Fibre pregiate e sostenibili, costumi femminili o per lo sport: le tendenze in spiaggia
I brand di nicchia per il settore beachwear crescono tra attenzione all’ambiente e ricerca innovativa dei tessuti. Sempre rigorosamente Made in Italy
di Paola Dezza
8' di lettura
Dalla stilista brasiliana che trasferisce nei costumi da bagno da lei disegnati i colori della sua terra alla surfista che tratteggia una collezione tecnica, dalle collezioni sostenibili a quelle che vogliono valorizzare la donna e le sue forme.
È un mondo variegato quello del beachwear, che negli anni si è arricchito di brand di nicchia che studiano modelli sempre più confortevoli, ma eleganti, e fanno ricerca sui tessuti nel rispetto dell’ambiente, tanto da arrivare al recupero di alcune fibre proprio dalle plastiche presenti negli Oceani.
La semplicità essenziale di Isole e Vulcani
Il brand Isole e Vulcani (nella foto di apertura) nasce a Filicudi e da un paio d’anni il team ha aperto un negozio anche in Liguria a Bonassola. «Quando avevo dieci anni a mia madre venne chiesto di gestire una boutique di un’amica a Filicudi - dice il titolare Cristiano Fini - . Questa amica non è mai più tornata e mia mamma ha rilevato il negozio. Con il risultato che passavo le mie lunghe estati in questa isola selvaggia. Oggi i costumi vengono tagliati con una macchina laser a Varese. C’è una grande componente di lavoro manuale e poche cuciture, che vengono fatte da una sartoria». Il costume iconico è il bikini ossidiana, che non ha bisogno della confezione, viene tagliato e annodato a mano.
Il brand si trova in negozi di tendenza e da una collaborazione con Wait and see è nata una capsule disegnata proprio da Uberta Zambeletti.
La produzione è in costante crescita, grazie anche all’online. «Ogni anno la produzione raddoppia - dice Fini -. Produciamo 5-8mila costumi ogni 12 mesi, inserendo sempre modelli nuovi. La nostra collezione si basa su sei modelli di base».
L’eleganza di Ele Collection
Nasce nel 2014 Ele Collection, dall’idea di realizzare qualcosa di speciale che mancava sul mercato. «Era una sorta di progetto personale ma, dopo aver ricevuto molti consensi da parte di amici e persone inserite nel mondo del business, ho iniziato a lavorare sulla creazione di una vera linea di costumi da bagno»,dice la designer Eleonora Tersigni.
Ele Collection è caratterizzata da modelli essenziali, bikini minimal e costumi interi, in linea ogni anno con le nuove tendenze, ma che sono il risultato di un’attenzione meticolosa per il fitting e tessuti di alta qualità, esclusivamente Made in Italy. La nuova sfida è la lingerie, per ampliare il campo di azione.
«Molta ispirazione arriva direttamente dai miei viaggi. I luoghi, l’arte, i colori che scopro quando sono fuori dall’Italia sono spesso reinterpretati e tradotti in modelli distintivi che utilizzo nelle collezioni. Ma ciò che è più importante e che mi ispira ogni giorno è la donna che desidero vestire. Perché il mio obiettivo è sempre quello di disegnare capi che diventino indispensabili nel guardaroba di una donna», conclude.
Souldaze, costumi nati dalla plastica recuperata in mare
Domitilla Mattei punta su tessuti naturali, riciclati e su prezzi abbordabili. Nasce come arredatrice di interni e continua ad associare al suo lavoro da designer quello di insegnante di snowboard, in Svizzera, a Verbier.
I costumi da bagno sono realizzati con la plastica delle bottiglie recuperate nel mar Mediterraneo perché l’anima del marchio “Souldaze” è proprio la passione per l’ecologia e l’ambiente.
Anche gli abiti sono realizzati con un basso impatto ambientale e l’intera collezione è composta da fibre naturali e tessuti riciclati da avanzi di produzione.
Cotone biologico, lino e lane sono a chilometro zero, recuperati e venduti, oltre che online, in uno showroom a Roma.
Il nome “Souldaze”, stordimento dell’anima, è stato scelto dalla designer pensando al benessere interiore. Per questo, tra i progetti futuri ci sarà una linea di abiti da yoga.
Tutti i colori di Amorissimo
Nato per proporre una alternativa con bikini unici e originali a quanto visto in spiaggia, il brand ha lanciato quest’anno anche una collezione al 100% sostenibile.
La collezione è ricca di fantasie e colori. Amorissimo 2021 segue le tracce del grande pittore Paul Gauguin e invita esploratori e visionari a ripercorrere le tappe del viaggio che ispirò le sue opere più significative.
Oggi il marchio fa parte di collezioni come quelle di Rinascente, Coin e altri store.
Il marchio ecosostenibile è stato chiamato Splash e si compone di una capsule di 20 pezzi. È realizzata con il Seaqual, una fibra in poliestere rigenerata dalla raccolta degli scarti plastici marini. Per ogni kg di fibra prodotta, un kg di rifiuti plastici sparisce dagli oceani.
