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Ferragamo scivola dopo conti, per analisti tempi rilancio si allungano

di Stefania Arcudi

(REUTERS)

2' di lettura

Giornata pesante per Salvatore Ferragamo, arrivata a perdere anche il 2,9%, confermandosi la peggiore sul Ftse Mib (segui qui l'andamento del listino). Gli investitori non hanno accolto con favore i conti che, in particolare, hanno messo in luce un profitto netto in calo del 42,4%, un utile adjusted al di sotto delle previsioni, ricavi consolidati in calo del 3,1% e un outlook ancora debole. E' stato inoltre annunciato un avvicendamento al vertice: lascia l'amministratore delegato Eraldo Poletto e la gestione passa ad interim al presidente Ferruccio Ferragamo in vista della nomina di un nuovo manager. Questo secondo gli analisti potrà fare allungare i tempi del rilancio.

Il titolo ha aggiornato al ribasso i minimi degli ultimi dodici mesi (21,43 euro toccati a inizio febbraio). Alla luce di tutto questo, secondo gli analisti di Equita, che ha sul titolo una valutazione «reduce» e un obiettivo di prezzo di 19,3 euro, l'outlook 2018 «rimane debole e incerto», perché «le difficoltà di fine 2017 stanno continuando nei primi mesi del 2018, con la crescita delle vendite comparate ancora negativa e sostenuta dagli outlet, quindi mix canale negativo per il gross margin)».

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Non aiuta il fatto che in attesa della nomina del nuovo Ceo, il management non ha voluto fornire guidance. «Si prevede una nomina in continuità con i progetti già avviati e senza cambi nel middle management, anche se pensiamo che questo rimanga un rischio, così come temiamo un allungamento dei tempi per il rilancio», dicono gli analisti, ricordando che il presidente ha escluso la vendita dell'azienda e che è stata anche chiamata un'assemblea straordinaria per l'introduzione del voto maggiorato. Equita ha confermato le stime sul rapporto fatturato/EBITDA (in linea con il consensus per il 2018, 3% sotto sul 2019), ma ha tagliato quelle sull'utile del 4/5% per minori benefici attesi dal patent box. «Confermiamo la visione cauta per debole momentum di breve, bassa visibilità e valutazioni elevate», hanno detto.

Sulla stessa linea anche gli esperti di Deutsche Bank, secondo cui Ferragamo «naviga su mari in tempesta senza un capitano» e «con l'avvio del processo di selezione e l'inizio del periodo di gestione ad interim le lancette dell'orologio devono essere riportate indietro di alcuni mesi», visto che l'assenza di un Ceo «potrebbe creare turbolenze per la strategia e per la sua esecuzione, con il rischio di ritardi di alcuni progetti, cosa che potrebbe creare pressioni impreviste sui risultati della seconda metà dell'anno». Anche gli analisti di un'altra primaria Sim milanese sottolineano che «il commento sull'andamento nei primi due mesi dell'anno rimane molto cauto: prosegue infatti la tendenza sfavorevole riscontrata negli ultimi mesi dello scorso anno, anche per gli effetti negativi derivanti dall apprezzamento dell'euro, unitamente a un impatto negativo del mix di canali».

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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