Parisi: «Gli Usa hanno perso la capacità di leadership del mondo»
I punti chiave
- Parisi: «Gli Usa hanno perso la capacità di leadership del mondo»
- Carretta (Assifact): «Aprire tavolo di lavoro factoring per imprese e Pa»
- Salza (Tinexta): «Ordine e disordine rappresentano momento attuale»
- Cartia d’Asero: «Grande sfida per gruppo 24 Ore colta con entusiasmo»
- Garrone: «Il Festival aiuterà a interpretare il futuro»
- Tamburini (Sole 24 Ore): «Dal disordine nasca una strada nuova da seguire»
- Estevão (Banca Mondiale): «Il mondo rischia una recessione globale»
- Festival economia, la diretta della cerimonia inaugurale
- Spazio: la leadership è già cinese
- Phelps: «L’individualismo è un valore moderno, non va confuso con egoismo»
- Tria,economia peggiora ma aspettative non sono di recessione
- Nobel: Phelps, riconcepire economia, serve visione per creare qualcosa di nuovo
- Karman (premio Nobel per la Pace): «Le rivoluzioni arabe non hanno fallito»
- Atlantia: Massolo, tempi delisting non lunghi, opa per tenere polo in Italia
Carretta (Assifact): «Aprire tavolo di lavoro factoring per imprese e Pa»
“L'industria italiana del factoring, che rappresenta oggi il 14% del pil e costituisce uno dei principali mercati a livello europeo, mette a disposizione del Pnrr il proprio know-how quale partner della trasformazione del sistema economico e della Pubblica Amministrazione nonché promotore del rilancio delle imprese, in particolare delle pmi, agendo come acceleratore del rilancio con prodotti e servizi dedicati alle missioni del Pnrr”. Lo ha affermato Alessandro Carretta, segretario generale di Assifact e professore ordinario all'Università di Roma Tor Vergata.
“Siamo pronti - ha continuato - ad avviare con i ministri Vittorio Colao e Renato Brunetta un tavolo di lavoro al servizio del Paese: il factoring non si propone solo come co-finanziatore del piano di ammodernamento della PA e degli investimenti infrastrutturali e di sistema, ma anche come sostenitore delle aziende e fornitori che erogheranno servizi e prodotti alla PA. La gestione dei cicli economici (incassi e pagamenti) rappresenta infatti un fattore chiave di successo degli investimenti finalizzati all'implementazione del Pnrr”.
Silvestri (24 Ore Eventi): «Partiti da tradizione e introdotte novità»
«Parleremo di innovazione, trasformazione, modelli socio-economici, modello di impresa. Ci sono tantissime attività in questi giorni, sparse in tutta la città». Lo ha detto Federico Silvestri, amministratore delegato 24 Ore Eventi, intervenendo alla cerimonia inaugurale del Festival dell’Economia di Trento.
Raccontando il palinsesto della manifestazione, Silvestri ha ricordato che «ci sono gli Incontri con gli autori. Volevamo continuare una tradizione di Trento, incontri con personaggi provenienti da mondi diversi. Parleremo di sostenibilità, parità di genere e tutti temi all'ordine del giorno» e, ha sottolineato, «naturalmente parleremo di economia», aggiungendo che «abbiamo pensato anche a iniziative per i bambini».
Inoltre, questa edizione vede «nel Fuori festival uno degli elementi novità di quest'anno: abbiamo voluto immaginarci un festival che potesse anche evolvere. Partendo da una grande tradizione accademica con l’innesto di argomenti più legati a economia reale e industriale, ricordandoci che è anche una kermesse che deve coinvolgere anche altri target, giovani ma anche famiglie e per farlo bisogna considerare di cambiare linguaggi e coinvolgere interlocutori diversi» e su questo,ha concluso Silvestri, «il gruppo è schierato con tutte le sue forze in campo».
Salza (Tinexta): «Ordine e disordine rappresentano momento attuale»
«Ordine e disordine rappresentano con efficacia il momento in cui viviamo». Così Enrico Salza, presidente di Tinexta, durante la cerimonia inaugurale del Festival dell’Economia di Trento, parlando del titolo di questa edizione che è proprio “Dopo la pandemia tra ordine e disordine”. «Abbiamo vissuto decenni per decifrare i quali abbiamo usato la bussola della globalizzazione. Oggi quella bussola non funziona più e dobbiamo capire quale nuovo assetto ci sarà, dove va il mondo e individuare una nuova bussola», ha continuato Salza, aggiungendo che «l’economia è il più potente codice di lettura della realtà» e che «non serve solo dare risposte ma bisogna porsi le domande giuste».
