Finarte, asta online per l’incanto di Fotografia
In asta scambiati la metà dei lotti offerti per un controvalore di 390mila €, sotto le stime tra 520-700 mila €. Invendute le 33 stampe di Ghirri
di Maria Adelaide Marchesoni
3' di lettura
L'asta di fotografia di Finarte che si è svolta a Milano lo scorso 17 marzo, per rispettare le disposizioni per il contenimento dell'epidemia di Covid-19, ha raggiunto la clientela utilizzando tutte le modalità di connessione online a disposizione, permettendo anche, ma in via eccezionale, di inviare offerte tramite WhatsApp. Dei 252 lotti in catalogo 120 hanno trovato un acquirente che per il 59% ha utilizzato le piattaforme online, per il 33% il telefono e solo per il 3% tramite offerta scritta. Molti gli stranieri che hanno partecipato all'incanto pari al 50% del totale, la maggior parte proveniente dagli Stati Uniti, ma anche da Turchia, Hong Kong, Francia e Germania. «In asta – ha dichiarato dall’ufficio stampa Finarte ad Arteconomy24 – non è stato riscontrato un calo della partecipazione e sono state premiate soprattutto le opere nella fascia più bassa (sotto i 4.000) e in quella più alta (sopra i 10.000). Nel primo caso – proseguono dalla casa d’aste – l'asta online per alcuni è stato forse un valido strumento per “sconfiggere la noia di questi giorni”, nel secondo caso potrebbe per alcuni essere considerato un vero e proprio investimento in un bene rifugio». In futuro per le aste in calendario Finarte aggiornerà la clientela di volta in volta sulle modalità di partecipazione all'asta.
I risultati
L'asta ha realizzato un controvalore complessivo di 390mila euro registrando un +40% sull'asta di ottobre, tuttavia con un tasso di invenduto del 50% sul numero dei lotti e del 40% rispetto al valore. Le stime pre-asta per i 252 lotti indicavano un valore compreso tra 520mila e 700mila euro. Tra i nomi in catalogo diversi autori italiani con opere degli anni '30 e '40 e anche più contemporanee. Dopo i primi due lotti (di cui solo uno venduto il lotto 2 P aolo Santambrogio (1978) «Luca Argentero», 2017 a 384 euro rispetto a una stima di 300-500 euro) che sono stati offerti in beneficenza a favore di CUORE E PAROLE ONLUS , il catalogo presentava una sezione dedicata ai grandi maestri del paesaggio, come Olivo Barbieri (lotto 9 e 10 rimasti invenduti), Massimo Vitali (lotto n. 8, «Viareggio Red Fins», dal portfolio “Landscapes with figures”, 2002, ed. PA 9/20, venduta per 3.072 euro rispetto a una stima di 1.600-2.200 euro), Franco Fontana (sei lotti in asta di cui quattro venduti con valori sopra le stime comprese in un range di 1.000 e 2.500 euro) con «Zurigo» (lotto n. 3) che dalla stima di 2.000-2.500 euro ha segnato 3.584 euro, commissioni comprese, e Gabriele Basilico (dei nove lotti solo uno è andato invenduto) con una buon risultato per «Roma», 2007, ed. 1/15, (lotto 8) venduto per 5.855 rispetto alla stima tra 3.600 – 4.000 €).
Dei 17 lotti di lavori di Mario Giacomelli, solo sette hanno trovato un acquirente tra questi il 107, «Io non ho mani che mi accarezzino il volto (Petrini)», 1953/63 venduto per 5.351 euro (stima 2.800-3.500), mentre non è stato aggiudicato il lotto 31 («Nudi, autoritratto in ambiente familiare», stima 5.000 – 7.000). Non è stato aggiudicato il top lot dell'asta, il lotto 119: 33 stampe cromogeniche di Luigi Ghirri, che costituiscono un vero e proprio lavoro museale («Modena, dalla serie “KM 0,250”», € 30.000 – 40.000). In catalogo diversi artisti internazionali a partire da Wolfgang Tillans (lotto 53, «Tokyo worker», 1997, ed.2/10, 5.099 euro con stima 4.500-5.000), Nan Goldin con due lotti che hanno superato di poco la stima minima, Shirin Neshat con «Untitled» (lotto 91) dalla serie “Women of Allah”, 1995, opera unica aggiudicata per 10.139 euro con stima 8-10.000 euro. Sono state vendute tutte tre le prove d'artista di Cindy Sherman (lotti 207, 208, 209) stimate ciascuna 20.000 – 25.000 hanno registrato prezzi sopra la stima massima. Tra gli invenduti i due lotti di Serrano (il lotto 62 «The Rubble», stima 12.000 – 18.000 €) e Gregory Crewdson con «Untitled (House in the road)», 2002, l'opera stimata in un range compreso tra 17-20.000 euro fa parte di una serie di dieci e nel 2013 in asta da Sotheby's a New York era stata aggiudicata 16.250 dollari (stima 12.18.000 dollari).
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