«È stato un primo passo, piccolo ma importante, il nostro contributo alla depurazione degli oceani dalla plastica che rischia di asfissiarli», commentano Barbara Bologna e Marta Attalla, stylist director e ideatrici del progetto.
Feel me Fab per sentirsi femminili
Colori ispirati al Marocco, dall’oro al verde di Meknes, al blu del mare profondo visto dall’alto fino ai colori delle dune e all’arancio caldo del deserto. È il viaggio immaginario intrapreso da Sofia e Veronica, le ideatrici del marchio Feel me Fab per la primavera-estate 2021. Immaginario perché la collezione è stata creata e disegnata durante i lockdown per il Covid-19.
«La nostra filosofia parte dal rispetto per il corpo femminile - dice Veronica -. Da quando siamo partire abbiamo creato collezioni per fare sentire la donna femminile qualsiasi sia la sua fisicità, in un capo che, è inutile negarlo, è difficile da indossare per tutte».
Ma il brand è anche una storia di donne, dalle due socie ai fornitori fino ai laboratori dove i costumi prendono forma: tutto si declina al femminile.
La produzione si aggira sui 1.500 capi tra costumi e copricostumi. «Puntiamo a lanciare anche leggins e top da sport - spiega Sofia -. Per adesso vendendo tramite e-commerce, ma anche in diversi negozi e hotel con Spa da Forte dei Marmi a Capri, dalla Puglia alla Croazia». Il canale alberghi di alto livello è quello che più interessa per l’espansione.
Il prossimo obiettivo? Un lavoro importante sulle taglie: «Vestiamo fino alla 46, ma vogliamo arrivare a realizzare taglie più morbide nella prossima collezione» dicono. E anche il “su misura” per fisicità particolari.
Il sapore caraibico dei capi di Adriana Iribarren
Origini venezuelane e studi milanesi, Adriana Iribarren ha lanciato il suo marchio nella primavera estate 2019. Vestibilità, comfort e versatilità sono i punti di forza delle collezioni.
Grazie alla qualità dei tessuti, al knowhow artigianali dei laboratori italiani e ai tagli, audaci ma sempre studiatissimi, ogni collezione Abari propone modelli pensati per tutte le donne alla ricerca di un costume che non passi inosservato.
Bikini e costumi interi hanno in comune la sensualità che riescono a rievocare, grazie anche alle stampe.
Bikinis, focus sugli sport d’acqua
Bianca Bikinis è un brand di beachwear pensato per chi ama fare sport acquatici e quindi necessita di tessuti tecnici e modelli in grado di accompagnare il corpo.
La designer Bianca Forzano, di Reggio Calabria, si è lasciata alle spalle il lavoro in una società di consulenza per inseguire un disegno di vita all’insegna dell’emozione.
Vive nella Repubblica Dominicana, a Cabarete, dove insegna kite-surf, e nel 2014 ha dato vita alla sua capsule di bikini sporty-chic.
Il bikini nasce per essere innanzitutto comodo e adatto a praticare diversi sport, trendy nel taglio e nelle stampe, capace di contenere corpi tonici valorizzandoli nella loro femminilità. Bianca è riuscita a unire, nei modelli della sua collezione, stile glamour e qualità italiana con tessuti tecnici e confortevoli adatti all’attività sportiva.
Ogni capo, infatti, è realizzato interamente in Italia con materiali di qualità e cura dei dettagli, senza cuciture.
Specifica per il kite, la nuova capsule di croptop, avvolgenti grazie agli inserti elastici sulla schiena, e leggins ultraleggeri.
JenniPie, costumi come sorbetti
Jennifer Dalla Zorza è un nome noto nel mondo della lingerie. Con il brand JenniPie disegna capi che permettono alle donne di mantenere o ritrovare la propria femminilità. I costumi sono stati il passo successivo.
«Ho scelto di disegnare capi per la spiaggia che ricordassero i colori dei sorbetti alla frutta, così come i miei completi di lingerie si ispirano alla pasticceria, dai colori al packaging - racconta al Sole 24 Ore -. La linea mare è una evoluzione del prodotto. Uno dei capi iconici è il bikini base in lycra con lacci di tulle colorati. I colori? Dai cioccolati alle fragole e ciliegie fino al lime». E arrivano confezionati in cialde vere, waffle cup che Jennifer acquista in Germania.
L’ultima novità? Una Ape car itinerante allestita come un vero e proprio armadio delle meraviglie che a partire da Milano si muoverà in Italia per seguire le clienti.
«Una cabina armadio per la donna - dice -. Svilupperò l’idea a carattere nazionale con punti in diverse città. Un’idea sostenibile per abbattere anche i costi del negozio e rendere il prodotto più accessibile».
Seay certifica il riuso
Nasce per perseguire la filosofia del basso impatto ambientale. Così parte l’avventura di due amici, Alberto e Simone, che reinventano la loro vita lavorativa puntando sul mare.
