ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIndustria

Farmindustria: allarme carenza farmaci ridimensionato. Adesso stop al taglio prezzi

Il presidente Marcello Cattani spiega che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha fatto chiarezza sul fenomeno e sulle sue dimensioni. Evidenziato il problema della catena di fornitura

di Cristina Casadei

(chagpg - stock.adobe.com)

2' di lettura

La carenza di alcuni farmaci c’è ma è molto più circoscritta rispetto alla lista di 3mila farmaci di Aifa. Le sue cause hanno radici ampie che arrivano fino alle questioni di politica industriale del paese, delle sue catene di fornitura e dei prezziari. Secondo quanto spiega il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, «il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha fatto chiarezza sulla reale emergenza farmaci in Italia e sulle dimensioni del fenomeno. Da una lista brutale di 3mila farmaci di Aifa, che non permetteva di fare le giuste distinzioni, c’è stato un ridimensionamento che mette in evidenza le vere cause, che sono le difficoltà della catena di fornitura dei principi attivi».

Nelle scorse settimane la stessa Farmindustria aveva sottolineato che esisteva un problema legato sia al picco di malattie stagionali che ha portato a un innalzamento del consumo di alcuni farmaci, molti dei quali vengono utilizzati per la cura dei virus di cui c’è molta circolazione in questo periodo, sia legato a un fattore strutturale che riguarda la riorganizzazione delle catene di fornitura dei principi attivi, sia ai costi di produzione molto elevati a causa dell’innalzamento dei prezzi delle materie prime e dello shock energetico. «Avevamo denunciato il problema, ma questo Paese ha la memoria corta. Viviamo una situazione generale che si è aggravata su fronte dei costi di produzione ma che le imprese non hanno trasferito sui prezzi dei farmaci - afferma Cattani - che in Italia sono i più bassi d’Europa. Quello che vediamo oggi sono gli effetti di una politica storica di tagli alla sanità e al sistema e le aziende del farmaco hanno delocalizzato alcune produzioni. Per invertire questa rotta e dare un segnale di cambiamento di direzione, serve una logica di valorizzazione della filiera con un forte modello industriale sostenibile che passa anche dalla remunerazione corretta dei farmaci. La strategia, dunque, non può essere il taglio dei prezzi». Farmidustria partecipa al Tavolo di lavoro sull’approvvigionamento dei farmaci che è stato creato proprio per dare risposte su questo fronte e, come spiega il suo presidente, esprime fiducia per «la sensibilità del Governo rispetto ai problemi del nostro settore. È stato detto che ’si deve lasciare lavorare chi lavora’, un messaggio forte in cui noi crediamo. Speriamo che in questo Paese si possa per la prima volta coniugare la politica sanitaria con la filiera industriale valorizzando la salute in primis».

Loading...
Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti