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Filiere, debutta il Basket bond a sostegno del vino italiano

UniCredit e Cdp lanciano un programma da 200 milioni di euro per il made in Italy - La prima operazione è con il comparto vitivinicolo: Masi, Pasqua e Feudi San Gregorio raccolgono risorse per 21 milioni di euro

di Matteo Meneghello

(Adobe Stock)

3' di lettura

Cassa Depositi e prestiti e UniCredit inaugurano con tre aziende vitivinicole il primo Basket Bond di filiera, programma da 200 milioni di euro complessivi lanciato per finanziare i piani di sviluppo in Italia e all’estero delle imprese appartenenti alle filiere strategiche dell'economia italiana.

Le tre aziende coinvolte sono una realtà campana e due venete: Feudi di San Gregorio Società Agricola, Masi Agricola, Pasqua Vigneti & Cantine. Le tre imprese italiane hanno emesso singolarmente minibond – a tasso fisso e di durata pari a sette anni – raccogliendo risorse complessive pari a 21 milioni di euro (di questi 12 sono relativi all’emissionee di Masi) per finanziare i rispettivi piani di investimento e sviluppo sul mercato nazionale e internazionale. Cdp e UniCredit, agendo in qualità di anchor investor dell’operazione, hanno sottoscritto ciascuna il 50% dell'ammontare complessivo di queste prime emissioni del programma.

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Questo closing con focus sul settore vitivinicolo sarà il primo di altre potenziali emissioni che potranno essere focalizzate su altre filiere strategiche dell'economia italiana.
«Siamo orgogliosi di annunciare quest’operazione, che rappresenta un ulteriore esempio della capacità di innovazione finanziaria di Cdp e che ci permette di supportare la crescita delle imprese attraverso programmi specifici di filiera in un settore ambasciatore dell'eccellenza del Made in Italy nel mondo - ha dichiarato Paolo Calcagnini, vice-direttore generale di Cdp -. Inoltre, l’operazione ha favorito l’accesso al mercato dei capitali di aziende solitamente non abituate a questo tipo di strumenti e ha rafforzato la nostra collaborazione con UniCredit a seguito della firma del protocollo di luglio 2020 e che ci ha già visto sottoscrivere un finanziamento di un miliardo di euro a favore di imprese particolarmente colpite dall'emergenza Covid-19».


Soddisfatto anche Francesco Giordano, ceo Commercial Banking Western Europe di UniCredit. «La filiera delle aziende del settore vitivinicolo è uno delle migliori rappresentanti nel mondo delle eccellenze produttive italiane e al contempo tra le più impattate dall’attuale fase di emergenza - ha detto -. Mobilitiamo nuove risorse per supportare il capitale circolante delle imprese e stimolarne gli investimenti. Lo strumento consente alle aziende del settore di accedere in modo vantaggioso al mercato dei capitali, attingendo a fonti di finanziamento complementari al canale bancario che possono risultare cruciali per rafforzare le catene di valore, sostenere l’innovazione e favorire la diversificazione in termini di prodotti, mercati di sbocco e canali di vendita».

Per Federico Girotto, amministratore delegato di Masi Agricola, il sostegno di UniCredit e Cdp e il coinvolgimento nell’operazione Basket Bond è «un ulteriore stimolo a intensificare ancor più il focus sui nostri valori, competenze distintive e profondo rispetto per il territorio, anche in chiave di sostenibilità. Siamo orgogliosi - ha aggiunto - del riconoscimento alla nostra rappresentatività nel made in Italy».

Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio, si è detto convinto che «l’operazione ci rafforza nel nostro programma strategico di crescita: non è facile, nel contesto che viviamo, guardare avanti e continuare a investire nella qualità dei prodotti e dei processi, ma il supporto di due partner come UniCredit e Cdp ci dà maggiore energia ed entusiasmo. In particolare, grazie a questa operazione, investiremo nel potenzialmente produttivo del Dubl - ha spiegato - il nostro spumante metodo classico, che ritengo possa crescere ancora di più di quanto fatto in passato». Sulla stessa linea Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vigneti e Cantine, secondo il quale «l’emissione dei minibond da parte della nostra azienda imprimerà una forte accelerazione al robusto programma di investimenti a sostegno dei progetti più importanti del nostro portfolio; dopo anni di vigorosa crescita, abbiamo piani di potenziamento del patrimonio vitivinicolo e tecnologico, oltre a una roadmap tesa a irrobustire e capillarizzare la presenza distributiva diretta sui mercati esteri strategici».

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