Fedeli: «Orgogliosi dell’eccellenza italiana nello spazio. Continueremo a investire»
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«L’Italia dello spazio è un'eccellenza di cui essere orgogliosi e nella quale bisogna continuare a investire». Lo ha detto la ministra per l’Istruzione, Valeria Fedeli, che oggi a Roma ha visitato la mostra “Marte - Incontri ravvicinati con il pianeta rosso”, accompagnata dall’astronauta Paolo Nespoli, dal capo di gabinetto dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Elena Grifoni Winters, e dal presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston. La mostra “Marte - Incontri ravvicinati con il Pianeta Rosso”, curata da Viviana Panaccia, sarà visibile fino al 28 febbraio all’Aula Ottagona del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano a Roma.
«Continueremo a investire»
Percorrendo una dopo l'altra le tappe dell'esplorazione marziana ricostruite nella mostra, Fedeli si è soffermata sul modello del rover che nel 2020 è previsto nella seconda fase della missione ExoMars, realizzato dall'industria italiana, con Leonardo. «Siamo assolutamente un'eccellenza. Abbiamo investito e continueremo a investire nello spazio - ha detto la ministra Fedeli - sia nell'ambito europeo sia nelle missioni internazionali. Credo che questo sia un modo per sostenere le nostre eccellenze. Dobbiamo esserne orgogliosi».
«Ogni volo è il frutto sia di un investimento personale, sia degli sforzi di un Paese: chi va nello spazio accumula esperienze che qualificano», ha detto il presidente dell’Asi, Battiston. Nel caso dell’Italia, ha osservato Battiston, a premiare è stato l’investimento fatto oltre 20 anni fa e che nel 1997 ha portato all’accordo bilaterale per il quale l'Asi, a fronte della fornitura alla Nasa di tre moduli pressurizzati abitativi (Mplm - Multi Purpose Pressurized Module) e del modulo permanente Pmm (Permanent Multi-purpose Module) per la Stazione Spaziale, ha avuto accesso a parte delle risorse della Stazione Spaziale per eseguire esperimenti in microgravità e a opportunità di volo per gli astronauti italiani. La nuova missione di Nespoli rientra in questo accordo.
Nespoli sarà per sei mesi sulla Stazione spaziale internazionale
L’astronauta Paolo Nespoli è in partenza per la Germania, e poi sarà in Russia, Stati Uniti, Giappone per ultimare i preparativi di 'Vita', la terza missione di lunga durata dell’Agenzia spaziale italiana, che da maggio lo vedrà protagonista per sei mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). «Il cambio di equipaggio ha complicato un po' le cose perchè, delle 50 settimane di lavoro insieme previste dai protocolli, ne abbiamo di fatto appena due, ma ci siamo già integrati perfettamente», ha detto l’astronauta a margine dell’incontro. «Per ora non c'è alcun problema, mi trovo bene e abbiamo anche fatto simulazioni di emergenza». Se incontrerà o meno Peggy Whitson - l’americana che nel 2007 era stata la prima donna al comando della Stazione Spaziale, proprio durante la missione Esperia di Nespoli - non è ancora certo: è una possibilità della quale si sta discutendo.
Il contributo italiano all’esplorazione del pianeta rosso
La mostra racconta la storia dell’esplorazione del Pianeta Rosso e il contributo italiano a questa avventura. Promossa dall'Agenzia Spaziale Italiana e dal ministero dei Beni culturali, in collaborazione con Esa e Inaf e con la partnership di Leonardo Finmeccanica, Thales Alenia Space e National Geographic, l'esposizione si svolge lungo un percorso articolato in sette sezioni, che unisce passato e futuro, scienza e arte, fantascienza e cultura popolare e valorizza l'eccellenza tecnico-scientifica dell'Italia nel campo dell'esplorazione planetaria. Si parte da un’introduzione dedicata alle prime osservazioni dei canali di Giovanni Schiaparelli e poi si passa alla grande produzione letteraria, culturale, musicale e fantascientifica sul tema. Dal mito dell'antica Roma, con le statue che raffigurano il dio della guerra, a scenari proiettati in avanti nel tempo, con le prossime missioni esplorative di Marte e i progetti di colonizzazione del pianeta. Dalla mitologia classica si passa alle osservazioni dei canali di Giovanni Schiaparelli, fino per la ricca produzione fantascientifica ispirata dal Pianeta Rosso, la mostra evidenzia il livello di conoscenza di Marte raggiunto al giorno d'oggi, con una rassegna delle principali missioni che hanno fornito dati e immagini per tracciare un identikit sempre più preciso di questo affascinante corpo celeste.
Immagini attuali estoriche
Si passa fra immagini attuali e storiche , come le storiche sonde Viking, passando per la missione europea Mars Express, i rover a stelle e strisce Curiosity e Opportunity, la sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter fino a giungere a ExoMars, la missione che vede la collaborazione di Esa e Roscosmos e la significativa partecipazione del nostro Paese attraverso l'Asi. C’è anche il trapano costruito in Italia che scaverà su Marte. Ci sono immagini che mettono a contatto diretto il visitatore con i canyon, le dune i vulcani del paesaggio marziano, ma anche cone le sconfinate pianure e le tracce d'acqua di recente scoperta.
Dalle visioni di David Bowie alla videoinstallazione legata a “Mars”
Un cammino che racconta come negli anni è stato vissuto e percepito il pianeta attraverso la produzione scientifica, editoriale e discografica, soprattutto con i brani e le visioni di David Bowie. Non manca una video installazione, legata a “Mars”, la nuova serie televisiva diretta da Ron Howard.
«La mostra dà l’idea dellimmensità»
«Sembra di essere davvero all’interno dell'universo», ha sottolineato la ministra Fedeli visitanto la mostra. «Ti dà l'idea dell’immensità e quindi anche della voglia di scoprire, di conoscere e di andare sempre oltre». Ai cronisti ha detto di aver parlato con Paolo Nespoli, il prossimo astronauta italiano in partenza per la Stazione spaziale internazionale, «e mi ha detto che prima o poi lui farà il turista dello spazio. Questo è un sogno che avevo da bambina». Ci andrebbe? «Se guida lui mi fiderei», ha detto la ministra.
“Marte - Incontri ravvicinati con il Pianeta Rosso”
Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano
Aula Ottagona
Via Giuseppe Romita 8
Roma
Fino al 28 febbraio
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