Cartia d’Asero: «Grande sfida per gruppo 24 Ore colta con entusiasmo»
«Non potevo sperare in un battesimo migliore. Vedo le strade piene e questo dà vibrazioni positive». Così l’ammnistratrice delegata del Sole 24 Ore, Mirja Cartia d’Asero, alla cerimonia inaugurale del Festival dell’Economia di Trento. Organizzarlo «è stata una grande sfida colta da gruppo con entusiasmo» che ha dato la possibilità di «coniugare tradizione con innovazione; abbiamo portato un parterre d'eccezione, premi Nobel, economisti, ministri, manager, imprenditori… menti brillanti che dibatteranno su come è cambiato e come cambia ancora il mondo con la pandemia e la guerra in Ucraina». Per Mirja Cartia d’Asero, oggi più che mai è importante «raccogliere la cassetta degli attrezzi per capire dove va il cambiamento».
Cambiamento che ha riguardato anche il Festival, con l’introduzione di novità come il «Fuori festival, indirizzato a giovani e meno giovani che hanno interesse a capire a nuovi temi, sempre più all'ordine del giorno». L’occasione della cerimonia inaugurale è quella per «ringraziare il direttore Fabio Tamburini e Federico Silvestri (ad del 24 Ore Eventi) che non si sono risparmiati e tutti i colleghi del gruppo che hanno lavorato in sinergia con istituzioni trentine».
L’ad ha ringraziato anche tutti i giornalisti «del quotidiano, di Radio 24, dell’agenzia di stampa Radiocor» che danno la dimostrazione di come il Gruppo 24 Ore sia un «gruppo multimediale con competenza e autorevolezza» che «ha dimostrato di avere la competenza per creare un evento di questo tipo», nel quale si è cercati di rispettare anche «la parità di genere con tante presenze anche femminili, un numero che potrà crescere nelle prossime edizioni».
Garrone: «Il Festival aiuterà a interpretare il futuro»
«Per un imprenditore la cosa più importante è interpretare il futuro, oggi è difficile, questo festival aiuterà a capire il futuro agli imprenditori così da poter fare al meglio il loro mestiere». Lo ha detto il presidente del Gruppo 24 Ore, Edoardo Garrone, intervenendo alla cerimonia inaugurale del Festival dell’Economia di Trento che «sono sicuro sarà di grandissimo successo».
Il Sole 24 Ore, ha ricordato Garrone, «organizza questo nuovo format del Festival insieme alle istituzioni trentine per i prossimi 3 anni. È un Festival con una importante storia che ha visto il Sole 24 Ore far parte della squadra fin dalla sua nascita, seguendo sempre la manifestazione ma sempre con la voglia di dare ogni anno un contributo più grande».
Oggi, ha sottolineato Garrone, «da co-organizzatori portiamo il nostro bagaglio di esperienza in economia e finanza», ringraziando «tutti gli ospiti e i relatori di altissimo profilo». Il presidente del Gruppo 24 Ore ha aggiunto che il Festival è stato «arricchito con contenuti ad lato valore aggiunto del gruppo in un momento storico in cui è importante avere i mezzi per comprendere i cambiamenti della società in momento tanto complesso, in cui sembra regnare più il disordine che l’ordine».
Tamburini (Sole 24 Ore): «Dal disordine nasca una strada nuova da seguire»
«Siamo contenti di essere qui come Sole 24 Ore circondati da giovani, perché i giovani hanno l’energia per cercare un orizzonte oltre il disordine: la nostra speranza infatti è che dal disordine nasca una strada nuova da seguire. Ed è giusto che insieme ai giovani ci siano anche le donne, troppo spesso tagliate fuori dalla vita sociale ed economica». Così il direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, nel suo intervento alla cerimonia inaugurale del Festival dell’economia.
