ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùInvestimenti

Farmaci e salute, la regina Novo Nordisk e tutte le altre aspiranti al trono

L’azienda farmaceutica danese ha avuto un exploit in borsa grazie al farmaco antiobesità. Ecco quali sono le potenzialità del settore pharma

di Vitaliano D'Angerio

(bukhta79 - stock.adobe.com)

3' di lettura

Semaglutide. È il farmaco antidiabete (di tipo 2) e antiobesità che, in queste ore, si è scoperto essere efficace anche contro l’insufficienza renale. Una nuova e sorprendente scoperta per la danese Novo Nordisk, azienda farmaceutica divenuta famosa per aver superato in capitalizzazione il gruppo fashion Lvmh oltre che il Pil di Copenaghen. La notizia di mercoledì sull’efficacia nell’insufficienza renale, oltre a dare nuova energia al titolo Novo Nordisk, ha mandato al tappeto aziende, come Fresenius, specializzate in dialisi. A questo punto, dove possono arrivare la società danese e la gemella americana, Eli Lilly, che grazie al tirzepatide sta ripercorrendo gli stessi successi in tema di diabete e obesità? E il settore pharma?

TASSI DI OBESITÀ
Loading...

Le previsioni

«Riteniamo che Novo Nordisk abbia ulteriori possibilità di crescita nel campo dell’obesità – afferma Andy Acker, gestore di portafoglio di Janus Henderson ed esperto in pharma –. Negli Usa, circa 500 mila persone utilizzano attualmente il farmaco principale dell’azienda per la perdita di peso, Wegovy. Eppure, secondo Novo, ci sono 45 milioni di americani obesi la cui assicurazione sanitaria contribuirebbe a pagare il farmaco».

Loading...

Secondo stime Ocse, gli Usa sono il Paese con il più alto numero, seguiti da Cile, Messico e Nuova Zelanda. L’Italia è terz’ultima. Acker è molto ottimista sul pharma: «Negli ultimi 10 anni, l’indice Msci World Health Care ha catturato soltanto il 47% del ribasso dell’indice Msci World quando quest’ultimo è sceso del 15% o più. La domanda di assistenza sanitaria infatti tende a essere anelastica: se si è malati, si va dal medico indipendentemente dal contesto economico».

Come muoversi fra i titoli

Quali sono dunque i titoli su cui puntare? «Alcune aziende pharma a grande capitalizzazione stanno iniziando a sviluppare le proprie pipeline di ricerca e sviluppo sull’obesità – spiega Acker –, ma tali attività sono ancora in fase iniziale o intermedia. Inoltre, Novo ed Eli Lilly vantano decenni di ricerca in quest’area terapeutica, che conferisce loro un vantaggio clinico». Il gestore di Janus, segnala altri settori chiave come quello delle malattie autoimmuni: «L’azienda biotech Argenx, ad esempio, sta sviluppando Vyvgart per il trattamento di 15 malattie autoimmuni entro il 2025».

IL CONFRONTO
Loading...

Maximiliano Rohm, gestore del fondo Neuberger Berman Global Equity Megatrends va controcorrente: «Sebbene molti investitori cerchino di individuare società farmaceutiche e biotech con pipeline di sviluppo di farmaci più promettenti, secondo la nostra esperienza ciò espone spesso gli investitori a rischi significativi. Preferiamo invece investire in società con tecnologie, prodotti e servizi unici che consentano loro di essere “facilitatori” delle opportunità di sviluppo dei farmaci sottostanti. Cerchiamo quindi soggetti che siano per esempio fornitori chiave per la catena del valore come chi si occupa di ricerca a contratto o i produttori di materiali di filtrazione speciali utilizzati nella produzione».

COME SONO ANDATI I PHARMA IN EUROPA DAL COVID A OGGI
Loading...

Tra i titoli in portafoglio, Rohm segnala società come Charles River Labs, Millipore, West Pharmaceuticals, Corning e Inovalon.

I rischi Esg

Cosa accade infine sul versante Esg per Novo Nordisk e Eli Lilly?

«Sono stati analizzati i rischi Esg considerando i punteggi che ricevono da tre info provider – evidenzia Claudio Kofler, ad di Nummus.Info,società di consulenza specializzata in Esg –. Due di questi sono d’accordo nel valutare il rischio Esg medio, con punteggio leggermente inferiore di Eli Lilly per alcune controversie relative alla forte crescita del prezzo dei suoi prodotti. Le valutazioni però non inglobano possibili rischi dovuti a un utilizzo non appropriato dei loro prodotti per la cura del diabete e dell’obesità. Il terzo info provider dà un giudizio diverso delle due società: Novo Nordisk riceve la massima valutazione possibile, mentre Eli Lilly ha subito alla fine dello scorso anno un taglio nella sua valutazione Esg portandola ad un rischio Esg medio».

LA DISPERSIONE DEI RENDIMENTI
Loading...
Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti