Fase 2: torna a crescere la richiesta di assicurazioni per auto e moto
L'Italia si rimette in piedi dalla mobilità individuale, dove autovetture e motocicli subiscono un'accelerazione nella richiesta di assicurazioni.
di Giulia Paganoni
3' di lettura
È il momento della ripartenza. Dopo quasi due mesi di lockdown gli italiani tornano a muoversi. Oggi con nuove (o rinnovate) modalità che mettono al centro la mobilità individuale: auto e moto. Dalle comparazioni della assicurazioni di segugio.it sono già stati riscontrati i primi dati positivi nella prima settimana di allentamento delle misure di contenimento.
Due mesi di negatività mai vista
Il settore auto e quello delle moto hanno subito negli ultimi due mesi pesantissimi contraccolpi legati all'emergenza Coronavirus. A marzo è stata registrata una diminuzione del 85% rispetto a marzo 2019 ed ad aprile un negativo 97% sulle immatricolazioni auto, a causa della chiusura delle concessionarie, dei blocchi alla circolazione e dell'incertezza sul futuro. Segnale analogo per le due ruote, con cali delle immatricolazioni in marzo e aprile 2020 rispettivamente del 62% e 97%. Con analoghi crolli anche nel mercato dell'usato. Ma il peggio sembra esser passato. Dall'analisi di segugio.it sui preventivi assicurativi effettuati sul portale nella prima settimana della Fase 2, comparata con la medesima settimana del 2019, emerge un trend di robusta ripresa che ha avuto inizio nelle ultime due settimane di lockdown, quando progressivamente il numero di preventivi ha cominciato a crescere, in particolare per il comparto delle moto.
Mercato delle auto in ripresa dai due mesi precedenti
A livello nazionale, i preventivi assicurativi relativi a veicoli nuovi sono ancora in territorio negativo rispetto al 2019, con un calo del 33,5% seppur con una significativa ripresa rispetto ai due mesi precedenti. Nel comparto dell'usato, invece, i dati sono migliori: le richieste di prima assicurazione da parte del nuovo proprietario del veicolo sono il calo solo dell'11,5%, riportandosi quasi ai livelli dello scorso anno. Tra le regioni, l'Abruzzo è al primo posto per le richieste di assicurazioni per auto nuove con una crescita del 33%. Negative, ma meglio della media nazionale (- 33,5%) le regioni del Centro-Nord più colpite dall'emergenza: Piemonte (-25%), Lombardia (- 25,6%), Veneto (in pari rispetto al 2019).
Passando alle prime assicurazioni per auto usate, si registra un exploit della Sicilia con un aumento del 31,5%. Molte regioni, tra cui Liguria, Campania e Calabria, segnano variazioni positive o vicine agli stessi valori del 2019.
Mercato delle moto: dati migliori rispetto al 2019
A livello nazionale, i preventivi assicurativi relativi ai nuovi veicoli a due ruote crescono significativamente rispetto al 2019 con un aumento del 39%. Eccezionale il dato sulla prima assicurazione da parte dei nuovi proprietari per il comparto dell'usato che registra un incremento addirittura del 104%. A livello regionale, sui preventivi per moto nuove, Calabria, Campania e Piemonte registrano tassi di crescita fortemente positivi, rispettivamente + 300%, + 190%, + 186p er cento.
Molto buono il trend nelle grandi regioni: Lombardia (70,9%), Emilia (38,5%), Lazio e Veneto (20%).
Per preventivi di prima assicurazione per moto usata, brillano Trentino, Calabria e Marche, con incrementi rispettivamente del 325%, 300% e 300%. Fortissima crescita in Lombardia, Piemonte, Emilia, Toscana e Lazio, con incrementi tra il 63% ed il 94%. Le performance più modeste sono registrate da Valle D'Aosta e Friuli, seppur in linea o migliori rispetto al 2019.
Richiesta al Governo: servono incentivi
Sia il comparto delle quattro che quello delle due ruote sono uniti nel chiedere al Governo degli incentivi per sostenere il rilancio della domanda. L'automotive sta affrontando un forte cambiamento con l'elettrificazione che si fa sempre più largo ma i costi per i privati sono ancora un po' troppo elevati per far decollare il comparto. E, in quanto ai blocchi di motori efficienti come i diesel di ultima generazione, forse, per il bene degli automobilisti, delle case automobilistiche e dei relativi dipendenti sarebbe meglio fare marcia indietro o rimodulare gli accordi.
Discorso analogo e ancora più pressante è quello del mercato delle due ruote che risente molto della stagionalità e per il quale si prevede una preoccupante chiusura con una diminuzione tra il 30 e il 40% delle immatricolazioni rispetto allo scorso anno. E, da non sottovalutare, il cambiamento che ci dovrebbe essere a fine 2020: l'emergenza Coronavirus e l'entrata in vigore delle normative Euro 5 per le due ruote potrebbe far rimanere in magazzino migliaia di moto e scooter Euro 4. Infatti, a partire dal 1° gennaio 2021 non sarà più possibile immatricolare ciclomotori e motocicli omologati come Euro 4, salvo quelli ammessi dalle deroghe di fine serie normalmente previste dalle direttive comunitarie per aiutare i costruttori a smaltire gli stock.
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