Fca, torna la «maledizione di Takata»: richiamate 1,6 milioni di auto
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Dopo l’accordo da centinaia di milioni con il governo Usa sulla vicenda diesel gate , per Fca un altro problema non da poco e sempre negli Stati Uniti.
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La divisione Usa del gruppo Fiat Chrysler Automobile sta richiamando oltre 1,6 milioni di vetture nel mondo per sostituire gli air-bag potenzialmente difettosi presenti sul lato del passeggero e prodotti dalla ex Takata (azienda giapponese che nel giugno 2017 finì in bancarotta dopo il maxi scandalo che in Usa ha portato al numero più alto di richiami di sempre).
Gonfiandosi, gli air-bag in questione potrebbero spargere schegge dentro l’abitacolo. Lo ha comunicato l’azienda italo-americana precisando che gli air-bag sospetti non sono usati in alcun veicolo attualmente prodotto. Fca non è a conoscenza di feriti o di incidenti legati alle vetture oggetto di richiamo. L’iniziativa, ha aggiunto Fca in una nota, rappresenta «la quarta e ultima fase dell’iter coordinato dalla National Highway Traffic Safety Administration (l’agenzia parte del dipartimento americano dei Trasporti preposta alla sicurezza sulle strade Usa, ndr) e pensato per individuare gli air-bag difettosi dell’ex Takata», acquisita dalla ex Key Safety Systems (azienda manifatturiera Usa controllata dalla cinese Ningbo Joyson Electronic).
I modelli coinvolti
Fca stima che del totale dei veicoli richiamati, 1,4 milioni si trovino in Usa, 88.830 in Canada, 12.821 in Messico e 118.084 al di fuori della regione Nafta. I modelli chiamano in causa pickup Ram 3500 e Ram 4500/5500 del 2010; pickup Dodge Dakota del 2010-2011; la sport coupe Dodge Challenger del 2010-2014; la sedan Dodge Charger del 2011-2015, la berlina Chrysler 300 del 2010-2015 e il Suv a marchio Jeep Wrangler del 2010-2016.
Il problema ha colpito oltre 4 milioni di veicoli
Fino a oggi, Fca ha detto di avere sostituito oltre 4 milioni di air-bag di Takata. Tuttavia, sottolinea l'azienda, «le scorte di componentistica per la riparazione hanno superato la domanda del servizio». Per questo, ha aggiunto Mark Chernoby, a capo della sicurezza e della compliance regolatoria del gruppo in Nord America, «facciamo un forte pressing sui nostri clienti affinché rispondano agli avvisi di richiamo contattando i concessionari» competenti. «Il richiamo è gratuito, abbiamo le parti da sostituire e i concessionari sono pronti ad aiutare», ha concluso Chernoby.
Non solo Fca: coinvolte anche Toyota e Honda
Quella che potrebbe essere definita una vera “maledizione Takata” non ha risparmiato quasi nessuno dei grandi gruppi automobilistici mondiali. Nei mesi scorsi, infatti, sempre a causa di potenziali problemi agli airbag, anche Toyota e Honda hanno richiamato milioni di veicoli venduti nel mondo: nel 2015, 5 milioni solo per quanto riguarda questo secondo gruppo.
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