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Farine d’insetti, via libera con quattro decreti

I criteri: etichettatura chiara e che non lasci dubbi sulla natura del prodotto e scaffali dedicati all'interno della grande distribuzione

di Giorgio dell'Orefice

(DalaiFood - stock.adobe.com)

2' di lettura

Via libera ai 4 decreti interministeriali per regolamentare la vendita delle farine di insetti. Prodotti già autorizzati da tempo da Bruxelles. I criteri alla base dei quattro decreti sono etichettatura chiara e che non lasci dubbi sulla natura del prodotto e scaffali dedicati all'interno della grande distribuzione. Il principale obiettivo del Governo infatti è evitare ogni confusione tra prodotti di natura diversa e informazioni dettagliate al consumatore sulla loro origine.

I decreti

I provvedimenti sono stati presentati questa mattina a Roma al ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare dai ministri, Francesco Lollobrigida, da quello delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e da quello della Salute, Orazio Schillaci. Le quattro farine potranno essere prodotte da insetti dai nomi scientifici quasi impronunciabili. Si va infatti dalle larve di Alphitobius diaperinus (meglio noto come verme della farina minore), all'Acheta domesticus (che altri non è che il grillo domestico), dalla Locusta migratoria fino alla larva del Tenebrio molitor. «L’obiettivo - ha commentato il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida – è quello di coniugare i novel food autorizzati da Bruxelles con i modelli di consumo dei cittadini italiani. E la chiave è l’informazione. I cittadini possono scegliere come vogliono nutrirsi ma devono essere consapevoli della natura di cosa c’è all’interno delle confezioni».«Vogliamo evitare - ha aggiunto il ministro della Salute, Schillaci – che tali prodotti vengano acquistati in maniera inconsapevole dai cittadini. In questa ottica vigileremo anche con il supporto dei Nas sulla corretta applicazione delle norme dettate con i decreti firmati oggi». «Un contributo decisivo - ha aggiunto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso - è venuto anche dalle regioni con le quali abbiamo un rapporto positivo. Questi provvedimenti vanno nel senso di tutelare l’eccellenza del made in Italy che è uno degli obiettivi di questo Esecutivo. E una delle chiavi di questa tutela è la conoscenza. Occorre assicurare che i cittadini siano pienamente consapevoli per scegliere».

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Il contributo della Regioni

I provvedimenti sono stati definiti con l’importante contributo della Conferenza delle Regioni rappresentata dall’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto Federico Caner. «Due sono state le nostre proposte - ha spiegato Caner -: da un lato abbiamo chiesto il coinvolgimento del ministero della Salute perché ci risulta siano stati segnalati in altri paesi episodi di allergie a questi prodotti e quindi riteniamo sia necessario qualche approfondimento sul tema. E in secondo luogo abbiamo chiesto che per queste farine siano predisposte delle scaffalature dedicate all’interno dei supermercati. Entrambe le proposte sono state recepite». I decreti che sono già stati firmati dai tre ministri verranno notificati a Bruxelles e saranno applicabili dopo il parere Ue.

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