ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùI film del fine settimana

“Guardiani della Galassia Vol. 3”, la degna conclusione di una trilogia emozionante

Nelle sale il nuovo lungometraggio del Marvel Cinematic Universe, ma si segnala anche “Creature di Dio”, con Paul Mescal e Emily Watson

di Andrea Chimento

Creature di Dio

3' di lettura

Una delle tappe più importanti del Marvel Cinematic Universe è arrivata alla conclusione: il terzo capitolo della saga dei “Guardiani della Galassia”, disponibile questa settimana nelle sale, è uno di quei film che rappresenta un indubbio momento di passaggio all'interno di uno dei franchise più potenti degli ultimi anni.
Non (sol)tanto per ragioni narrative, ma soprattutto per l'addio di James Gunn alla Marvel, regista che con questo film saluta la casa di produzione che, proprio con questa trilogia, gli ha dato enorme successo: Gunn è diventato lo scorso anno il capo creativo dei “rivali” dei DC Studios e sta già lavorando a un nuovo lungometraggio su Superman in uscita nel 2025.

Terzo volume dei “Guardiani della Galassia”

Non sono certo un caso i toni nostalgici che sono presenti nel terzo volume dei “Guardiani della Galassia”, fin dall'incipit: accompagnata da una canzone come “Creep”, la sequenza iniziale ci racconta di un gruppo di personaggi sull'orlo della disperazione, con Peter Quill che è ancora devastato dalla perdita del suo grande amore Gamora. Nonostante le difficoltà, il gruppo dovrà però ricompattarsi per proteggere Rocket, rimasto gravemente ferito dopo un attacco improvviso.Come ben evidenziato da una battuta particolarmente esplicita in tal senso, questa è proprio la storia del coraggioso e combattivo procione, del quale il film andrà a esplorare l'infanzia e le motivazioni che l'hanno reso il personaggio che ben conosciamo.

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«Guardiani della Galassia Vol. 3» e gli altri film della settimana

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Un divertimento efficace

Seppur con qualche passaggio molto retorico, “Guardiani della Galassia Vol. 3” è un film che riesce a emozionare, grazie soprattutto ai toccanti flashback del passato di Rocket, dove andiamo a conoscere tre personaggi ben costruiti, che sembrano usciti dalle pagine della letteratura di H.G. Wells.Oltre alla commozione, il film riesce anche a divertire in maniera efficace, grazie alla regia dinamica di James Gunn e alle tante, incisive battute pronunciate soprattutto da Drax il Distruttore, che si conferma il personaggio su cui la produzione punta di più per strappare una risata.Poco riusciti, invece, il villain di turno – troppo simile ad altri personaggi che già ben conosciamo – così come alcuni nuovi ingressi nella narrazione, che, sicuramente, saranno in scena anche in futuro.In attesa di scoprire quando e dove ritroveremo i Guardiani della Galassia, questa chiusura della trilogia è la degna conclusione di un percorso iniziato nel 2014 e proseguito con la sua seconda parte nel 2017.

Creature di Dio

Nelle sale è arrivato anche “Creature di Dio”, film diretto a quattro mani da Saela Davis e Anna Rose Holmer.Ambientato in Irlanda, in un remoto villaggio di pescatori, il film parla di una madre che è combattuta tra l’istinto di proteggere suo figlio e la propria idea di ciò che è giusto e ciò che sbagliato. Una bugia raccontata per coprirlo da un’accusa rischierà non solo di distruggere la loro famiglia, ma anche di mandare in mille pezzi il futuro di questa piccola e sperduta comunità.“Creature di Dio” è un film che empatizza in maniera forte con lo spettatore, una pellicola in cui siamo anche noi chiamati in causa dalle scelte morali compiute dai personaggi: la sceneggiatura parte da uno spunto decisamente appassionante, anche se molti passaggi risultano troppo forzati e scritti a tavolino.Questo aspetto limita in parte il coinvolgimento, seppur la relazione che si instaura tra i personaggi e l'ambiente circostante sia sempre stimolante, così come sono senza dubbio da elogiare le prove dei due protagonisti: Emily Watson e Paul Mescal, con quest'ultimo che si conferma uno dei nuovi volti più interessanti del cinema mondiale, vista anche l'ottima prova nel recente “Aftersun” di Charlotte Wells.

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