Estevão (Banca Mondiale): «Il mondo rischia una recessione globale»
Il mondo rischia una recessione globale? «Il rischio c’è – ha risposto Marcello Estevão, Direttore di macroeconomia alla Banca Mondiale, nel panel Rischio recessione per l’economia mondiale Festival dell’Economia di Trento – e il nostro lavoro come economisti è di preoccuparci di questo rischio. Ma non lo stiamo prevedendo». Estevão è intervenuto nella prima giornata del Festival dell’economia di Trento.Ravasi: abbiamo la speranza che ci sia più interculturalità
«Oggi la cultura, come pensiero nobile, è un concetto superato. Ora parlare di cultura vuol, dire partire dal fatto che non viviamo più con un unica cultura, come quella europea o del nord del mondo. Abbiamo la speranza che ci sia più interculturalità, però abbiamo delle derive».
Lo ha detto il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, ospite del Festival dell’Economia di Trento, in dialogo con la scrittrice Silvia Avallone. Ravasi ha parlato di filosofia, etica e spiritualità: «L’antropologia, così come la leggiamo, è la prospettiva che abbiamo è quella di definire non soltanto la pelle delle persone, ma di definire anche ciò che batte su questa pelle, che può essere anche il divino, per il credente, e dall’altra si può definire quel mistero che ci circonda». Citando Gilbert Keith Chesterton, Ravasi ha detto che «il mondo perirà per mancanza di meraviglia».
La seconda testimonianza - ha proseguito Ravasi - è quella di Paul Ricoeur: «Viviamo in un’epoca in cui alla bulimia dei mezzi corrisponde l’atrofia dei fini». «Pensiamo alla tecnologia, all’informatica, alla scienza. Dall’altra però quanto poco ci si interroga sul senso della vita».
Festival economia, la diretta della cerimonia inaugurale
È iniziata la cerimonia inaugurale del Festival dell’Economia di Trento 2022, organizzata dalla Provincia autonoma di Trento e Gruppo 24 Ore. Partecipano, tra gli altri, Edoardo
Garrone, presidente Gruppo 24 ORE; Mirja Cartia d’Asero, a.d. Il Sole 24 Ore; Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura; Fabio Tamburini,
direttore Il Sole 24 Ore, Radio 24, Radiocor, Presidente del Comitato Scientifico Editoriale; Maurizio Fugatti, presidente Provincia di Trento; Enrico Salza, presidente
Tinexta. Teatro Sociale. La manifestazione prosegue fino al 5 giugno.VIDEO / Segui la diretta della cerimonia inaugurale del Festival dell’economia
Spazio: la leadership è già cinese
Roberto Battiston, Professore ordinario di Fisica Sperimentale presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento e per quattro anni presidente dell'Agenzia spaziale italiana, ha aperto il terzo dibattito della prima giornata del Festival dell’Economia di Trento intitolato: «La geopolitica dello spazio: La leadership tradizionale americana, le iniziative della Cina, e il ruolo dell'Europa». Gli esperti si sono confrontati sullo scenario mondiale del settore aerospazio.
PER APPROFONDIRE / Spazio, la leadership è già cinese. La Ue è in ritardo
Parisi: «Gli Usa hanno perso la capacità di leadership del mondo»
«Gli Usa sono usciti male dalla vittoria che hanno avuto con l'Unione sovietica perché hanno perso il senso di capacità di leadership del mondo. Quello che sarebbe stato assolutamente necessario negli anni '90 è un grande piano di aiuti alla Russia che usciva dal socialismo, una sorta di piano Marshall per ricostruire Il Paese. Se avessero fatto questo non ci sarebbe Putin».
Lo ha sostenuto Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica 2021, al festival dell'Economia di Trento, nel corso di un dibattito col giurista Natalino Irti (professore emerito Università La Sapienza), intitolato Il mondo che verrà e moderato da Paolo Mieli.
PER APPROFONDIRE / Parisi: «Con un piano Marshall Usa per la Russia, non ci sarebbe Putin»
Karman: «In Yemen crisi alimentare dal primo giorno di guerra»
«La crisi alimentare in Yemen è iniziata dal primo giorno della guerra. I prezzi dei beni alimentari sono stati aumentati dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti da una parte e dall’altra dalle forze miliziane sostenute dall’Iran. Ma adesso la guerra in Ucraina sta causando crisi in tutto il mondo, ma specialmente nello Yemen, perché importa riso dall’Ucraina e questo sta attaccando la sicurezza alimentare nel nostro Paese».
