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Fashion week, attesi 80 milioni di indotto. La moda rallenta (+4,5%)

Le sfilate di settembre potrebbero portare in città un impatto economico di 10 milioni di euro in più rispetto a quelle di febbraio 2023. Intanto il sistema fa i conti con un rallentamento dei ricavi, cominciato ad aprile. Tiene l’export: moda donna +11,4% nei primi 5 mesi

di Marta Casadei

Le sfilate di settembre potrebbero portare in città un impatto economico di 10 milioni di euro in più rispetto a quelle di febbraio 2023. Intanto il sistema fa i conti con un rallentamento dei ricavi, cominciato ad aprile. Tiene l’export: moda donna +11,4% nei primi 5 mesi

(Afp)

3' di lettura

Ottanta milioni di euro di indotto, dieci in più rispetto ai 70 milioni di febbraio 2023. La settimana della moda donna in programma dal 19 al 25 settembre prossimi, con 176 appuntamenti di cui 67 sono sfilate fisiche, porta con sé aspettative elevate di ricaduta economica sulla città. Milano, forte di 900mila turisti registrati nel mese di luglio, +35% su luglio 2019, punta a confermare la propria leadership di capitale mondiale della moda. Attirando compratori da tutto il mondo.

Fatturati in rallentamento

L’export, del resto, continua a essere il principale driver dei conti della moda che nel 2023, dopo due anni di forte rimbalzo post Covid, stanno vivendo (e vivranno) una fase di rallentamento. «Dopo il primo semestre chiuso a +7% – spiega Carlo Capasa, presidente di Camera nazionale della moda italiana (Cnmi) – stimiamo un fatturato annuo in salita del 4,5% rispetto a quello del 2022 e quindi oltre i 103 miliardi, ed export a +6 per cento. I numeri sono positivi, abbiamo ampiamente sorpassato le cifre pre Covid». Secondo i Fashion economic trends della Cnmi il rallentamento ha cominciato a concretizzarsi nel secondo trimestre, chiuso con un aumento del fatturato del 3%; ad aprile (nel settore moda ma non nei collegati) si è anche registrata una live riduzione rispetto allo stesso mese del 2022, il segno negativo sulle variazioni mensili del fatturato non si vedeva dal febbraio 2022.

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Tengono le esportazioni e spicca la moda donna

Le esportazioni di moda, infatti, dopo un 2022 chiuso oltre gli 80 miliardi con un balzo di circa il 18% rispetto al 2021, continuano a performare meglio dell’export nel suo complesso (+7,4% al 30 maggio, contro il +4,8% delle esportazioni totali) e la moda femminile va ancora meglio, con un +11,4% registrato sempre tra gennaio e maggio. «Questo successo va attribuito alle 60mila imprese del comparto, e ai loro 500 mila addetti, che hanno saputo fare fronte alle difficoltà della pandemia e alle conseguenze dei conflitti bellici internazionali con risultati davvero notevoli – ha detto Matteo Zoppas, presidente di Ice –. Confermo il nostro impegno nei confronti della moda, testa di ponte che riesce a tenere alti lusso, stile e saper fare. Noi ci mettiamo al fianco delle imprese impegnate nel processo di internazionalizzazione, sia organizzando manifestazioni all’estero sia portando buyer a quelle italiane».

La fashion week ai nastri di partenza con 167 eventi

La settimana della moda donna si prepara quindi ad accogliere un pubblico internazionale con eventi consolidati (come gli show dei brand più famosi: Armani, Prada, Versace, Dolce&Gabbana solo per citarne alcuni) e novità: da Tom Ford, che sfilerà per la prima volta a Milano dopo il cambio di proprietà, a Sabato De Sarno, direttore creativo di Gucci che per la prima volta firmerà una sua collezione. A questo si aggiungono progetti per supportare i giovani come il Camera Moda Fashion Trust e il Fashion Hub dedicato ai giovani che lo scorso anno «ha registrato 16mila presenze nella sua nuova location di Palazzo Giureconsulti», ha detto Capasa. A fargli eco è Alessia Cappello, assessore allo Sviluppo economico, politiche del lavoro, moda e design del Comune di Milano: «Il calendario è ricco di presenze importanti e celebrazioni, tra cui alcune sfilate con le porte aperte alla città (lo show di Diesel, ndr).

La sinergia tra fiere con oltre 3.500 brand

La fashion week ha un’importanza cruciale per Milano che ne beneficia sia in termini di indotto sia di immagine». A completare il quadro, accanto alle sfilate, a partire già dal 15 settembre ci saranno le fiere: sono otto le manifestazioni (incluso DaTe, a Firenze questo weekend) le manifestazioni del mondo fashion che si terranno nel mese di settembre, per un totale di oltre 3.500 marchi. La prima a partire sarà Homi Fashion&Jewels (15-18/9), seguita da Micam, Mipel, Mipel Lab e The One Milano (17-20/9) , Lineapelle e Simac Tanning Tech (19-21 settembre), tutte a Rho Fieramilano.

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