Facebook cresce nella pandemia, Alphabet scivola ma batte le attese
Il re dei social e la casa madre di Google incassano 12 miliardi di profitti. E Zuckerber difende a spada Big Tech dal rischio di misure antitrust
di Marco Valsania
4' di lettura
Alphabet e Facebook, le due regine della pubblicità digitale, battono le attese di bilancio durante il trimestre della pandemia, segno della loro continua e crescente influenza. Assieme hanno macinato profitti per 12 miliardi di dollari tra aprile e giugno, un contributo cruciale a sorpprendente tesoro di 28 miliardi di profitti trimestrali messi a segno da Big Tech quando si sommano anche Amazon e Apple.
Ma se Facebook vede sia utile che fatturato rafforzarsi, grazie all'incremento degli utenti e della loro partecipazione, Alphabet fa i conti con il primo calo delle entrate nella sua storia, risentendo almeno temporaneamente del taglio dei budget pubblicitari delle imprese. Entrambe le società hanno inoltre ammesso incertezze sullo stato del business e dell'economia nei prossimi mesi a causa del coronavirus.
Davanti a performance comunque invidiabili, e che mostrano il loro ruolo centrale nell'economia e nella società, il leader di Facebook, Mark Zuckerberg, ha preso l'occasione per difendere la propria azienda e per estensione gli altri colossi tecnologici dai critici che li accusano di aver accumulato eccessivo potere. Ha denunciato il rischio di regolamentazioni che strangolino le loro attività e il loro contributo economico se il Congresso e le authority americane faranno scattare provvedimenti antitrust.
Facebook ha trovato slancio nei lockdown causati dalla pandemia, mettendo a segno nel secondo trimestre 2020 incrementi superiori alle attese del fatturato, dei profitti e degli utenti. Gli utili si sono impennati a 5,18 miliardi da 3,96 miliardi, pari a 1,80 dollari per azione contro gli 1,39 dollari previsti. Il fatturato è salito dell'11% a 18,7 miliardi, battendo a sua volta attese ferme a 17,34 miliardi pur riportando il passo di crescita più debole da quando l'azienda si è quotata in borsa nel 2012. Il titolo del re dei social network nel dopo mercato ha guadagnato fino all'8 per cento.
Gli utenti di Facebook, su tutti i suoi servizi compresi Instagram, Messenger e WhatsApp, sono aumentati. Gli users mensili complessivi sono passati a 3,14 miliardi da 2,99 miliardi nel trimestre precedente. I soli utenti Facebook sono lievitati del 12% a 2,7 miliardi, meglio dei previsti 2,63 miliardi. Gli incrementi, ha fatto sapere l'azienda, riflettono “una maggior partecipazione” dei consumatori bloccati a casa dalla pandemia.
L'azienda ha anche riportato un aumento delle entrate medie per utente superiori alla attese, prova del suo potere di controllo sui prezzi.
Facebook ha pronosticato in futuro utenti in frenata almeno nelle regioni dove le restrizioni da coronavirus vengono allentate, ma ha ancora stimato un incremento del fatturato nel terzo trimestre del 10%, superiori alle attese gli analisti. Facebook dovrà tuttavia affrontare un boicottaggio pubblicitario in protesta contro la diffusione sulle sue piattaforme di informazioni manipolate e voci razziste scattato a inizio luglio e che ha visto l'adesione di numerose grandi aziende, da Coca-Cola a Volkswagen.
Il chief executive e fondatore Mark Zuckerberg è stato inoltre attaccato per possibile comportamento dannoso alla concorrenza e ai consumatori durante audizioni antitrust mercoledì al Congresso. Alcuni parlamentari vorrebbero disfare le pi recenti acquisizioni di Fb, quali Whatsapp. Durante la conference calla sui risultati finanziari ha difeso l'uso dei dati e le pratiche commerciali e pubblicitarie dell'azienda, definendole un salvagente per molti piccoli business durante la pandemia oltre che molti consumatori. Ha affermato che troppe strette su Fb avrebbero un impatto anche a livello macroeconomico data l'importanza del gruppo.
Alphabet
Alphabet nel secondo trimestre dell'anno ha subito il primo declino nei ricavi della sua storia, una flessione del 2% a 38,3 miliardi di dollari provocata da tagli nei budget pubblicitari delle imprese colpite dalla pandemia che sono il motore del suo business. I profitti sono a loro volta diminuiti a 6,96 miliardi, pari a 10,13 dollari per azione, dai 9,6 miliardi degli stessi tre mesi dell'anno scorso. Fatturato e utili hanno però ugualmente battuto le previsioni, di un giro d'affari pari a 37,37 dollari e utili per azione di 8,21 dollari. Il titolo ha guadagnato leggermente terreno nel dopo mercato.
Il fatturato pubblicitario per l'intero gruppo è sceso a 29,9 miliardi da 32,5 miliardi. Una flessione da 2,6 miliardi, la prima in 22 anni, è avvenuta nelle attività “core”, il motore di ricerca Google. Meglio ha fatto la controllata nei video YouTube, che ha rastrellato 3,81 miliardi di entrate da inserzioni contro 3,78 miliardi previsti. La divisione Other Bets, che raggruppa le scommesse più rischiose dell'azienda quali Waymo nell'auto self-driving, ha invece registrato un declino delle entrate a 148 da 162 milioni e perdite peggiorate a 1,1 miliardi.
Il direttore finanziario Ruth Porat, parlando dell'outlook, ha messo in guardia dalla “incertezza del clima macroeconomico globale”. Alphabet è inoltre al centro di indagini antitrust del Dipartimento della Giustizia federale e delle autorità statali americane. Il suo chief executive, Sundar Pichai, è stato criticato mercoledì durante audizioni al Congresso dedicate all'eccessivo controllo del mercato conquistato dalle grandi aziende tecnologiche e di social media.
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