Tessuti riciclati, una filiera produttiva a corto raggio, una distribuzione carbon neutral, un packaging organico e compostabile sono le caratteristiche della produzione. Ma non solo. I due soci hanno scelto di offrire un green bonus a tutti i clienti che decidono di restituire a Seay un loro indumento usato che non indossano più e che finirà in discarica lì a poco.
Questi indumenti vengono riutilizzati dando vita al Modello Re3: Re-use, Re-sell o Re-generate. Grazie a un sistema di tracciamento mediante QR code, i clienti hanno la possibilità di verificare in tempo reale come sono stati impiegati i capi consegnati.
Bikini Mi.ma
Una vasta collezione firmata da Monica Solzi Cavalcabò, che ha disegnato capi in lurex e patchwork, bikini floral print, monospalla con le rouches e con maxi applicazioni di fiori in macramè. Le stampe navajo vengono armonizzate con lo stile batik. I colori, che si fondono insieme, vanno dal vinaccia al fucsia, dall’ocra al turchese.
Il taglio e le cuciture invisibili ridisegnano la silhouette. E per il pranzo in spiaggia o l’aperitivo una serie di kaftani, long skirt e gipsy pant, fanno da corredo ai costumi.
Giochi d’acqua, una storia di amicizia
Giovanna Meloni e Chicca De Spirt sono legate da una profonda amicizia e dall’amore per i costumi. È così che scelgono di crearne alcuni da regalare a nipoti e amiche. Ma presto la collezione Giochi d’acqua, che unisce nella parola Giochi i nomi delle due socie, diventa un lavoro a tempo pieno.
«Per l’estate 2021 abbiamo scelto di disegnare fantasie ispirate alla carta da parati e più in generale ai tessuti da arredo, tende e stoffe che rivestono cuscini e divani» racconta Giovanna. Le stiliste disegnano, infatti, i modelli, ma anche le diverse fantasie.
La collezione, venduta in showroom a Roma - dove le clienti si accomodano in poltrona e provano i diversi costumi a disposizione prendendosi il tempo di una scelta meditata -, raccoglie 11 bikini e otto modelli di costumi interi, tutti declinati in diversi varianti di colore. In tutto vengono prodotti 800 capi ogni anno. A questa collezione si affianca quella dei vestiti e degli abiti da sera.
Bikiamanì, lusso sulla sabbia
Giulia Marullo e Chiara Penteriani sono cugine da sempre appassionate di tessuti e di moda, un amore che ereditano dalla designer Antonella Privitera, madre e zia delle fondatrici del brand Bikiamanì.
La collezione si compone di costumi due pezzi e interi creati per valorizzare il corpo attraverso importanti dettagli e tessuti esclusivi. Ai modelli classici si affiancano capi ricercati anche nelle forme innovative. In tutto ogni anno vengono prodotti circa 2-3mila pezzi.
«Il tessuto utilizzato, che si chiama “sentitive”, è una lycra Made in Italy ecosostenibile e che rispetta l’ambiente in tutto il suo ciclo di produzione e lavorazione» dice Giulia. Tanto che l’azienda che la produce collabora con il WWF e con la World Land Trust.
Anche la realizzazione è prodotta interamente in Italia, in piccoli laboratori artigianali scelti sul territorio. «Producono per noi due laboratori vicino a Roma», spiega.
A indossare i costumi della collezione estiva quest’anno per la campagna pubblicitaria sono proprio le due designer.
KC Beachwear, pattern sotto il sole
Una realtà artigianale nata nel 2011. Katinka Welbergen e Consuelo Vuolo, le due fondatrici del brand KC beachwear, hanno da subito fatto proprio come segno distintivo il disegno geometrico ed etnico. I costumi si abbinano poi a capi per la spiaggia, in lycra, viscosa, seta e cotone.
«Le collezioni vengono sviluppate in un archivio di Como con stampe anche del passato - spiega Consuelo -, magari modificandone i colori e rendendoli più attraenti per il mare. Abbiamo particolare attenzione per la vestibilità e quindi abbiamo creato moltissimi modelli per ogni fisicità».
I tessuti utilizzati sono della qualità più alta, sia la lycra che le mussole per i fuori acqua, cotone/seta e viscosa per disegnare i pattern.
«Purtroppo quest’anno non siamo presenti a Milano, ma solo a Forte dei Marmi. perchè il Covid non ci ha permesso di creare una nuova collezione (per impossibilità di accedere anche agli archivi) - dice -. fortunatamente la collezione 2020 era molto vasta. Stiamo comunque seguendo le nostre clienti con una vendita molto assistita e guidata dal nostro team via whatsapp».
Consigli24: idee per lo shopping
Scopri tutte le offerteOgni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link, Il Sole 24 Ore riceve una commissione ma per l’utente non c’è alcuna variazione del prezzo finale e tutti i link all’acquisto sono accuratamente vagliati e rimandano a piattaforme sicure di acquisto online
loading...