Falkensteiner rilancia su Plan de Corones e si prepara a Cortina
Piano di investimenti da circa 80 milioni per nuovi hotel e ricettività
di Vincenzo Chierchia
3' di lettura
Bolzano non si ferma e guarda avanti. Guarda ai nuovi poli turistici.. Guarda ai grandi appuntamenti sportivi, ai Mondiali di Sci del 2021 e alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. Guat ist guat, aber boesser ist boesser ricordano i sudtirolesi, come dire mai accontentarsi, c’è sempre qualcosa di meglio.
E così il gruppo turistico Falkensteiner Michaeler, nato alla fine degli Anni Cinquanta in Val Pusteria - ovvero all’ombra delle Drei Zinnen o Cime di Lavaredo - guarda con fiducia al business turistico, in un momento complesso per il settore holiday a livello mondiale.
In cantiere c’è un pacchetto di investimenti da un’ottantina di milioni di euro, in buona misura concentrati in provincia di Bolzano, tra Antholz-Anterselva e Plan de Corones-Kronplatz.
«L'alto Adige è per noi un mercato fondamentale - dice Otmar Michaeler, Ceo del gruppo turistico - la nostra storia nasce qui e qui abbiamo le nostre radici e questo ci riempie d'orgoglio. È una destinazione che mostra crescente interesse sia da parte del mercato Italia, che da parte dei mercati Austria e Germania e che ospiterà uno dei principali eventi sportivi dei prossimi anni, le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026».
Un altro grande passo Falkensteiner è infatti atteso nella Perla delle Dolomiti: un nuovo hotel per il quale è stato previsto l’investimento di 45 milioni di euro. Per la data di apertura si stima il dicembre del 2022. Si tratterà di un hotel da 117 camere, di categoria 5 stelle come diversi Falkensteiner, la cui progettazione è a cura di G22 di Lana e Vudafieri Severino Partners di Milano. C’è da scommettere che sarà un albergo con soluzioni architettoniche di riferimento per l’area ampezzana, interessata da un buon flusso di investimenti (si veda Il Sole 24 Ore Nordest del xxx).
I due prossimi passi Falkensteiner li muove in casa, ad Antholz nel mese di luglio di quest’anno vengono inaugurate 23 nuove camere dell’hotel già in attività, e la capacità ricettiva sale così a 70 camere, per una spesa stimata in 2,5 milioni. In questo caso la progettazione dell’albergo - un quattro stelle adults only della linea Indulgence - è stata curata dallo studio Baukraft di Bressanone.
La chicca è riservata per l’autunno, con il Falkensteiner di Kronplatz, un moderno Cinque stelle posizionato davanti agli impianti di risalita di Plan de Corones che rappresenta oggi un modello di sviluppo turistico con il Museo della montagna di Reinhold Messner progettato da Zaha Adid e il Lumen, museo con partner del calibro di Alinari e National Geografic, dedicato alla fotografia di montagna con la partecipazione dello chef tristellato Michelin, Norbert Niederkofler. Progettato da Matteo Thun & Partners l’hotel - della linea Active - avrà 97 camere, per un investimento di 30 milioni.
Nel frattempo i vertice Falkensteiner stanno approntando i sistemi di sicurezza per rispondere alle esigenze di tutela della salute poste dall’emergenza coronavirus.
Nel complesso il gruppo sviluppa un fatturato di 180 milioni con 27 alberghi in sette Paesi d’Europa (Austria, Croazia, Cechia, Slovacchia, Serbia e Montenegro), oltre a residence, appartamenti e camping.
La strutture ricettive nel complesso sono 31. A Jesolo ad esempio è in corso la realizzazione di appartamenti che saranno messi in vendita, per una parte, mentre il resto sarà a servizio del locale hotel del gruppo.
Per quanto riguarda il posizionamento, la linea Indulgence è relativa a un hotel che ha come primo obiettivo quello di coccolare il cliente con la parte benessere, cucina di qualità e grandi attenzioni; la linea Active connota un hotel votato alle attività sportive sia dentro all'hotel che fuori nella destinazione.
Infine, il gruppo ha una struttura di consulenza per progetti di investimento e sviluppo in ambito turistico.
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