“Il mostro dei mari”, avventura marinaresca per tutta la famiglia
Su Netflix l'avventuroso film d'animazione. Nelle sale il nuovo capitolo del Marvel Cinematic Universe, “Thor: Love and Thunder”
di Andrea Chimento
3' di lettura
Il reparto animazione di Netflix inizia davvero a fare sul serio: dopo l'ottimo “Apollo 10 e mezzo” di Richard Linklater, arrivato sulla piattaforma a inizio aprile, il colosso dello streaming presenta tra le novità di questa settimana “Il mostro dei mari”, un altro film animato particolarmente riuscito.
Al centro della narrazione ci sono terrificanti ed enormi creature che popolavano i mari e venivano inseguite e predate dai “cacciatori di mostri”, un gruppo di uomini e donne che con il tempo sono diventati dei veri e propri eroi. Tra questi c'è il coraggioso Jacob Holland che, mentre si sta imbarcando per una nuova avventura, non immagina che sulla sua nave ci sia un clandestino: si tratta della giovane Maisie Brumble, una ragazzina che si è nascosta sull’imbarcazione e ora si ritrova in viaggio in acque mai esplorate.
Diretto da Chris Williams, regista classe 1968 reduce da una lunga carriera alla Disney e qui chiamato alla sua prima prova in solitaria dietro la macchina da presa, “Il mostro dei mari” è un film che fa venire subito in mente la grande letteratura sull'argomento: da “Moby Dick” a “L'Isola del Tesoro” sono molti i classici citati esplicitamente, ma allo stesso tempo non mancano echi cinematografici che spaziano dal “Capitan Blood” di Michael Curtiz con Errol Flynn del 1935 alla ben più recente saga dei “Pirati dei Caraibi” con protagonista Johnny Depp.
Sequenze di grande spettacolarità
Nonostante una morale un po' scontata e paternalistica, il film riesce a divertire nel modo giusto, coinvolgendo grazie a un ottimo storytelling fin dalla primissima sequenza.Perfetto per una visione con tutta la famiglia, “Il mostro dei mari” colpisce per la grande spettacolarità delle sequenze d'inseguimento e di azione, ma è tutto il lavoro formale a risultare notevolissimo.Sarà quasi impossibile non affezionarsi ad almeno uno dei tanti mostri, grandi o piccoli che siano, presenti lungo una narrazione che riesce a parlare a numerose generazioni, puntando su una trama d'altri tempi ma perfettamente integrata con la contemporaneità grazie al moderno apparato visivo messo in scena (da evidenziare che Netflix ha avuto anche il supporto della Sony Pictures Imageworks, fondamentale per tanti versi).Va infine sottolineato che sono attesi per quest'anno altri prodotti Netflix Animation assolutamente imperdibili: da “My Father's Dragon” di Nora Twomey a “Pinocchio” di Guillermo del Toro, passando per l'attesissimo “Wendell & Wild”, ritorno alla regia di Henry Selick tredici anni dopo il bellissimo “Coraline e la porta magica”.
Thor: Love and Thunder
Meno divertente è invece “Thor: Love and Thunder”, nuovo lungometraggio del Marvel Cinematic Universe e quarto con protagonista l'eroe interpretato da Chris Hemsworth. Stanco dopo le ultime estenuanti avventure, Thor decide di partire per un viaggio per trovare la pace interiore. Tuttavia, il destino ha in serbo un piano differente per lui: il malvagio Gorr è infatti intenzionato a sterminare gli dei, richiedendo così il suo intervento.Cercando di mescolare ironia ed epicità, come nel capitolo precedente, il regista Taika Waititi finisce per dare vita a un lungometraggio fiacco e confuso, oltre che davvero prolisso nonostante una durata (circa 2 ore) non eccessiva per un prodotto di questo tipo.Le gag fanno sorridere raramente e il villain di turno non ha il carisma necessario per reggere una sceneggiatura di questo tipo, così come gli effetti speciali non riescono più a stupire come vorrebbero. Non mancano scene degne di nota, ma il disegno complessivo non è all'altezza delle aspettative e molte svolte narrative appaiono troppo studiate a tavolino.Un netto passo indietro per il Marvel Cinematic Universe dopo i buoni risultati ottenuti con “Spider-Man: No Way Home” e “Doctor Strange nel Multiverso della Follia”.
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