Fashion Pact, 24 nuove aziende firmano l’accordo per l’ambiente
Il patto, presentato da Francois-Henri Pinault al G7 di Biarritz, si rafforza toccando quota 56 aziende aderenti, per un totale di 250 brand
di Marta Casadei
1' di lettura
Il Fashion Pact si rafforza con 24 nuovi firmatari arrivando a 56 aziende e un totale di 250 marchi internazionalei rappresentati.
L’accordo è stato presentato da François-Henri Pinault durante G7 di Biarritz, a fine agosto, e impegna le imprese internazionali del tessile moda ad agire in modo efficace per la tutela della biodiversità, degli oceani e per arginare il cambiamento climatico.
A sollecitare questo schieramento internazionale delle aziende del settore moda è stato il presidente francese Emmanuel Macron: è lui ad aver dato al presidente e ceo del gruppo Kering l’incarico di riunire i “big player” (e non solo) della filiera tessile-moda in un patto transnazionale.
Tra i nuovi ingressi, che sono stati annunciati in occasione dalla prima “riunione” dei firmatari, tenutasi a Parigi, ci sono realtà molto diverse tra loro: da Auchan retail a Mango, da Decathlon a Farfetch. Non mancano le imprese italiane come Geox e Calzedonia Group.
La prima sessione operativa di questa alleanza internazionale ha permesso ai firmatari del patto di delineare la governance del Fashion Pact, l’organizzazione del lavoro tra i membri della coalizione e gli obiettivi concreti degli impegni presi dai firmatari. Il primo resoconto dell’attività sarà presentato a settembre 2020.
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