Fca, rosso da un miliardo nel trimestre. Confermati i tempi della fusione con Psa
Il Covid-19 impatta sui risultati: i ricavi scendono del 56% a 11,707 miliardi. La società: «Trend in miglioramento a giugno»
di Marigia Mangano
2' di lettura
Fca conferma i tempi della fusione con Psa, prevedendo il closing entro il primo trimestre del 2021, e chiude il secondo trimestre dell'anno con una perdita netta adjusted di circa 1 miliardo. Tre mesi, quelli appena archiviati, segnati dagli effetti del Covid 19 che ha comportato la sospensione della produzione e la caduta della domanda conseguente alla pandemia.
Nel dettaglio la casa automobilistica italo americana ha registrato nel periodo ricavi scesi del 56% a 11,707 miliardi. Le consegne globali complessive di vetture sono calate del 63% a 424mila unità. L'ebit adjusted del gruppo, che nel primo trimestre era riuscito a mantenersi in positivo, in questi tre mesi è negativo per 900 milioni di euro.
In questo contesto, il Nord America resta in positivo, con un ebit adjusted di 39 milioni di euro, nonostante un calo delle consegne del 62%. Il cash flow delle attività operative è negativo per 3,212 miliardi e il free cash flow industriale è negativo per 4,898 miliardi. La liquidità disponibile a fine trimestre ammonta a 17,5 miliardi di euro, escludendo la quota inutilizzata, pari a 4,5 miliardi di euro, della linea di credito da 6,3 miliardi di euro sottoscritta con Intesa Sanpaolo e garanzia Sace.
«Il nostro secondo trimestre ha mostrato come le azioni decisive e il contributo straordinario delle nostre persone abbiano consentito a Fca di contenere l'impatto della crisi dovuta al Covid-19. Mentre l'azienda resta vigile sulla salute e sulla sicurezza dei propri dipendenti, i nostri stabilimenti sono ora operativi, la rete ha ripreso le vendite sia nelle sedi che online e abbiamo la flessibilità e la forza finanziaria per portare avanti i nostri piani», ha dichiarato l'amministratore delegato di Fca, Mike Manley, commentando i risultati del secondo trimestre.
Il trend più recente sembra indicare una ripresa con risultati e flusso di cassa operativo, sottolinea Fca, in significativo miglioramento a giugno. La presentazione dei dati trimestrali è stata l'occasione per confermare i tempi della fusione con Psa, prevedendo che l'operazione si chiuderà entro il primo trimestre 2021. «La crisi del Covid-19 ha sottolineato ulteriormente la logica stringente della fusione tra Groupe Psa e Fca. Il lavoro di entrambi i team per portare a termine la fusione è proseguito a ritmo sostenuto e prevediamo di raggiungere l'obiettivo di diventare un'unica società entro il primo trimestre 2021», si spiega nella nota sui conti del secondo trimestre 2020 di Fca.
«Le approvazioni antitrust sono già state ottenute in dodici delle ventidue giurisdizioni coinvolte. Non si prevede che l'indagine avviata dalla Commissione Europea possa causare ritardi nelle tempistiche della fusione», si sottolinea ancora nel comunicato, ricordando che «a inizio luglio, Fca e Psa hanno fatto un ulteriore importante passo annunciando che il nome del nuovo gruppo derivante dalla fusione sarà Stellantis».Il titolo Fca in Borsa sta salendo dell'1%.
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