Lo ha detto Tawakkul Karman, premio Nobel per la Pace, al panel “La non violenza come arma per risolvere i conflitti” durante il Festival dell’Economia di Trento.
Europa e Difesa, Massolo: «Senza ombrello Usa non c’è sicurezza»
L' ambasciatore Giampiero Massolo, presidente Ispi e Atlantia, ne ha parlato a palazzo Geremia con Giuseppe De Bellis, Direttore Sky Tg: “Sono prove che l'Europa non pensava di dover affrontare, con scelte tra la vita e la morte. E' una guerra come una volta, fatta con i carri armati. Non ci sono soluzioni facili a problemi complessi. Ora il tema è anche quello dell’approvvigionamento energetico, della nostra dipendenza”. Il fatto di essere parte dell'Alleanza atlantica ha aspetti positivi e altri divisivi ? “La Nato è una cosa, l'Unione europea è un'altra. Non si sovrappongono ma le due cose rendono il territorio, il mondo, più sicuro”.
C'è Il tema dell’unanimità delle decisioni in Ue: “Un principio che toglie flessibilità, basti vedere il no dell'ungherese Orban al pacchetto delle sanzioni alla Russia. L'unanimità è dentro il Trattato della Ue. I Paesi maggiori devono dare l'impulso nelle sue azioni”.
Comastri (Tinexta): «Contro rischi cyber sviluppare tecnologie made in Ue»
«Il rischio di attacchi cyber ci tocca tutti. Bisogna cercare di tamponare e colmare i vuoti in fatto di cybersicurezza sviluppando tecnologie e competenze made in Europa. Solo così si può garantire la sovranità digitale da cui dipende il funzionamento del sistema Paese”. Lo ha detto Marco Comastri, ceo di Tinexta Cyber, intervenendo al Festival dell’economia di Trento.
Tria: «Non ci sono previsioni di recessione»
L'ex ministro dell'Economia e docente universitario, durante un incontro del Festival dell'economia sui rischi della recessione economica globale: «Esiste il rischio che alcuni fenomeni si incastrino, tra Europa, Stati Uniti e Cina, portando ad una stagnazione dell'economia globale. Ma allo stato una recessione non sembra essere attuale»PER APPROFONDIRE / Tria, economia peggiora ma aspettative non sono di recessione
Sadun: «L’emergenza Covid durerà ancora a lungo»
«Non credo che ci libereremo tanto rapidamente del Covid. È una situazione che ci trascineremo ancora tanto tempo con conseguenze rilevanti. I rapporti economici globali, lo sviluppo del dibattito politico nelle democrazie liberali saranno influenzati da questo strascico del long Covid». Lo ha affermato Arrigo Sadun, presidente e fondatore Tlsg international advisors, intervenendo al panel “Perché l'ordine globale non funziona più e come può cambiare” in occasione del Festival dell’Economia di Trento.
Phelps: «L’individualismo è un valore moderno, non va confuso con egoismo»
«L’individualismo è un valore moderno. Non va confuso con l’egoismo, l’individualismo è l’orgoglio per il proprio sviluppo personale. L’individualismo è essere indipendenti, seguire la propria strada». Lo ha detto Edmund Phelps, premio Nobel per l’economia 2006, intervenendo al Festival dell’economia di Trento in un incontro dal titolo “L’innovazione che viene dal basso, non calata dall’alto”.
Rdc, Tria: «La legge andrebbe completamente riscritta»
“La legge sul reddito di cittadinanza è stata scritta male, andrebbe completamente riscritta. La parte della formazione, che avrebbe dovuto esserci, è stata infatti scritta in modo da non essere applicabile in partenza”. Lo ha detto Giovanni Tria, ex ministro dell’economia, a margine del panel su ’Rischio di recessione per l’economia globale’ del Festival dell’economia di Trento.
