Fiat rientra nel settore dei suv compatti. Rinasce la 600 e per ora è solo elettrica
La marca lancia un baby crossover al momento nella sola versione a batteria ma non sono escluse le varianti termiche. Si basa sull’architettura di Jeep Avenger e ne condivide tecnologie e linee di produzione. Affianca ma per ora non sostituisce la 500X
di Massimo Mambretti
3' di lettura
Debutta la Fiat 600e, che si aggiunge alla Jeep Avenger e precede quello dell’Alfa Romeo che arriverà il prossimo anno a completare il tris di piccoli crossover elettrici di Stellantis che nascono in Polonia: La 600e gioca una partita importante per il marchio italiano perché si inserisce nel settore più in crescita del mercato automotive dal quale, fra qualche tempo, uscirà di scena la 500X. Per la cronaca, prodotta a Melfi assieme ai crossover compatti Renegade e Compass di Jeep.
Il reveal della 600e nella storica data del 4 luglio, che in passato ha tenuto a battesimo varie generazioni della 500 svelando ogni dettaglio, non ha aggiunto molto di più a quanto ormai sapesse l’universo-mondo. In particolare, per quello che riguarda la linea e l’interno apparsi da settimane sui social network. Allora iniziamo con la radiografia della 600e, dalla quale emergono i dati più rilevanti per un’auto full-electric. In particolare, quelli delle percorrenze e dei tempi di ricarica. Come l’Avenger la 600e si basa sull’architettura francese eCMP2 di Psa, denominata in qualche caso come STLA Small, è proposta al momento solo a trazione anteriore ed è spinta dal powertrain da 400 Volt di Ecomotors, joint-venture tra Stellantis e Nidec Leroy-Somer Holding, con 156 cavalli e 260 Nm di coppia, che le consente di raggiungere i 100 all’ora in 9”.
L’alimentazione è affidata a una batteria agli ioni di litio da 54 kWh, che promette un’autonomia di 400 chilometri, che si ricarica da vuota all’80% in mezzora con corrente continua a 100 kW e completamente in meno di sei ore con quella alternata a 11 kW. Oggi la 600 debutta elettrica, ma al pari dell’Avenger è facile che in Italia e in Spagna sia proposta anche in versione termica. Noi auspichiamo che al 3 cilindri turbo da 101 cavalli accoppiato al cambio manuale a sei marce dell’Avenger si affianchi, o lo sostituisca, quello di analoga struttura ma con tecnologia mild-hybrid 48 V con 136 cavalli abbinato al cambio a doppia frizione a sei marce, che da poco spinge alcune Peugeot. Insomma, il powertrain ideale per un urban-crossover.
Lunga 41,7 metri, la 600e ha una linea in cui si intrecciano anche se in maniera un po’ evoluta stilemi che richiamano la 500X e la 500 elettrica. Alla prima il nuovo modello si avvicina con la silhouette, alla seconda sia con il frontale in cui campeggiano fari di disegno simile, il logo 600 che sovrasta un motivo che richiama una presa d’aria forse pronta ad aprirsi per le varianti con i motori termici, alla quale se ne aggiunge una molta ampia nello scudo paraurti. La parentela stilistica con la 500 è ribadita anche dall’andamento della coda e dalla forma della fari.
Invece, la presentazione dell’abitacolo è frutto dell’incontro di soluzioni viste sulla Avenger e sulla 500e. L’arredamento di stile minimalista e moderno integra numerosi vani portaoggetti e supporta nella plancia sia il cruscotto configurabile da 7” di forma rotonda ispirato a quello della 500 elettrica sia il display da 10.25” dell’infotainment UConnect 5 visto su Avenger. Il sistema è personalizzabile, integra la connettività wireless per i device ma è legato per la navigazione al poco convincente TomTom. La presentazione è completata da dettagli ripresi dal baby-suv Jeep come i comandi delle scorciatoie dell’infotainment e dei servivi di bordo inseriti nella fascia centrale della plancia, oltre che dai pulsanti delle modalità del cambio monomarcia della 600 elettrica. L’interno offre adeguato spazio a quattro persone. Il bagagliaio con 360 litri è allineato con la concorrenza.
La 600e non rinuncia a proporre quella che ormai sembra l’irrinunciabile possibilità di personalizzare l’interno con varie combinazioni di luci ambientali e prevede una dotazione comprensiva di sedile del guidatore regolabile elettricamente e con funzione massaggio, portellone elettrico, climatizzatore automatico e Adas che arrivano a generare un sistema di guida semi assistita di livello 2. L’equipaggiamento varia secondo l’allestimento, perché la 600e debutta con le versione Red e La Prima, in vendita da rispettivamente da 36mila euro e 41mila euro.
Made in Poland
La storica fabbrica di Tychy
Inaugurato nel 1975, lo stabilimento polacco di Tychy è nato dalla partnership tra Fiat e Fso per produrre la 126. Acquisito nel 1992 completamente da Fiat, nel tempo ha assunto un ruolo sempre più strategico arrivando, dopo la riconversione avviata nel 2021, ad affiancare alla produzione delle Fiat Panda e 500 e della Lancia Ypsilon quella degli urban-suv elettrici di Stellantis. Dai suoi cancelli sono uscite sinora più di 12,5 milioni di auto, fra le più significative ci sono le Fiat Uno, Bravo, Brava e Cinquecento degli anni Novanta, nonché la Ford Ka di seconda generazione basata sull'architettura della 500
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