Automobilismo

F1: il ritorno in Portogallo conferma Hamilton in vetta. Buon quarto posto di Leclerc

di Alex D'Agosta

La Mercedes di Lewis Hamilton durante la gara in Portogallo. (RAFAEL MARCHANTE / POOL / AFP)

4' di lettura

Hamilton, Bottas, Verstappen. Subito dietro, Leclerc e, fino quasi alla fine, sembrava perfino ce la facesse Perez, scivolato al settimo. Invece quinto e sesto erano Gasly e Sainz, primi dei doppiati. La sorte di tanti gran premi su piste veramente scorrevoli e sicure, senza incidenti gravi o comunque interruzioni da safety car. Mercedes, Red Bull, Ferrari farebbero ipotizzare la solita domenica scontata, prevedibile, inguardabile. Invece è stata diversa, movimentata e, tutto sommato, accettabile.

Per questo grande ritorno in Portogallo, dove sono stati ammessi 27.500 spettatori contingentati dalle regole per il Covid, la prima volta nella pista dell'Algarve, un tracciato di 4653 metri vicino a Faro, si registra anche la prima vittoria Mercedes quando, nella stessa nazione, la scuderia più trionfante di questo sport è stata la Williams nelle cinque delle ultime sei edizioni disputate all'Estoril, dove hanno incredibilmente trionfato tutti piloti differenti alla sua guida: Patrese nel 1991, Mansell nel 1992, Hill nel 1994, Coulthard nel 1995 e Villeneuve nel 1996. Solo due volte davanti la Ferrari, con Berger nel 1989 e Mansell nel 1990.

Loading...

Azione fin dalla partenza

Si è visto subito un primo giro ricco di sorprese. Senza neanche percorrere tutte le 15 curve in senso orario di questa bella pista, al primo dei 66 giri in programma si è capito che ci sarebbe stata azione. Dopo un sabato da primato in prova stabilito da Bottas ma poi “bruciato” di soli due millesimi dalla pole di Hamilton, sempre concentrato a essere il migliore in ogni frangente, si pensava di vedere uno scatto del finlandese e, così, il suo riscatto. Vero, anche se è durato poco. Hamilton non è mai pago, neanche nei primi metri. Al via il campionissimo in carica ha subito preso il comando, con Verstappen secondo per un attimo e, in effetti per un qualche chilometro è stato dietro a Bottas. Concitazione per un contatto di Verstappen con un Perez anche troppo aggressivo, che si ritrova fuori pista e in inseguimento fino alla fine.

Così al primo giro sotto al traguardo, la classifica è imprevedibile, con Bottas, Sainz ed Hamilton. Male Leclerc, che partiva quarto e scivola settimo. Incredibile la partenza di Raikkonen che, grazie a un'aderenza precaria sull'asfalto, pur scattando sedicesimo, subito alla spalle di Vettel, risale addirittura fino alla sesta posizione. In recupero anche Giovanazzi, che guadagna allo start comunque tre posizioni, superando anche lui la seconda Ferrari in gara. La gara è stata poi regolare e veloce, con pit stop mediamente regolari e davvero pochi episodi discutibili eccetto che per Perez, già colpito da “reprimenda” per aver ostacolato Gasly nelle Q3 e pure in gara fa i salti mortali: finisce ultimo, fa il pit stop e conclude settimo. Se non fosse finito nella sabbia, avrebbe tentato di mandare fuori Verstappen con qualunque mezzo!

Mercedes, ok con sicurezza

Non si può non fare quindi ancora una volta i complimenti a Mercedes, sicura dei suoi mezzi pensando alla strategia di partenza con mescola dura: temperature elevate per il periodo ma ben più basse rispetto ai giorni precedenti e previste in diminuzione (nei primi giri si è vista qualche goccia di pioggia), per cui la scelta delle dure è stata per alcuni aspetti è stata un vero azzardo, dato da una consapevolezza di superiorità ai limiti dell'arroganza.

Ci sono altre storie belle comunque da raccontare. Raikkonen è ormai abbondantemente nella storia da due gran premi in quanto a partecipazioni in gran premi di Formula 1, avendo superato Barrichello: oggi ha fatto una gran bella partenza e purtroppo è arrivato dietro a Vettel, primo senza punti. Ma è stato davanti comunque ad Albon e Norris, due emergenti che erano sesti e ottavi in griglia. Soddisfazioni importanti che continueranno indubbiamente a motivare il “veterano” della Formula 1 ancora a lungo.

Piccole soddisfazioni anche per la Wiliams, che ieri ha visto un piccolo “miracolo” con Russell al quattordicesimo posto: purtroppo in gara non gli è riuscito di migliorare ma, almeno, la squadra è arrivata in fondo con entrambe le auto. L'unico ritirato di oggi, per la terza volta consecutiva e la quarta in totale nel 2020, è Lance Stroll: un record negativo che gli era riuscito solo al debutto nel 2017, proprio con la Williams.

Si può dire quindi positiva la domenica Ferrari. Leclerc conferma il quarto posto della griglia anche all'arrivo, anche se con un minuto e cinque secondi di ritardo dal leader ma anche a trentuno da Verstappen. Almeno non è doppiato e può consolare Vettel, in profonda crisi ma almeno capace di migliorare l'orribile quattordicesimo di ieri con un decimo finale, che almeno gli vale un punto iridato.

E ora tappa a Imola

Ancora cinque le gare al termine di questo 2020 stravolto nel calendario. Si va ad Imola la settimana prossima. Doveva essere una gran festa ma purtroppo il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato questa mattina dal campo del governo Giuseppe Conte ha stabilito che sarà di nuovo impossibile per i tifosi accedere nell'evento che vedeva tornare la Formula 1 in Romagna dopo un digiuno lungo quattordici anni. L'ultima vittoria all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari fu di Michael Schumacher e solo un mese fa le porte di questa pista erano tornate agli onori delle tv internazionali ospitando la gara regina dei mondiali di ciclismo su strada. Invece non ci sarà pubblico: una grande amarezza dopo averne visti oggi così tanti sugli spalti portoghesi.


Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti