Ferrari, Avio Aero e Thales Alenia Space, ecco dove vorrebbero lavorare gli italiani
La conciliazione vita-lavoro è il principale fattore di attrattività, ma il primo motivo per cui le persone si dimettono è il miglioramento dello stipendio
di Cristina Casadei
I punti chiave
4' di lettura
Sul podio dei datori di lavoro ideali salgono Ferrari , Avio Aero e Thales Alenia Space Italia. Secondo il Randstad Employer Brand 2023 sono queste le aziende che hanno il brand più attrattivo, in un contesto in cui la conciliazione tra vita-lavoro è diventata il primo fattore nella scelta dell’azienda per cui lavorare, seguita da un’atmosfera di lavoro piacevole e dallo stipendio. Quest’ultimo elemento, però, svetta nella classifica quando si parla di dimissioni, un fenomeno che non si arresta - un terzo degli italiani ha cambiato lavoro negli ultimi sei mesi - e dove il miglioramento della propria retribuzione è la principale causa delle dimissioni, secondo la ricerca Employer brand di Randstad che ha intervistato quasi 7mila persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni sull’attrattività di 150 potenziali datori di lavoro.
Il peso del worklife balance
L’equilibrio vita lavoro è al primo posto con il 60,5% delle preferenze, stacca l’atmosfera di lavoro piacevole (al secondo con il 57,5%) e lo stipendio e benefit (al terzo con il 54,5%). Seguono poi la sicurezza del posto (50,9%) e l’avanzamento di carriera (47%). I datori di lavoro, però, non sono allineati a queste tendenze: secondo gli italiani le aziende puntano principalmente su fattori diversi, come la solidità finanziaria del brand, la vicinanza del luogo di lavoro o la sicurezza nel lungo termine. La conciliazione vita-lavoro è solo in quinta posizione. «Nel 2023 il worklife balance è diventato il driver più importante nella scelta del datore di lavoro in Italia, eppure è solo al 5° posto tra i fattori offerti dalle aziende, uno scarto che indica un fondamentale punto di miglioramento nell’employer branding - dice Marco Ceresa, group ceo di Randstad -. Di fronte al carovita e alle incertezze dello scenario internazionale, però, restano fondamentali anche fattori economici. La realtà è che oggi benefit materiali e immateriali sono equivalenti nella valutazione dei lavoratori: i datori di lavoro, per attirare i migliori talenti, devono necessariamente considerarli entrambi. La tendenza a cambiare lavoro è stabile rispetto allo scorso anno, ma gli italiani danno maggiore attenzione ad alcuni elementi tra le ragioni per cui lasciare il posto attuale: nuovamente retribuzione e equilibrio lavoro-vita privata, insieme alle opportunità di carriera».
I top employer
I top employer devono la loro capacità di attrarre le persone in particolare a solidità finanziaria, reputazione del brand e sicurezza del posto. «La ricerca di Randstad conferma la forte attrattività di Ferrari: un luogo di lavoro unico per il senso di appartenenza delle nostre persone verso un marchio così amato e così importante per il nostro Paese», commenta Michele Antoniazzi, Chief Human Resources Officer di Ferrari. In particolare la casa di Maranello «negli ultimi anni abbiamo intensificato il nostro impegno per i programmi di formazione e di coinvolgimento volti a sostenere la spinta innovatrice dei dipendenti, grazie alla quale guardiamo con fiducia alle sfide e alle opportunità dell’attuale congiuntura economica», dice Antoniazzi. Per Sandro De Poli, presidente di Avio Aero, questo ricoscimento è un traguardo importante perché «come ripetiamo sempre, sono i continui investimenti in ricerca e sviluppo e il consolidato network con le maggiori università e centri di ricerca internazionali a garantire a questa azienda un livello di eccellenza tecnologica e propulsiva riconosciuta su scala globale. Tecnologie e persone sono il segreto del nostro successo, per questo continuare a investire in formazione, inclusione e attrazione di nuovi talenti resta una priorità». A questo proposito Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia sottolinea che «le giuste competenze permettono di portare avanti i grandi progetti dello spazio e siamo sempre più attenti alla formazione e valorizzazione dei nostri talenti, nonché all’attrattività di sempre nuove risorse con l’obiettivo di incentivare l’innovazione spinta che caratterizza il mondo spaziale. Il nostro è un settore ad elevatissimo contenuto di conoscenza, basato su tecnologia in continua evoluzione che oggi, più che mai, offre grandi opportunità che dobbiamo essere in grado di cogliere».
Media, aeronautica e automotive, settori più attrattivi
I settori di maggiore interesse per i potenziali dipendenti sono quello dei media (indicato dal 64% degli italiani), l’industria aeronautica (63%) e l’automotive (62%). Ma è l’eCommerce (indicato dal 57%) a registrare il maggiore aumento di attrattività rispetto allo scorso anno. Stabili i settori dei servizi Ict/web, prodotti di largo consumo.
Le grandi dimissioni continuano
Oltre un italiano su tre ha cambiato lavoro o intende farlo a breve. Il 13% ha lasciato il proprio datore di lavoro negli ultimi 6 mesi (in aumento del +2% rispetto allo scorso anno) e il 24% intende lasciarlo (+1%), con una maggiore incidenza tra i 25-34enni e le persone con un’istruzione superiore. Ma c’è anche un quarto dei lavoratori che ha paura di perdere il lavoro (25%, tre punti più di un anno fa): le donne più degli uomini, un timore che diminuisce con l’età e il livello di istruzione. La principale motivazione per cambiare lavoro è economica: il 40% degli intervistati ha lasciato o lascerebbe il proprio impiego attuale per ottenere un aumento di stipendio in relazione al costo della vita, ma subito dopo viene il miglioramento dell’equilibrio vita-lavoro (36%) e l’assenza di opportunità di crescita (28%).
Linkedin principale strumento per cercare lavoro
Il principale strumento per cercare lavoro in Italia è Linkedin , utilizzato dal 47% dei lavoratori nello scouting delle opportunità di impiego, soprattutto tra quelli con alto livello di istruzione e nella fascia di età 25-35 anni. Ma il vantaggio sugli altri canali si riduce se si guardano gli strumenti utilizzati da chi un lavoro lo ha trovato: subito dopo Linkedin (usato dal 23%), gli italiani sono stati assunti grazie alle relazioni personali (19%) e alle agenzie per il lavoro (18%). In particolare, in Italia le relazioni personali si confermano il canale con il tasso di conversione più elevato dalla ricerca all’ottenimento di un lavoro. Tra i social non professionali, Facebook è il più utilizzato per cercare lavoro (61%), seguito da Instagram, Telegram e TikTok. Tra i portali di lavoro è Indeed.com quello più diffuso.
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