Nobel Phelps, innovazione è figlia della creatività personale
La creatività personale ha avuto un ruolo fondamentale nell’innovazione nei paesi dell’Occidente già a partire dalle guerre napoleoniche. Lo ha ricordato Edmund Phelps, premio Nobel per l’economia 2006, intervenendo al Festival dell’economia di Trento in un incontro dal titolo “L’innovazione che viene dal basso, non calata dall’alto”. Phelps ha ripercorso i tratti delle teorie neoclassiche e dell’economista austriaco Joseph Alois Schumpeter. Ma, mentre l’innovazione è spesso stata associata alle scoperte scientifiche e alle esplorazione, con un tratto fortemente esogeno, secondo Phelps l’innovazione ha avuto una forte caratterizzazione indigena e legata alla creatività dei singoli. Di fatto, dunque, un’innovazione che è partita dal basso. Phelps ha citato, come fonte di questa concezione, l’umanista Pico della Mirandola.
Lavoro: Phelps, governi occidentali creino nuova visione
«Oggi bisogna ripensare l’economia e far sì che le persone possano riconcepire anche la loro vita professionale e lavorativa. I governi occidentali dovrebbero concentrarsi non solo sui successi materiali, la sfida più importante è creare una nuova visione». Lo ha detto Edmund Phelps, Nobel per l’economia nel 2006, intervenendo al Festival dell’economia di Trento, in occasione della conferenza su “L’innovazione viene dal basso non calata dall’alto”.
Nobel: Phelps, riconcepire economia, serve visione per creare qualcosa di nuovo
All’Occidente e ai suoi governi è «richiesta una nuova visione, è necessario riconcepire l’economia, per far sì che le persone possano riconcepire anche la loro vita lavorativa. I governi si concentrino non solo sul focus dei successi materiali» perché «l’impresa principale è quella di creare qualcosa di nuovo». Così Edmund Phelps, Premio Nobel per l’Economia nel 2006 e director del Center on Capitalism and Society della Columbia University, nel corso della sua conferenza al Festival dell’economia di Trento dal titolo “L'innovazione che viene dal basso, non calata dall'alto” alla luce della fase post-pandemica.
Yemen: Karman, occidente non venda armi a chi fa massacri
«Le primavere arabe hanno raggiunto grandi risultati, abbattendo 11 dittatori nel giro di pochissimi anni. Ma la rivoluzione non è finita. Ci sono ancora troppe forze controrivoluzionarie che possono contare sull’appoggio di Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi. Sia chiaro che chi è abituato ogni giorno a sacrificarsi per la libertà non si aspetta un intervento militare del mondo occidentale. Non c’è però alcun dubbio che è davvero frustrante vedere come le democrazie fanno alleanze con i dittatori. La nostra è una sola: nessun accordo con chi uccide tutti i giorni gli yemeniti, chiediamo che non si venda armi a chi è colpevole di questo massacro». Lo ha detto Tawakkul Karman, Premio Nobel per la pace e fondatrice della Tawakkol Karman International Foundation, dialogando con Maria Latella su “La non violenza come arma per risolvere i conflitti” nell’ambito del Festival dell’economia di Trento.
Ucraina: Tawakkul Karman a Trento, mai fidarsi dei dittatori
«Siamo molto dispiaciuti per la guerra in Ucraina: sappiamo cosa voglia dire una guerra e siamo solidali con la popolazione ucraina. Questo però è il risultato di politiche stupide dei governi occidentali, perché fare accordi con i dittatori significa dare loro la forza di fare ciò che Putin sta facendo in Ucraina. Non bisogna mai fidarsi dei dittatori». Così, la premio Nobel per la pace, Tawakkul Karman, intervenuta all’incontro “La violenza come arma per risolvere i conflitti”, organizzata nell’ambito del Festival dell’economia di Trento. Karman ha raccontato la sua storia e il suo impegno per la libertà, a partire dal movimento “Giornaliste senza catene”, le battaglie per la parità di genere e per la democrazia nel proprio Paese, ricordando il valore delle sommosse popolari del 2011.
Karman: «Quello che sto facendo è per i giovani di tutti i Paesi arabi»
«Il mio posto è con il popolo. Quello che sto facendo lo faccio per i miei figli e per i giovani del mio paese e di tutti i paesi arabi, che pagano in prima persona il viaggio verso la democrazia e la libertà». Parole di Tawakkol Karman, Premio Nobel per la pace, fondatrice della Tawakkol Karman International Foundation, intervenuta al festival dell’Economia di Trento.
Massolo, ci sono rischi recessione,ma non essere pessimisti
«Certamente la tendenza ad un mondo piú stretto era in atto giá prima del covid e della guerra in Ucraina». Cosí Giampiero Massolo, presidente di Ispi, a margine di una iniziativa del Festival dell’economia, sui rischi di recessione globale. «É difficile - ha continuato - poter dire se esiste un collegamento diretto tra la guerra, le sanzioni e quello che sta succedendo sui mercati energetici e sui prezzi. Queste tendenze erano già in atto ma sicuramente dalle ulteriori restrizioni possiamo aspettarci da un lato una ondata inflattiva e dall’altro una contrazione produttiva. Ma non bisogna indulgere a pessimismi eccessivi perché le forze economiche e lo spirito imprenditoriale é tale da bilanciare i rischi. Ma bisogna fare molta attenzione».
Ucraina: Massolo, soluzione sia negoziata, ma senza darla vinta a Putin
Rispetto alla crisi ucraina c’è «l’esigenza di non darla vinta a Putin, bisogna continuare con armi e sanzioni ma, per evitare una ferita aperta in Europa, bisogna lavorare il più possibile a soluzione negoziata». Così il presidente di Atlantia e dell’istituto Ispi, Giampiero Massolo, intervistato al Festival dell’economia di Trento. L’Unione europea, ha sottolineato più volte nel corso dell’evento, «deve far sì che non sia Putin a dettare le regole del futuro assetto europeo».
Difesa comune europea, Massolo: contributo a maggiore sicurezza mondiale ma non può sostituirsi a Nato
«Fare la difesa comune europea è un contributo non solo a una maggiore sicurezza europea, ma anche a una maggiore sicurezza mondiale». È quanto ha messo in evidenza Giampiero Massolo, ambasciatore e presidente dell’Ispi, sulle prospettive di una politica europea, sottolineando però che «gli Stati Uniti sono fondamentali per la sicurezza europea e la difesa comune europea non può sostituirsi alla Nato».
Karman (premio Nobel per la Pace): «Le rivoluzioni arabe non hanno fallito»
«Le rivoluzioni arabe non hanno fallito. La battaglia per la democrazia è in corso». È quanto ha sottolineato Tawakkul Karman, Premio Nobel per la pace, fondatrice della Tawakkol Karman International Foundation, intervenuta al festival dell’Economia di Trento. Massolo è intervenuto a Trento nell’ambito del Festival dell’economia.
Cooperative: Gardini, si prefigura una polarizzazione
«Nella cooperazione si prefigura una polarizzazione che garantisce, nello stesso tempo, una capillarità sul territorio con piccole strutture attive soprattutto nei servizi dedicati alle persone e, in genere, al sociale, e una rilevanza sul piano della produzione che propone una scelta alternativa all’impresa salvaguardando l’occupazione senza rinunciare al risultato economico». Lo ha detto il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, intervenendo a Trento nell’ambito del Festival dell’economia.
Le cooperative italiane esportano ma non delocalizzano
Le cooperative esportano ma non delocalizzano la produzione. Delle 228.000 imprese italiane con almeno 10 addetti, circa 52.000 possono essere considerate fondamentalmente orientate all’esportazione di prodotti italiani. Un ruolo importante nei processi di internazionalizzazione della nostra economia è svolto dalle multinazionali italiane che agiscono sui mercati esteri (circa 25.000) e, parallelamente, dalle multinazionali estere presenti in Italia (circa 16.000), pienamente inserite nelle dinamiche della globalizzazione che molto spesso si traduce in iniziative delocalizzazione. Questo fenomeno - fotografato nel focus Censis Confcooperative “L’economia del territorio: Cooperative catena sociale del valore” presentato a Trento nell’ambito del Festival dell’economia.
Cooperative: su agroalimentare valgono 25% del Made in Italy
Le cooperative italiane nell’agroalimentare realizzano il 25% del Made in Italy; nel welfare erogano servizi a 7.000.000 di persone; nel credito le Bcc, le Rurali e Raffeisen rappresentano il 20% degli sportelli bancari; nella distribuzione al consumo e al dettaglio rappresentano un terzo del settore. In un paese dove le donne hanno difficoltà di inserimento lavorativo le cooperative sono uno straordinario ascensore sociale: è donna il 61% degli occupati. La governance a guida femminile è pari al 26% delle cooperative, negli altri modelli d’impresa la governance rosa non raggiunge il 16%. I dati sono contenuti nel focus Censis Confcooperative “L’economia del territorio: Cooperative catena sociale del valore” presentato a Trento nell’ambito del Festival dell’economia.
