Fiera di Berlino, 320 imprese italiane a caccia di turisti tedeschi
Il maxi padiglione Enit al Messe ITB spinge la presenza degli italiani
di Isabella Bufacchi
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Italia “numero uno al mondo” come meta turistica. È l’obiettivo dichiarato dal ministro del Turismo Daniela Santanchè alla vigilia dell’apertura di ITB Berlin, la più grande fiera al mondo dal 1966 per l’industria dei viaggi e del turismo, aperta dal 7 al 9 marzo.
Al Messe ITB ha ripreso dal vivo quest’anno dopo una sospensione durata un triennio a causa della pandemia e l’Italia (terzo marchio, brand al mondo) è tornata “alla ribalta”, come ha detto un espositore calabrese, con una presenza massiccia: il maxi-padiglione Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) da 1.400 metri quadrati ospita 250 imprese del settore, con l’intento sottolineato da Santanché di «fare squadra», mentre in tutto gli espositori italiani quest’anno sono 324.
Le imprese a Berlino
In attesa di diventare n.1 nel mondo, l’industria del turismo italiana ci tiene intanto a rimanere la preferita assoluta del turista tedesco, che come ha ricordato la ministra all’ evento #ThisisItaly presso l’Ambasciata d’Italia a Berlino è “un turista che ama l’Italia ed è destagionalizzato”, «non viene in Italia solo a Natale e in estate ma durante tutto l’anno».
«La Germania è il primo mercato incoming per l’Italia. Nel 2022, si sono registrati 9,4 milioni di visitatori tedeschi, con 58,5 milioni di pernottamenti e una permanenza media di 6,2 giorni», ha detto. La presidente ceo di Enit Ivana Jelinic ha precisato che nel 2022 l’81% degli arrivi aeroportuali dalla Germania «è legato al profilo leisure. Segue il target gruppo con una quota dell’11,5%, mentre il segmento business ha un’incidenza del 5,3% sul totale flussi». L’ambasciatore Armando Varricchio ha commentato, ricordando il viaggio in Italia di Goethe, che i 9 milioni di turisti tedeschi in Italia sono «i nostri migliori ambasciatori» e ha sottolineato, come ha fatto anche Santanché, che l’attuale governo italiano ha espresso una grande volontà di stringere di più i rapporti con la Germania, e non solo nel turismo.
Turismo di qualità
Il turista tedesco è tra quelli che hanno più risorse finanziarie e che hanno più potere di spesa. E anche per questo piace. Tra gennaio e settembre 2022, in termini di spesa la Germania (+77,6% sul 2021) ha mantenuto il primo posto tra i principali paesi di provenienza in Italia seguita da Stati Uniti (+323,5%) e Francia (+62,5%). Il turista tedesco è però anche molto attento al rapporto qualità/prezzo dove la competitività della Spagna spesso batte l’Italia. Secondo Simonetta Chirichiello, dell’agenzia viaggi “Discover Cilento” alla Fiera di Berlino, i tedeschi sono grandi programmatori e grandi risparmiatori, chi ha dovuto attingere ai risparmi in pandemia ora sta più attento alla spesa. Quando i tedeschi programmano minuziosamente i loro viaggi, lo fanno anche in termini di costi. Il turista tedesco è anche molto “verde”. E gli hotel italiani dovranno essere sempre più ecologici per attrarlo. «Abbiamo creato un ipad verde per suggerire percorsi e attività in chiave ecologica», hanno sottolineato gli espositori di “Place of Charme”, hotel e resort tra Firenze e Siena nel Chianti che di recente hanno registrato per la prima volta prenotazioni per eventi dalla Germania.
Destagionalizzazione
In tanti puntano al turismo destagionalizzato alla tedesca. Così la Calabria non offre solo mare ma anche montagna e piste da sci. «Solo in Calabria si può sciare guardando il mare, dalle nostre montagne a quota 2000 metri si vedono due vulcani, Stromboli e Etna, e lo stretto di Messina», hanno enfatizzato gli espositori della Regione Calabria Four seasons, puntando al turista tedesco anche d’inverno. Lo stesso vorrebbe fare la Sardegna, ma i collegamenti (voli) per l’isola sono penalizzati nelle stagioni non estive.
Si può, si deve fare di più. Cosa? Per Marina Lalli, presidente di Federturismo, «bisogna fare più formazione. Chi accoglie deve avere le giuste competenze, deve essere impeccabile e non può commettere gaffes». Per Lalli l’Italia ha eccellenze nelle scuole alberghiere ma il percorso di formazione nelle varie specializzazioni deve essere più chiaro. Inoltre gli investimenti nella digitalizzazione e nell’energia rinnovabile vanno potenziati, perché digital e green daranno una scossa anche al turismo. Santanché è fiduciosa che l’industria del turismo italiana quest’anno riuscirà a battere il record del 2019. Gli espositori italiani presenti all’ITB concordano. «Siamo partiti alla grande». Così come la Messe: «La Fiera resta un luogo d’incontro e di relazioni personali irrinunciabile», ha confermato al Sole24Ore Pier Goffredo Ronchi, direttore generale della Messe Berlin per l’Italia.
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