abu Dhabi. La Ferrari dovrà quindi evitare di ricadere anche negli errori strategici, cercando di correre una stagione più regolare. «La stagione 2023 d'altra parte sarà la più lunga della storia, - prosegue Vasseur- con 23 gare confermate. Il mio focus sarà quindi quello di migliorare in ogni area del team e del management. Non dimenticando però la sostenibilità».
A specifica domanda, infatti, Vasseur ha confermato che «se in passato la Formula 1 è stata la prima competizione ad alto livello al mondo a introdurre il motore ibrido, tutti erano troppo timidi per parlarne. Ma con la nuova direzione presa due anni fa e le novità che ci attendono nel 2025, resta ancora una grande sfida, ma abbiamo fatto un grosso passo in avanti. Penso che la cosa più interessante sia il fatto che ormai tutti gli sponsor siano pienamente allineati su questo, tanto che questa mattina abbiamo avuto le prime discussioni a riguardo e abbiamo finalmente notato come anche le loro posizioni siano cambiate. Ora non siamo più timidi nel parlare di sostenibilità ed è una buona prova che, se tutti lavoreremo insieme e prenderemo la direzione buona, sarà un buon passo».
Metodo, management, fiducia, alcuni dei valori da tenere d'occhio quest'anno. Ma se secondo Leclerc è ancora presto per esprimersi finché non verranno fatti i primi chilometri in Bahrain, anche agli addetti ai lavori non è stato possibile dedurre molto delle novità perché è stata mantenuta una certa “distanza di sicurezza”, alla larga quindi anche dagli occhi meno discreti della concorrenza. Questo perché, nonostante sia il quinto team ad aver svelato la macchina, è solo il terzo ad aver mostrato delle forme più credibili e definitive. Quello che più è emerso dalla SF-23 rispetto alla precedente riguarda in primis le pance più alte e scavate - per avere più carico e maggiore efficienza aerodinamica - così come, poco più avanti, si nota una riduzione di volumi pure all'altezza dell'abitacolo. Più evidente il cambiamento a carico del musetto, ora più corto che arriva soltanto sulla verticale del primo flap. Un trucco per consentire ai flussi d'aria di andare a impattare positivamente sulla sospensione anteriore. A proposito: l'avantreno è stato interessato da una rivisitazione significativa del tirante dello sterzo, un elemento molto delicato e di frequente rottura negli scontri in gara che tuttavia ha visto ora un nuovo design, in grado di ridurne la resistenza all'avanzamento.
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