Benzina, Massolo: serve integrazione della mobilità
«I dati non sono scoraggianti, il tasso di mobilità aeroportuale si è riportato sul livello del 75-80% rispetto al pre-pandemia. Il traffico autostradale ha risentito molto meno della fase pandemica, indubbiamente il maggior costo di esercizio crea, naturalmente, una esigenza di fare delle cose differenti, ossia come far marciare i mezzi con cui ci muoviamo». Lo ha messo in evidenza il presidente di Atlantia, Giampiero Massolo, a margine di una iniziativa del Festival dell’Economia, circa i rincari della benzina. C’è la necessità di arrivare a una «integrazione più spinta della mobilità, e poi ovviamente vedere su quanto si può contare sulle nuove fonti», ha aggiunto.
Cooperative: Confcoop-Censis, con fatturato 135 mld sono catena sociale valore
«Con un fatturato che si aggira sui 135 miliardi e un’occupazione superiore a 1,2 milioni di persone, le 50mila cooperative italiane (considerando quelle con bilancio depositato) rappresentano, nei fatti, la “catena sociale del valore” che permette la copertura di bisogni e di servizi laddove le altre imprese non possono arrivare e che integra, in molti casi, i limiti di un settore pubblico spesso in ritardo o inadeguato». È quanto ha sottolineato Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative commentando il focus Censis Confcooperative “L'economia del territorio: Cooperative catena sociale del valore”, presentato in un panel al Festival dell’Economia.
Atlantia: Massolo, concentrati su nostro core business
«Atlantia ha intenzione di concentrarsi su quello che è il suo core business». Cosí il presidente di Atlantia, Giampiero Massolo, a margine di una iniziativa al Festival dell’Economia di Trento. «Vogliamo essere - ha spiegato - una piattaforma globale di investimento nel settore della mobilità integrata, questo sia per le infrastrutture che per i servizi. Ora stiamo perfezionando l’acquisizione di Yunex che si occupa di fluidificazione del traffico».
Atlantia: Massolo, tempi delisting non lunghi, opa per tenere polo in Italia
I tempi del delisting di Atlantia? «Vedremo, c'è anche una fase di autorizzazioni da ottenere. Non credo saranno troppo lunghi». Così il presidente della holding, Giampiero Massolo, in attesa di intervenire al primo evento ufficiale del Festival dell’economia di Trento, ha risposto a chi gli chiedeva i tempi per l’uscita da Piazza Affari alla luce dell’opa dei Benetton. Dopo la cessione di Aspi, Atlantia «ha intenzione di concentrarsi su quello che è il suo core business, quindi essere una piattaforma globale di investimento nel settore della mobilità integrata, questo sia per le infrastrutture che per i servizi. E stiamo perfezionando l'acquisizione di Yunex che si occupa di fluidificazione del traffico. Le idee sono quindi quelle annunciate nel Piano strategico della società». La holding, ha concluso Massolo, «in questo momento è alle prese con un'Opa difensiva che sottolinea l’interesse a mantenere in Italia un forte polo» su questi settori.
Festival dell’Economia di Trento, si apre con il dossier difesa europea. Interviene l’ambasciatore Massolo
Al via l’edizione numero 17 del Festival dell’Economia di Trento. È la prima con il nuovo format del Sole 24 Ore. Televisioni, radio, giornali, sette premi Nobel, dieci ministri, ma anche 75 relatori provenienti dal mondo accademico, venti tra i più importanti economisti internazionali, 26 rappresentanti delle maggiori istituzioni europee e nazionali, ma soprattutto migliaia di partecipanti arrivati a Trento per seguire i lavori. Il panel di apertura è su un tema di grande attualità dopo la crisi in Ucraina, ovvero “L’Europa della difesa”. Interverrà l’Ambasciatore Giampiero Massolo, Presidente Ispi e Atlantia.