ISTAT

Fiducia delle imprese ai minimi da agosto 2016. In ripresa le famiglie

di Luca Orlando

2' di lettura

Settimo calo consecutivo per la fiducia delle imprese, che a gennaio cede mezzo punto e scende a quota 99,2: per trovare un livello più basso occorre tornare ad agosto 2016.
In crescita invece l’indice dei consumatori, che sale da 113,2 a 114,0.

Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori - comunica l’Istat - sono in miglioramento: il clima personale e quello corrente registrano gli incrementi più consistenti. Più in dettaglio, il clima economico passa da 129,5 a 130,8, il clima personale aumenta da 107,0 a 108,9, il clima corrente cresce da 110,0 a 112,4 e il clima futuro sale da 116,1 a 117,4. Il parziale recupero rispetto all'ampia flessione di dicembre 2018 deriva in particolare da una valutazione meno negativa sulla situazione economica e da prospettive più favorevoli sulla situazione familiare. Continuano invece a peggiorare le attese sulla situazione economica del Paese.

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Con riferimento alle imprese, l'indice di fiducia diminuisce in tutti i settori (nel settore manifatturiero l'indice passa da 103,4 a 102,1, nei servizi da 99,5 a 98,6 e nel commercio al dettaglio va da 105,0 a 102,8) ad eccezione delle costruzioni dove l'indice aumenta in modo marcato passando da 130,3 a 139,2.
Nel comparto manifatturiero in particolare si rileva un peggioramento dei giudizi sul livello degli ordini e della domanda unitamente ad un aumento del saldo relativo alle scorte di magazzino; anche le aspettative sul livello della produzione sono in deciso peggioramento rispetto al mese scorso.

Nel settore delle costruzioni si registra un peggioramento dei giudizi sugli ordini unitamente ad un aumento deciso delle aspettative sull'occupazione presso l'azienda dove il saldo torna positivo per la prima volta dallo scorso agosto.
Per quanto riguarda il settore dei servizi, si segnala il deterioramento dei giudizi sull'andamento degli affari e sul livello della domanda; le attese sugli ordini sono invece in aumento per il secondo mese consecutivo. Nel commercio al dettaglio tutte le componenti dell'indice sono in peggioramento ad eccezione dei giudizi sul livello delle giacenze che rimangono sostanzialmente stabili rispetto allo scorso mese.

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