Facebook assume 10mila persone in Europa (e Italia) per creare il “metaverso”
Sperimentato nel gaming, il metaverso è considerato il prossimo eldorado del web. Menlo Park ci crede e fa appello all’Ue: «Serve il mercato unico digitale»
di Biagio Simonetta
I punti chiave
4' di lettura
È un periodo storico non facilissimo, per Facebook. Il gigante costruito da Mark Zuckerberg è alle prese con criticità non banali: dal blackout che ha coinvolto tutte le sue app qualche giorno fa, fino alle accuse di Frances Haugen, l’ex dipendente che ha raccontato come il social abbia «favorito l’odio online» e messo «i profitti davanti a sicurezza». Cionostante, la linea tracciata da Zuckerberg qualche tempo fa – quella di costruire il suo metaverso (cioè un nuovo mondo digitale) – procede spedita. Anzi, accelera. E lo fa con un investimento importante in Europa.
Che cos’è il metaverso
In un post a firma di due VP di Facebook, Nick Clegg e Javier Olivan, l’azienda ha annunciato di voler creare 10mila nuovi posti di lavoro in tutta l’Unione Europea. Che sembra anche un modo per tendere la mano a Bruxelles, da sempre attenta osservatrice di ciò che fanno a Menlo Park. «Facebook – è scritto nel post di Clegg e Olivan - è all’inizio di un percorso per contribuire a costruire la piattaforma informatica del futuro. Lavorando con altre realtà, stiamo sviluppando quello che viene comunemente definito il metaverso, una nuova generazione di esperienze virtuali interconnesse che utilizzano tecnologie come la realtà virtuale e aumentata. Il metaverso si basa sull’idea che rafforzando la sensazione di “presenza virtuale”, l’interazione online può diventare molto più vicina all’esperienza che si ha con le interazioni di persona. Il metaverso ha il potenziale di aiutare a sbloccare l’accesso a nuove opportunità creative, sociali ed economiche. E saranno gli europei a plasmarlo fin dall’inizio».
Facebook ci tiene a chiarire che «nessuna azienda sarà proprietaria del metaverso, né lo gestirà». Come nel caso di Internet, insomma, «la sua caratteristica distintiva sarà di essere aperto e interoperabile. Per far nascere tutto questo sarà necessaria la collaborazione e la cooperazione tra aziende, sviluppatori, creator e politici. Per Facebook, richiederà anche continui investimenti nel prodotto e nei talenti tecnologici e questa crescita riguarderà tutta l’azienda».
Posti di lavoro anche in Italia
E allora ecco l’investimento in Europa: «Oggi annunciamo un piano per creare 10mila nuovi posti di lavoro altamente qualificati nell’Unione europea (Ue) nei prossimi cinque anni. Questo investimento è un voto di fiducia nella forza dell’industria tecnologica europea e nel potenziale del talento tecnologico europeo». L’Europa «è estremamente importante per Facebook. A partire dalle migliaia di dipendenti in presenti nell’Unione Europea, fino ai milioni di aziende che utilizzano le nostre app e i nostri strumenti ogni giorno, l’Europa è una parte importante del nostro successo, come lo è Facebook del successo delle aziende europee e dell’economia in generale».
Secondo i manager di Menlo Park, «questo è un momento entusiasmante per la tecnologia europea. L’Ue offre una serie di vantaggi che la rendono un luogo ideale per le aziende tecnologiche per investire – un mercato di consumo di grandi dimensioni, università eccellenti e, soprattutto, talenti di alto profilo. Le aziende europee sono all’avanguardia in diversi campi, che si tratti della biotecnologia tedesca che ha contribuito a sviluppare il primo vaccino mRNA o della coalizione di neo-banche europee che stanno facendo da apripista al futuro della finanza. La Spagna sta assistendo a livelli record di investimenti in start-up che soddisfano qualsiasi bisogno, dalla consegna di generi alimentari online alla neuro-elettronica, mentre la Svezia è pronta a diventare, entro il 2023, la prima società al mondo senza contanti».
E Clegg e Olivan ricordano come Facebook da tempo sia convinta che il talento europeo sia «leader a livello mondiale», ed è per questo «che abbiamo effettuato investimenti così consistenti nel corso degli anni - dal finanziamento di borse di studio per l’Università Tecnica di Monaco, all’apertura del nostro primo grande laboratorio europeo di ricerca sull’Intelligenza Artificiale con il programma di accelerazione FAIR in Francia, fino all’apertura della sede dei Facebook Reality Labs a Cork».
Appello all’Ue per il mercato unico digitale
Ma secondo Facebook, oltre ai talenti tecnologici emergenti, «l’Ue ha anche un ruolo importante da svolgere nel definire le nuove regole di internet. I politici europei sono in prima linea nell’aiutare a includere valori europei, come la libertà di espressione, la privacy, la trasparenza e i diritti delle persone, nel funzionamento quotidiano di internet. Facebook condivide questi valori e nel corso degli anni abbiamo intrapreso azioni significative per sostenerli. Speriamo di vedere il completamento del Mercato Unico Digitale per sostenere ulteriormente gli attuali punti di forza dell’Europa, così come la stabilità sui flussi di dati internazionali che sono essenziali per una fiorente economia digitale».
Nell’iniziare il viaggio per trasformare il metaverso in una realtà, una delle più urgenti priorità per Facebook è quella di «trovare ingegneri altamente specializzati. Non vediamo l’ora di lavorare con i Governi di tutta l’Ue per trovare le persone giuste e i mercati giusti per portare avanti questo obiettivo, come parte di una prossima campagna di reclutamento che avverrà in tutta la regione. E mentre Facebook continua a crescere in Europa, speriamo di investire di più nel suo talento e continuare a innovare in Europa, per l’Europa e il mondo».
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